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Donazioni di sangue in calo in Regione ma non a Rimini. Resta l’autosufficienza

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Risultano in calo nel 2022 rispetto all’anno precedente le donazioni di sangue in Emilia-Romagna. Nello specifico della provincia di Rimini per le unità raccolte c’è stato in lieve un lieve aumento: 14.403 nel 2022 rispetto alle 14.418 del 2021 e alle 13.811 del 2020. Così come per quelle trasfuse: 12.231 nel 2022, 12.123 nel 2021 e 12.108 nel 2020.

Agli appelli lanciati dal Sistema sangue regionale tramite campagne di comunicazione hanno risposto 140.897 donatori, un dato che permette comunque alla regione di “confermare la propria autosufficienza e al tempo stesso di inviare 4.798 unità di sangue alle regioni in difficoltà”. La donazione di sangue è “un gesto prezioso” e quindi va “un sincero grazie” ai 140.000 donatori che “ci hanno consentito di non segnalare carenze di sangue per il 2022”, commenta l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini. Merito, chiosa, del lavoro congiunto dei volontari Avis e Fidas, del sistema regionale e del coordinamento dal Centro regionale sangue. Tuttavia, conferma Donini, i dati sulla raccolta del plasma, “dopo la grande generosità degli anni del Covid”, segnalano un rallentamento. Da qui il rinnovato appello a donare sangue e plasma, “indispensabili per salvare vite umane”. Più nel dettaglio dei dati, le unità di sangue intero donate sono state 215.319 in calo dello 0,6%, con un lieve aumento per la Romagna, 54.399 unità, di cui oltre 20.200 dalla provincia di Forlì-Cesena, quasi 19.800 dal ravennate e circa 14.400 dal riminese.

Lieve calo, invece per l’Emilia centrale, poco più di 69.000 unità, e dato stabile per l’Emilia nord, 91619. Il bilancio tra le unità raccolte e trasfuse è positivo, dunque non ci sono state situazioni di carenza. Ciò è dovuto a fatto che, a fronte di una tenuta delle donazioni rispetto all’anno precedente, sono diminuite le unità trasfuse, 201.557 nel 2022 contro 202.001 del 2021.

Risultano in diminuzione le raccolte in aferesi, cioè con la separazione dei componenti cellulari e solubili nel sangue. Complessivamente sono state 67.913, giù del 7,3%, ma comunque superiori al 2019 del 6.5%. Più nel dettaglio in Romagna se ne contano quasi 18.000, di cui oltre 7.800 nella provincia di Forlì-Cesena, 8.300 in quella di Ravenna e quasi 1.900 in quella di Rimini. Per l’Emilia centrale sono oltre 11.100 e per quella settentrionale quasi 38.800. Questo calo nella raccolta porta alla conseguente diminuzione del conferimento di plasma all’industria per la produzione di farmaci, che nel 2022 sono stati 96.074 chilogrammi contro i 100.692 del 2021. Il conferimento di plasma per il frazionamento industriale rimane in ogni caso ben al di sopra la media nazionale: l’indice nel 2022 si conferma sui 22 chilogrammi per mille abitanti. Complessivamente le procedure in regione nel 2022 sono state 283.232 in calo del 2,3%, di cui quasi 72.400 in Romagna, 80.444 nell’Emilia centrale e oltre 130.000 nell’Emilia settentrionale.

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