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Differenze e convergenze. Il confronto tra i sostenitori di Bonaccini e Schlein

il confronto a Fuori dall'Aula tra Mattia Morolli e Chiara Angelini

Domenica 26 febbraio il Partito Democratico conoscerà il nome del suo nuovo segretario nazionale. A contendersi la carica saranno il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e la ex vicepresidente Elly Schlein, ora deputata. A Fuori dall’Aula su Icaro Tv si sono confrontati i coordinatori dei comitati riminesi: Mattia Morolli a sostegno di Bonaccini e Chiara Angelini a sostegno di Schlein.

La votazione nei circoli, dopo il completamento delle operazioni anche in Lombardia e Lazio ritardate dal voto per le Regionali, vede Bonaccini in vantaggio con 79.787 voti (52,87%) e Schlein a rincorrere con 52.637 voti (34,88%). Fuori dai giochi invece Cuperlo e De Micheli. In provincia di Rimini il presidente regionale ha raccolto il 54,3% mentre la sua rivale ha superato il 40%. Roccaforte del primo sono i comuni di Santarcangelo, Bellaria e Misano dove ha superato il 70% mentre la Schlein si è imposta a Riccione e in Valconca. Equilibrato l’esito nel comune capoluogo cin una lieve preferenza per Bonaccini. Ora però saranno decisivi i voti dei non iscritti. Anche loro infatti potranno esprimere domenica la propria preferenza versando un obolo di due euro e sottoscrivendo la carta dei valori del PD. I cittadini stranieri residenti in Italia, i minori di 18 anni e lavoratori e studenti fuori sede devono preregistrarsi entro le 12 del 24 febbraio sulla piattaforma delle primarie. Oltre ai circoli, saranno allestiti anche gazebo: in provincia di Rimini sono complessivamente 51 i punti in cui si potrà votare.
Dal 2007 a oggi il Partito democratico ha avuto in totale nove segretari, quattro dei quali eletti proprio con le primarie che si sono tenute nel 2007, nel 2009, nel 2013, nel 2017 e nel 2019. In questi 16 anni si è registrato un costante calo dell’affluenza: si è passati dagli oltre 3,5 milioni di voti per la tornata che consegnò la vittoria a Walter Veltroni agli 1,6 milioni del trionfo nel 2019 di Zingaretti. Quanti saranno nel 2023?

L’identikit politico dei due sfidanti

. Stefano Bonaccini è nato a Campogalliano, in provincia di Modena, il 1° gennaio 1967. È sposato e ha due figlie. Fin da giovane impegnato in politica, è stato segretario provinciale della Sinistra Giovanile e assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Modena. Nel 2007 ha aderito al Pd, diventando segretario provinciale a Modena. Nel 2010 ha vinto le primarie ed è stato eletto segretario regionale del Pd dell’Emilia Romagna e quindi consigliere regionale con Vasco Errani alla presidenza. Nel 2013 l’allora segretario dem, Matteo Renzi, lo ha nominato responsabile Enti locali nella segreteria nazionale. Nel 2014 la corsa per la presidenza dell’Emilia Romagna con la vittoria poi bissata nel 2020, battendo la candidata leghista Lucia Borgonzoni.
. Elena Ethel Schlein, detta Elly, è nata invece a Lugano, in Svizzera, il 4 maggio 1985. Durante il periodo universitario a Bologna, concluso nel 2011 con la laurea col massimo dei voti in Giurisprudenza, ha iniziato il suo percorso politico: prima nella sinistra giovanile, poi nel 2008 in America, per dare una mano nella campagna presidenziale di Barack Obama. Nel 2013 è diventata il volto di Occupy Pd, movimento dei giovani dem nato per protestare contro i franchi tiratori che avevano stoppato la candidatura di Prodi al Quirinale. Ha completato un mandato come europarlamentare dal 2014 al 2019 e nel 2020 si è candidata alle elezioni in Emilia Romagna con Coraggiosa, in coalizione col centrosinistra, venendo nominata vicepresidente e assessore con deleghe al welfare e al Patto per il clima, proprio da Stefano Bonaccini. Nel 2022 ha poi lasciato le cariche in Regione ed è stata eletta deputata nelle liste del PD.

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