Primarie PD. Si afferma Bonaccini, la Schlein al 40,6%
Arrivano i risultati riminesi delle primarie del PD. Un appuntamento che ha visto il 72% dei 1620 iscritti recarsi nei 50 Circoli della provincia per esprimersi sulla scelta del nuovo segretario nazionale. Una prima fase della consultazione interna, in vista del ballottaggio del 26 febbraio, che ha visto prevalere il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini con 626 preferenze pari al 54,34% dei voti, davanti a Elly Schlein (468 voti e 40,63%), Gianni Cuperlo (45 voti e 3,91%) e Paola De Micheli, scelta da 5 iscritti, lo 0,43% del totale. Bonaccini e Schlein saranno quindi i protagonisti del voto del 26 febbraio aperto anche ai non iscritti. La maggiore affermazione per Bonaccini si è avuta a Santarcangelo (70 preferenze su 100 votanti), Schlein ha primeggiato invece in Valconca.
“Un momento di grande partecipazione – commenta il segretario provinciale del PD Filippo Sacchetti – Ma il lavoro non è concluso, abbiamo davanti altre due settimane per portare a termine la fase congressuale e poi tornare finalmente a concentrarci al 100% sul tanto lavoro da fare per il Paese”.
“Registriamo con soddisfazione il fatto che in tutti i 50 circoli del territorio si sia fatta un’approfondita discussione sui temi e non solo sulle figure presentate dalle varie mozioni: siamo partiti a fine dicembre con la discussione “bussola” riguardo i principi, i valori e i grandi obiettivi del nuovo Pd, consapevoli della necessità di ritrovare un maggior radicamento e di rilanciare un progetto di prospettiva per il Paese fondato su cardini quali equità, ambiente e lavoro. A Rimini l’abbiamo fatto in un nuovo patto sociale diffuso tra economia e società che tiene insieme sviluppo e diritti. Una traiettoria che ha portato alla ritrovata partecipazione a un momento come questo delle primarie in un momento storico complicato per il partito”. In vista dell’appuntamento decisivo in calendario domenica 26 febbraio: “Per l’ultimo confronto ai gazebo e on line saranno oltre 50 le sedi a disposizione a livello provinciale di cui forniremo a breve tutte le indicazioni sul sito del Partito Democratico”.
Dal Comitato riminese per Bonaccini: “E’ stato un percorso denso di momenti che hanno arricchito il dibattito ed il confronto tra iscritti e militanti ed è questa la chiave di volta per ricostruire un nuovo progetto del partito democratico ove la sua vocazione maggioritaria deve
essere una ricchezza e mai uno strumento di frazionamento interno. I temi centrali affrontati dentro, ma soprattutto fuori dai circoli, nei bar e nelle piazze in mezzo alla gente, ISTRUZIONE e SANITÀ PUBBLICA PER UN VERO PATTO SUL LAVORO E CLIMA PER L’ITALIA.
Il coordinatore del comitato Rimini per Bonaccini Mattia Morolli sottolinea: “La tendenza che si è registrata è di un’affluenza
contenuta riflesso di uno scollamento del pd nei confronti anche dei propri militanti, ma il risultato che non era affatto scontato nella nostra provincia e l’ampio scarto sopra i 150 voti e la vittoria conquistata nel comune capoluogo ci rende molto orgogliosi del lavoro svolto e ci da la giusta carica per fare ancora meglio per il prossimo appuntamento del 26 febbraio. Rispetto al tesseramento, come è stato evidenziato dai dati, c’è stato un lieve incremento, ma i numeri dei nuovi iscritti e dei recuperi ovvero ex iscritti che sono tornati a tesserarsi ci pone di fronte ad una grande responsabilità. Quel che si percepisce confrontandosi con le persone è una vera propria energia popolare che va valorizzata, ascoltata e recepita all’interno di questo progetto. Non può esserci più spazio per segretari con profili identitari di una minoranza, Stefano Bonaccini è la persona giusta alla guida del pd è una figura che sa unire e a dimostrarlo è la sua storia personale. Il risultato ottenuto nei circoli ha premiato la sua scelta di non chiedere sostegno ad alcuna corrente ed è questa la sua forza per poter realizzare il progetto di un nuovo partito democratico che ha estremamente bisogno di calarsi nella realtà, di rispondere ai bisogni delle persone, di rinnovare la sua classe dirigente con persone che hanno dimostrato sui territori di aver conservato le relazioni con il nostro elettorato.
Serve una nuova stagione, bisogna metterci la faccia, costruire un PD laburista, progressista e più popolare, con una struttura moderna che possa essere all’altezza del proprio nome nei fatti e sempre coerente con la questione morale, solo così si costruisce una proposta credibile ed in grado di battere la destra, come peraltro ha già dimostrato nella nostra regione. ”
Per il Comitato riminese a sostegno di Elly Schlein “un risultato importante e non scontato tra gli iscritti del Partito Democratico, che hanno dato fiducia alla proposta messa in campo da Elly Schlein per la guida del partito e per farlo tornare al centro della scena politica nazionale. Innovazione, valori saldi, capacità di aprirsi alle esperenze sociali e giovanili della nostra comunità. Spiccano la vittoria di Riccione, della Valconca, di Novafeltria e poi in alcuni quartieri di Rimini, tra i quali il quinto peep di via Euterpe, le Celle, il centro storico e Miramare”.
Dichiarano i coordinatori provinciali della mozione, Eleonora Martello, Chiara Angelini ed Emanuele Bianchi: “C’è voglia di partecipare per ricostruire il partito e sentirsi comunità. Elly è la vera novità di questo congresso del Pd, capace di mettere in campo proposte di politiche per contrastare la precarietà, che ha raggiunto livelli insopportabili in questa fase storica, coinvolgendo tanti giovani e persone che sono ritornate ad occuparsi e appassionarsi di politica. Diritto alla casa come bene primario, della difesa degli ultimi, salario minimo, redistribuzione, conversione digitale ed ecologica. Questi alcuni dei temi più importanti al centro dell’agenda programmatica di Elly Schlein e del suo documento programmatico. Una nuova proposta politica che possa tenere insieme sogno e concretezza. Elly Schlein può davvero far tornare la sinistra a essere competitiva con la destra. Ora ci attendono due settimane nelle quali coinvolgere l’elettorato del PD, puntando a recuperare la fiducia anche di chi ultimamente si è allontanato dalla politica, per far rinascere una nuova speranza e nuova linfa di partecipazione alla vita politica del paese”.