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Accetta il passaggio di uno sconosciuto, poi la violenza. Notte da incubo per una 20enne

una pattuglia della polizia Stradale (repertorio)

Mentre era in attesa dell’autobus che l’avrebbe dovuta portare alla stazione ferroviaria di Rimini per fare ritorno a casa, ha accettato il passaggio in auto da parte di uno sconosciuto. E’ da quel momento che per una ragazza pugliese di 20 anni, arrivata a Rimini lo scorso primo maggio per trascorrere il ponte in compagnia di amici, è iniziato un incubo durato alcune ore.

L’uomo, infatti, poi identificato dagli agenti della Squadra Mobile di Rimini in un 35enne residente in provincia di Pesaro Urbino, l’avrebbe costretta a compiere atti sessuali all’interno della vettura per ben tre volte. Al quarto tentativo, davanti alla strenua resistenza della giovane, l’ha schiaffeggiata e scaricata in una piazzola di sosta lungo l’autostrada A14, tra i caselli di Cattolica Gabicce e Pesaro Urbino, per poi ripartire e far perdere ogni traccia. Fino a ieri pomeriggio (sabato) quando gli uomini della Mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del sostituto procuratore riminese Davide Ercolani e a firma del gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli.

La 20enne, che intorno all’una di notte del 2 maggio scorso era stata soccorsa in autostrada da una pattuglia della polizia Stradale, aveva raccontato di aver trascorso la giornata a Rimini in compagnia di amici e di aver esagerato un po’ con l’alcol. Quando ha accettato il passaggio in auto del 35enne non sarebbe stata pienamente in sé. L’uomo l’avrebbe convinta a prelevare 50 euro per acquistare della cocaina che poi avrebbero consumato insieme.

Imbambolata da alcol e droga, la giovane pugliese – secondo il suo racconto – è stata costretta a compiere ripetuti atti sessuali in auto, nonostante cercasse di opporsi in ogni modo. Una volta imboccata l’A14 in direzione sud, dopo essere stata malmenata, è stata abbandonata in una piazzola di sosta. Dagli accertamenti sui movimenti bancari della giovane effettuati quella notte e dall’analisi dei filmati di videosorveglianza, gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal vice questore aggiunto Dario Virgili, hanno ricostruito a carico dell’indagato gravi indizi colpevolezza. Indagato che è stato anche riconosciuto tramite individuazione fotografica dalla stessa vittima.

Ora il 35enne, difeso dall’avvocato d’ufficio Alessandro Buzzoni, si trova agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata e lesioni personali e nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio.

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