La premier Giorgia Meloni ha anticipato il rientro dal G7 per essere domani, domenica, in Emilia Romagna a verificare i danni causati dall’ondata di maltempo. “Non riesco a stare lontano dall’Italia in un momento tanto complesso – spiega –. Ho bisogno di esserci di persona per dare le risposte necessarie. Dopo due giorni e più di distanza dal territorio nazionale la mia coscienza mi impone di tornare. Una scelta che tutti i leader, ai quali ne ho parlato, hanno compreso e sostenuto“. Un ritorno anticipato perché “mi serve il tempo per organizzare al meglio il Consiglio dei ministri e i provvedimenti che saranno approntati nella giornata di martedì. Ne ho parlato anche con il presidente Zelensky che ha compreso perfettamente“. Meloni sarà nel pomeriggio di domani a Forlì per un sopralluogo nelle aree colpite dall’alluvione.
“Chiediamo procedure semplificate, perché dobbiamo fare bene ma anche in fretta. Abbiamo intere zone drammaticamente scollegate fra loro. Tra collina e montagna abbiamo oltre 300 frane, con alcune strade che non esistono più. Martedì – dice il presidente della Regione Stefano Bonaccini reduce da un vertice a Bologna con i ministri Salvini e Piantedosi – sarò a Roma dalla presidente del Consiglio, che ringrazio. Sia perché domani verrà qui, secondo le notizie che abbiamo, sia perché verso martedì ha accolto la richiesta del nostro sistema regionale, compresi sindacati e associazioni d’impresa. Saremo ricevuti dalla premier per discutere, abbiamo preparato un documento comune e unitario per non disperdere in mille rivoli le richieste. E questo per ripartire il prima possibile, a favore di chi fa impresa e lavora“. Rimarca Bonaccini: “Abbiamo concordato col Governo di percorrere tutte le strade per accedere al Fondo di solidarietà europeo, ad esempio“, che nel 2012 fece arrivare per la ricostruzione post-sisma in Regione tra i 600 e i 700 milioni di euro. Il Pnrr per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna allagata? “Dico solo: verifichiamo se una parte di investimenti – spiega Bonaccini – che non potrà essere realizzata, magari perché ci si rende conto che si è in ritardo, possa essere riprogrammata alla stessa voce di spesa e spostata dove ci sono possono essere progetti già pronti o quasi. Da questa riunione, esco confortato sul fatto che il Governo ha detto che vuole mettere tutte le risorse che servono per fare ripartire questa parte di paese“.