Incubo mutui: tassi di interesse alle stelle. Si impennano le surroghe

Con i tassi di interesse in continuo aumento, crescono i timori per chi si trova a contrarre un mutuo e si abbassano anche gli ammontari richiesti. Nel secondo semestre del 2022, in base ai dati Facile.it, l’importo medio in Emilia-Romagna per un mutuo prima casa è sceso a poco meno di 143mila euro con un calo del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Una tendenza confermata anche dai dati preliminari relativi al 2023, che vedono la domanda media scendere ulteriormente a 139.000 euro. Guardando le singole province però Rimini spicca per l’importo medio più alto nel secondo semestre dello scorso anno, ben 156.027 euro, seguita da Bologna. Le altre romagnole, Ravenna e Forlì Cesena, segnano invece valori al di sotto della media regionale. Dati interessanti emergono dal tipo di tasso cui vengono indicizzati i finanziamenti emiliano-romagnoli: in tutte le province infatti si predilige il tasso variabile. Le condizioni sono comunque decisamente più sfavorevoli rispetto al passato: nelle simulazioni di Facile.it per un finanziamento medio, i tassi fissi disponibili oggi partono da circa 3,71% (oltre il doppio rispetto a dodici mesi fa), con una rata mensile superiore di oltre 120 euro che si traduce in 36mila euro in più di interessi nell’intera durata del finanziamento. Se si guarda, invece, al variabile, i tassi partono da 3,52% rispetto allo 0,77% del marzo 2022, con una rata più alta di 156 euro rispetto a dodici mesi fa. Tanti anche i mutuatari che, avendo firmato negli scorsi anni un finanziamento a tasso variabile, per far fronte agli aumenti cercano nuove soluzioni e questo ha determinato un’impennata delle surroghe che nei primi due mesi del 2023 hanno rappresentato il 16% del totale domande di finanziamento raccolte in Emilia-Romagna (+114% rispetto allo scorso anno).

«Nella situazione attuale, caratterizzata da un aumento costante dei tassi, scegliere il mutuo “giusto” può essere un’operazione più complessa rispetto al passato», commentano da Facile.it «Non esiste, in assoluto, una soluzione migliore o peggiore in quanto ci sono diversi fattori che incidono sulla decisione finale, come la capacità reddituale, l’età, la propensione al rischio e le caratteristiche stesse dell’immobile oggetto di mutuo; proprio per questo, affidarsi a consulenti esperti che sappiano identificare la soluzione più adatta alle esigenze dell’aspirante mutuatario.».