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Penuria taxi a Rimini. Si rivaluta il numero delle licenze, ma l’iter sarà lungo

la consigliera Barilari

La penuria di taxi è uno degli argomenti di attualità a Rimini in questa estate 2023. Il dibattito, che nei giorni scorsi ha coinvolto le associazioni di categoria, si è spostato in Consiglio Comunale. I taxi a Rimini sono pochi e quelli che ci sono difficili da prenotare. Con disagi per i turisti – come i dieci passeggeri da Palermo che ci hanno raccontato di avere rinunciato, dopo una lunga e vana attesa in aeroporto. Ci vogliono più licenze, dice Confcommercio. No a uscite superficiali, risponde Confartigianato che con la cooperativa Co.Ta.Ri. rappresenta 60 delle 71 licenze presenti in città e che lamenta l’assenza di coinvolgimento da parte delle istituzioni. In Consiglio Comunale, ne ha parlato giovedì sera l’assessora Frisoni in risposta a un’interrogazione di Annamaria Barilari, consigliera del PD e operatrice turistica. La Barilari ha raccontato di come si sia trovata nella necessità di fare lei stessa la “taxista” per degli ospiti.

Ha risposto l’assessora alla Mobilità: “Avendo già avuto segnali di preoccupazione in questa direzione, l’amministrazione comunale già da diversi mesi ha chiesto alla Provincia che è l’ente competente, di procedere ad una ricognizione dei bisogni e delle necessità del territorio, al fine di una riprogrammazione del servizio, ego di quante licenze avere o di altre soluzioni per migliorare l’utilizzo dei taxi già circolanti. Si tratta purtroppo di iter molto lunghi, perché a seguito della ricognizione della Provincia, la proposta deve passare al vaglio dell’autorità di regolazione dei trasporti. Già alcune città hanno avviato questo iter molto complicato, che allunga i tempi e dunque rimanda le soluzioni. Sono molti i sindaci impegnati in prima linea per sensibilizzare sulla questione e mi pare di capire anche dalle notizie delle ultime ore che ci sia una consapevolezza anche da parte del Ministro Salvini sull’urgenza di affrontare la questione e velocizzare l’iter. I Comuni sicuramente saranno in grado di dare il loro rapporto. Noi nel frattempo procediamo con la ricognizione e seguendo le normative oggi in vigore”.

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