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Eolico. Colonna (Rinascita Civica) ironizza: allora facciamolo in Croazia

Gabriele Colonna

A forza di chiedere di allontanarlo dalla costa, allora potremmo addirittura realizzarlo in Croazia l’impianto eolico. Ad ironizzare sulla distanza dell’impianto è il segretario di Rinascita Civica Gabriele Colonna secondo cui invece è necessario “prendere coscienza che il problema (energetico) è enorme e che per
risolverlo dobbiamo giocoforza accettare alcuni “compromessi”, tra cui anche quello di vedere all’orizzonte oltre alla piattaforma di estrazione, che è presente da decenni, anche le pale eoliche“. I cittadini secondo Colonna hanno però bisogno che tecnici e amministrazioni pubbliche aiutino i cittadini a comprendere e, da questo punto di vista, Rinascita Civica chiede al comune di pubblicare i dati dei costi sostenuti a consuntivo per l’energia e le previsioni dei costi per il futuro.

La nota di Gabriele Colonna di Rinascita Civica

In questi giorni si è riaccesa la polemica sulla distanza a cui posizionare l’impianto di pale eoliche dalla nostra costa. Prima 5, poi 10, e ancora dopo 12 per suggerire 15 miglia nautiche fino
ad arrivare all’apoteosi della proposta di posizionarle a oltre 50 chilometri dalla battigia in maniera da evitare qualsiasi possibilità di deturpamento (???) dell’orizzonte visivo. A questo punto mi sento di portare avanti, provocatoriamente, una proposta: perché non
realizziamo il nostro impianto eolico in Croazia per poi, tramite dei lunghi cavi subacquei, riportare sul nostro territorio l’energia prodotta? Sarebbe sufficientemente lontano e mette d’accordo tutti?
Ma realmente vogliamo affrontare il grande problema del deficit energetico del prossimo futuro con il metro di misura dell’estetica? Quando capiremo che nel mondo del futuro, se sopravvivremo
a noi stessi ovviamente, la domanda di energia arriverà a livelli al momento inimmaginabili e chi sarà energeticamente indipendente sarà anche umanamente libero? Tutti noi cittadini dobbiamo prendere coscienza che il problema è enorme e che per risolverlo dobbiamo giocoforza accettare alcuni “compromessi”, tra cui anche quello di vedere all’orizzonte oltre alla piattaforma di estrazione, che è presente da decenni, anche le pale eoliche ma, per fare questo, dobbiamo essere aiutati ed accompagnati da tecnici e amministrazioni pubbliche che ci informano sulle problematiche e che ci spiegano le soluzioni praticabili. Qualche mese fa avevo “suggerito” alla nostra Amministrazione di pubblicare i dati dei costi sostenuti a consuntivo per l’energia e le previsioni dei costi per il futuro e questo torno a chiederlo anche oggi perché ritengo che questo sia il primo piccolo passo per la presa di coscienza collettiva sulle difficoltà che già oggi ci sono ed approcciarsi alle soluzioni con più consapevolezza alle soluzioni che non sono più rimandabili.

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