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Il vescovo Anselmi: nelle parrocchie ci sia un momento settimanale per l’adorazione

Una comunità che prega e adora insieme. Erano tantissime le persone che ieri sera hanno partecipato alla celebrazione del Corpus Domini, il primo vissuto a Rimini del vescovo Nicolò. Un momento forte di chiesa in cui Monsignor Anselmi ha voluto rimarcare il valore sacrificale dell’Eucarestia, perché nel corpo e sangue di Gesù che dona la vita c’è l’essenza piena della fede: “Spesso – ha detto durante l’omelia – ci soffermiamo sull’aspetto della mensa, sul valore conviviale dell’Eucarestia, ma vorrei porre l’attenzione anche sull’aspetto sacrificale. Il nostro è un tempo che allontana il dolore, eppure l’amore vero è sacrificio e se nel nostro agire viviamo questo significa che siamo un po’ più simili a Gesù, siamo sulla via giusta che Lui ci ha indicato“.
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Dopo la messa nella chiesa di Sant’Agostino, concelebrata da diversi sacerdoti riminesi, animata dal coro della zona pastorale Rimini centro i fedeli, presenti anche le autorità, hanno riempito le vie del centro storico con una lunga processione fino a piazza Tre Martiri, dove la preghiera in canto è stata del Coro della cappella musicale malatestiana. Durante il cammino a curare il canto il coro delle suore Clarisse. In occasione dell’ottocentesimo anniversario del passaggio a Rimini di Sant’Antonio, a fianco del tempietto a lui dedicato, c’è stata una breve rappresentazione del miracolo della mula che si inginocchiò davanti all’Eucarestia e che ha ispirato il messaggio alla città del vescovo: “Mi sono chiesto: chissà se ad un certo punto apparirà una mula? E mi sono risposto: sicuramente no, ma in vero della mula non c’è bisogno perchè siamo noi la mula, noi che ci inginocchiamo davanti a Gesù Eucarestia. Quest’anno celebriamo gli 800 anni dal passaggio a Rimini di Sant’Antonio, che è il Santo più venerato al mondo. Affido proprio a lui, che fa grandi miracoli, un sogno per le nostre parrocchie: che ogni settimana dedichino una mezz’ora, magari dopo la messa del giovedì all’Adorazione Eucaristica in cui affidare le famiglie in difficoltà, i giovani, le vocazioni, la nostra comunità, le nostre città”.

 

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