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Il Tour de France porterà 130 mila presenze e un indotto milionario

Bonaccini con il direttore del Tour

E’ arrivata ieri l’ufficialità del passaggio del Tour de France 2024 in Italia con tre tappe, la prima delle quali con partenza da Firenze con arrivo a Rimini il 29 giugno. Poi l’omaggio a Marco Pantani il 30 con la partenza da Cesenatico.

Ospitare il tour è costato circa otto milioni di euro a Firenze e all’Emilia-Romagna. Ma frutterà oltre dieci volte tanto. E’ questo uno degli aspetti emersi da uno studio commissionato dalla Regione Emilia-Romagna: il “Grand Dèpart” in terra italiana porterà ad un indotto diretto di 59 milioni di euro (di cui 29 milioni solo in regione), a cui vanno aggiunti altri benefici indiretti a livello nazionale per 47 milioni, con altri 13 milioni sulle aziende della filiera ciclistica. Si calcolano inoltre circa 130.000 presenze negli alberghi, la metà delle quali in Emilia-Romagna, e 1,8 milioni di spettatori solo in Italia. Per questo secondo il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, la partenza del Tour è “un’occasione formidabile”. Oggi la presentazione bolognese delle tre tappe ‘italiane’, dopo l’anteprima a Firenze di ieri. All’opificio Golinelli sono arrivati campioni ed ex leggende delle due ruote, da Sonny Colbrelli a Moreno Argentin, da Vittorio Adorni a Giuseppe Saronni, ma anche Gianni Bugno, Filippo Pozzato e Claudio Chiappucci, che sfiorò l’impresa alla Grande Boucle del 1992. I video mostrano le tre tappe interamente italiane della corsa, la Firenze-Rimini di 205 chilometri, con varie asperità appenniniche e lo ‘sconfinamento’ a San Marino prima del tuffo finale verso la riviera romagnola, la Cesenatico-Bologna nel segno di Marco Pantani con due ascese a San Luca nel finale e la Piacenza-Torino di 225, l’unica pensata per le ruote veloci. “Siamo riusciti a presentare un progetto che ha convinto gli organizzatori”, sottolinea Bonaccini, sul palco accanto al sindaco di Firenze Dario Nardella. Questo “resterà nella storia, non solo dell’Emilia-Romagna. Le immagini del Tour permetteranno di promuovere le nostre eccellenze nel mondo“. “Per noi– sottolinea il sindaco di Bologna, Matteo Lepore- e’ una grande occasione, per fare vedere il paesaggio straordinario da San Luca ma anche per promuovere la mobilità sostenibile“. Toscana ed Emilia-Romagna, sottolinea da parte sua Nardella, “vivono una competizione positiva e il gioco di squadra è stato fondamentale per ottenere questo Tour“. Presente anche a Bologna il direttore del Tour, Christian Proudomme. “Siamo rimasti molto colpiti dalla capacità dell’Emilia-Romagna di salvare all’ultimo momento il campionato mondiale del 2020 dopo la defezione della Svizzera per la pandemia“, dice, quindi “è una scommessa vincente partire dall’Italia“.
L’ascesa a San Luca del Tour “sarà uno spettacolo“, assicura intanto Davide Cassani, ex campione oggi alla guida dell’Apt, l’ente di promozione turistica dell’Emilia-Romagna. I grandi giri a tappe “sono eventi straordinari per fare vedere le nostre bellezze“, sottolinea Cassani. “Attraverso il ciclismo ed eventi così importanti possiamo parlare nel mondo della nostra regione“.

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