newsrimini.it

Aumentano le diagnosi di autismo tra i bambini riminesi

repertorio

A Rimini cresce il numero di bambini con neurodiversità: nelle scuole d’infanzia, infatti, oltre la metà dei bimbi affetti da disabilità soffre di disturbo dello spettro autistico.

Analizzando i dati sulla disabilità in Provincia, si spiega dal Comune, si nota come negli ultimi vent’anni c’è stato un aumento negli ultimi due decenni del 172,6%: dai 572 casi di bimbi con disabilità certificati nell’anno scolastico 2002-2003, su un totale di 32.087 alunni iscritti nelle scuole statali del territorio riminese, si è passati a 1.559 nell’anno scolastico 2021-2022 su un totale di 41.897. Mettendo a confronto il numero di studenti con disabilità tra il primo e l’ultimo anno del ventennio preso in esame, si osserva dunque che l’indicatore risulta quasi triplicato. Da sottolineare, in particolare, l’incremento esponenziale dei casi di minori affetti da autismo. Da un recente studio statistico nelle scuole d’infanzia gestite dal Comune (1.850 bambini), è emerso che, su 69 alunni disabili, 37 bambini, quindi più del totale (53,6%), presentano un disturbo dello spettro autistico.

L’aumento è stato graduale e continuo, come emerge da un raffronto con l’anno scolastico 2011-2012 (1 caso di autismo su 42) e con l’anno scolastico 2016-1017 (8 casi di autismo su 42). “Si tratta di numeri che riportano all’attenzione di tutti un fenomeno in continua espansione, dal livello nazionale a quello locale – spiega l’assessore alla Protezione sociale e alle Politiche per la salute Kristian Gianfreda – Una crescita numerica che si lega anche a un aumento delle diagnosi, strumento fondamentale per intervenire in maniera precoce e migliorare così, per quanto possibile, la qualità della vita della persona con autismo”.

Il Comune, ricorda poi l’assessore, ogni anno, soltanto nell’assistenza degli alunni disabili nelle scuole a 0 a 18 oggi “contiamo 537 minori che sono seguiti dagli educatori e investiamo, compresi i centri estivi, circa 6 milioni di euro all’anno”. Se la tematica “non può essere ridotta in cifre – aggiunge- è un dato comunque importante per capire lo sforzo e l’impegno dell’ente per affiancare questi ragazzi nel loro percorso di autonomia e sviluppo e, in parallelo, per abbattere barriere che non fanno altro che ingabbiare e rendere ancora più complicato il cammino di tanti ragazzi e famiglie”. Come amministratori, “non possiamo permetterci nessuna disattenzione sul fenomeno, a partire dai sui sviluppi attuali e futuri. Un’attenzione che richiede una sinergia e una collaborazione con tutte le realtà che ne sono coinvolte, dalle associazioni dei familiari passando per i servizi educativi, di protezione sociale, le aziende sanitarie, eccetera”. Un lavoro per “garantire i sostegni più adeguati e per costruire una comunità, quella riminese, in cui si possa davvero parlare di partecipazione e integrazione”. Non a caso nel 2021 “abbiamo voluto assegnare il Sigismondo d’Oro, massimo riconoscimento civico, a una realtà straordinaria come quella di Rimini Autismo, che ogni giorno lavora per creare ponti tra la città e questi ragazzi e per sensibilizzare la cittadinanza sulla neurodiversità, la cui gestione non può essere lasciata nelle mani delle singole famiglie, ma necessita di un coinvolgimento di tutta la collettività”.

 

Exit mobile version