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Bici e monopattini in sharing: quasi 2mila mezzi. Arriva l’alcoltest preventivo

repertorio

1.000 monopattini e 890 biciclette (erano 300): sono questi i numeri della flotta di mezzi a disposizione dei due operatori a cui è stato affidato il nuovo servizio di mobilità elettrica in sharing del Comune di Rimini. A gestire per tre anni  il noleggio in modalità free floating (a flusso libero) saranno le aziende Lime Technology (già presente) e Bit Mobility. Ad ampliarsi anche il territorio coperto dal servizio: sarà infatti possibile raggiungere con monopattini e bici elettriche tutta l’area a mare della statale SS16 (statale esclusa) e tutta la costa nord, fino a Torre Pedrera. Alle bici elettriche sarà consentito spostarsi anche fino all’area del Gross, ai quartieri dei Padulli e della Grotta Rossa. Ai monopattini, come avviene ora, sarà invece consentito l’accesso al centro storico, con un limite alla velocità di 6 km/h. Limiti nuovi anche per i lungomari nord e sud dove non potranno circolare a velocità superiore ai 15 km/h mentre nelle altre aree il limite massimo fissato è di 20 km/h, 5 km al di sotto del limite previsto dal codice della strada.

Il sistema di gestione sarà completamente automatizzato per l’utente che grazie all’app potrà visualizzare sulla mappa i mezzi disponibili, prenotarli, sbloccarli a inizio utilizzo e bloccarli al termine, pagare, segnalare guasti. Si potranno inoltre visualizzare le mappe delle zone vietate alla circolazione (ad esempio la passeggiata in legno del Parco del Mare sud), le aree a velocità ridotta (come le zone pedonali) e le aree in cui il parcheggio è consentito o vietato.

Tra le principali novità c’è l’individuazione, da parte degli operatori in sinergia con l’amministrazione comunale, delle aree di parcheggio preferenziale dove si suggerisce agli utenti di rilasciare i mezzi, allo scopo di favorire il decoro urbano. Al momento ne sono state localizzate 27 in corrispondenza di alcuni punti nevralgici (stazione, parcheggio Tiberio, piazzale Kennedy, centro storico). Con l’avvio del servizio ne sarà valutata la funzionalità e proseguiranno i sopralluoghi per individuarne di nuove, a partire dal Parco del Mare. Previsti incentivi e agevolazioni a favore degli utenti che utilizzeranno i parcheggi preferenziali: si va dallo sconto sulla corsa successiva, allo sblocco gratuito o scontato del mezzo, alla ricarica del ‘borsellino virtuale’ dell’app.

Sotto il profilo della sicurezza, oltre al contenimento della velocità dei mezzi, saranno incentivate l’informazione e la prevenzione. Prima di utilizzare il servizio, l’utente dovrà superare una semplice prova di formazione all’utilizzo del mezzo, disponibile nell’app. Dall’estate, in via sperimentale, ci sarà anche una ‘prova di reazione’, già applicata in altri Paesi europei: si tratta di una verifica delle condizioni dell’utente che noleggia il monopattino, per prevenirne l’utilizzo, ad esempio, a chi è sotto effetto di alcol. Solo superando la prova – un video semplice e interattivo disponibile nell’app – sarà possibile sbloccare il mezzo. Questa funzionalità sarà limitata a determinati giorni e fasce orarie stabilite (es. la sera), con modalità che saranno definite nelle prossime settimane dall’Amministrazione in sinergia con i gestori per attivarne la sperimentazione. La prova rappresenta una novità per l’Italia.

Entrambi i gestori garantiranno la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi e si occuperanno del riposizionamento dei veicoli e degli interventi in caso di segnalazioni.

Ulteriore novità riguarda le tariffe: sia Lime sia Bit introdurranno infatti abbonamenti o pacchetti di varie tipologie (pass da giornalieri ad annuali o pacchetti a minuti).

Stiamo lavorando per migliorare e rendere sempre più efficiente un servizio che, dalla sua introduzione nell’agosto 2019, è cresciuto in termini esponenziali e che sta diventando parte della quotidianità di molti residenti e dei turisti – sottolinea l’assessora alla mobilità Roberta FrisoniSe da una parte stiamo cercando di ampliare le possibilità di utilizzo, aumentando mezzi, l’area raggiungibile e con formule tariffarie più convenienti, dall’altra stiamo investendo per innalzare il livello di sicurezza sulle strade e la convivenza dei diversi mezzi di trasporto. Al di là delle discussioni oggi sul tavolo da parte del governo sull’introduzione del casco e della targa per i monopattini, credo che la prima misura per ridurre l’incidentalità sia la limitazione della velocità. Il comune di Rimini già da tempo ha introdotto il limite massimo dei 20 km orari per i monopattini in sharing, più basso di quanto oggi permesso dal codice della strada. Proseguiamo in questa direzione, andando in particolare a tutelare le aree pedonali o a vocazione fortemente pedonale: dal 2023 il limite sui lungomari ad esempio sarà dei 15 km/h. La stessa filosofia di attenzione alla velocità vale anche per le auto: per queste ragioni progressivamente introdurremo limiti dei 30 km orari nelle zone in corrispondenza dei centri abitati o più densamente frequentate, mentre abbiamo già introdotto i 20 km/h sui lungomari riqualificati. Su questo fronte sarebbe però auspicabile una riforma del codice della strada che consentisse ai Comuni di essere messi nelle condizioni di poter utilizzare dispositivi fissi per il controllo elettronico delle velocità degli autoveicoli, soprattutto nelle aree maggiormente frequentate da pedoni e ciclisti. La sicurezza stradale, lo ha ricordato l’altra sera il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno, è una vera e propria emergenza nazionale, soprattutto in riferimento alle fasce più giovani della popolazione. Altro tema delicato è quello delle condizioni di chi si pone alla guida dei veicoli: sui servizi di micromobilità in sharing, spesso da noi in estate usato da giovani nelle ore serali, sperimenteremo tra i primi in Italia la ‘prova di reazione’ attraverso una specifica app per valutare le condizioni di chi si mette alla guida. Si tratta di una prova molto semplice e immediata, che serve prima di tutto a stimolare una maggior consapevolezza dei pericoli in cui si può incorrere se si utilizzano i monopattini in maniera impropria o con disattenzione”.

 

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