Continua l’attività di assistenza alla popolazione coinvolta nelle alluvioni e le frane che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 816 (57 in meno rispetto a ieri) di cui 73 minori: 421 nella provincia di Ravenna, 232 in quella di Forlì-Cesena, 162 nella Città metropolitana di Bologna e una sola persona in carico nella provincia di Rimini.
Sono 726 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 316 in modo parziale e 410 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 194 (87 parzialmente e 107 totalmente); 328 nel forlivese-cesenate (119 parzialmente e 209 totalmente); 165 nel ravennate (104 parzialmente e 61 totalmente); 39 nel riminese (6 parzialmente e 33 totalmente).Non si ferma l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori che permette di definire il quadro più aggiornato della situazione frane. Al momento si contano 936 frane principali, numero invariato rispetto a quelle rilevate fino a ieri. Complessivamente ci sono 399 frane in provincia di Forlì-Cesena; 248 in provincia di Ravenna; 120 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 143 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena. A queste si uniscono migliaia di micro-frane che costellano l’intero Appennino interessato dall’emergenza.
Per la giornata di domenica 4 giugno è prevista allerta gialla per temporali in tutto il territorio regionale, per frane e piene corsi d’acqua minori nella collina romagnola, bolognese e in quella emiliana centrale e, per criticità idrauliche nella bassa collina, pianura e costa romagnola e nella pianura bolognese. Sono possibili evoluzioni dei dissesti innescatisi nelle ultime settimane nelle aree colpite da maltempo.
Per quanto riguarda il meteo, sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali più probabili in Appennino, che potranno interessare anche le aree di pianura.
Resta elevata l’attenzione nella pianura bolognese (in particolare a Medicina, Molinella e Budrio), nel ravennate e nel forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate che gravano sul reticolo secondario e di bonifica
VolontariSono 1.573 i volontari di Protezione civile impegnati al momento per affrontare le conseguenze dell’emergenza: 601 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 319 dall’Emilia-Romagna e 653 dalle colonne mobili di altre Regioni.
Ancora presenti e operativi nel ravennate 39 volontari attivati nell’ambito del meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): 25 provenienti dalla Slovacchia e 14 dal Belgio.
Considerando anche le 75 unità tra personale tecnico, amministrativo e di polizia locale provenienti dalle amministrazioni di Bari, Firenze, Genova, Milano, Roma, Venezia, Parma, Castelbaldo (PD) e dislocate attraverso l’Associazione nazionale Comuni italiani a supporto dei comuni alluvionati, gli operatori sul campo arrivano a 1687 unità.
5.383 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.