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L’iscirizione all’anagrafe antifascista divide il consiglio dell’Unione

la Valmarecchia

Riequilibrio, assestamento di bilancio, ma anche la proposta di iscrizione all’anagrafe antifascista nazionale istituita dal Comune di Sant’Anna di Stazzema. Ed è stata proprio questa mozione, promossa dal gruppo consiliare Uniti per la Valmarecchia a dividere i membri del consiglio dell’Unione della Valmarecchia che si è svolto il 27 luglio. A raccontare quanto accaduto il consigliere Patrick Wild a nome dei suoi colleghi del gruppo “Uniti per la Valmarecchia”.

Wild spiega che al momento della proposta tre consiglieri, Ilaria Sebastiani, Loretta Contucci e Roberto Baschetti, hanno abbandonato l’aula, considerandolo un tema non opportuno per quella assise. “Sant’Anna di Stazzema – ricorda Wild – è un luogo tristemente famoso dove è avvenuta una delle più violente stragi nazi-fasciste sui civili con oltre 500 morti tra cui 130 bambini – e commenta –La condotta dei 3 consiglieri si qualifica già da sola, ma rimane comunque di una gravità inaudita e che non può passare inosservata, soprattutto per rispetto dei cittadini. Che un rappresentante delle istituzioni dichiari in una sede consigliare di non conoscere nemmeno dove si trovi e cosa sia accaduto a Sant’Anna è senza mezzi termini un’offesa alla memoria delle vittime e delle loro famiglie, oltre che delle intere comunità devastate dal regime e dai loro alleati”.

Ma come ancora è possibile pensare che un Consiglio dell’Unione, come qualsiasi Consiglio di qualsiasi Ente Pubblico che garantisce l’organizzazione del decentramento statale, debba solo occuparsi di servizi e non dei principi e dei valori che li devono ispirare? Vogliamo considerarci un’assemblea di condominio dove si approvano solo i bilanci? Ma come è possibile parlare di bellezza e benessere dei territori e delle proprie genti, senza appartenervi fino in fondo, essendo consapevoli della Storia e delle vicissitudini che l’hanno solcato? Le parole e il comportamento dei 3 consiglieri “fuggitivi” risultano ancora più gravi, se consideriamo le ferite per un territorio come il nostro, che ha visto stragi e deportazioni di civili ad opera dei nazifascisti: Fragheto, la vicina Tavolicci, le violenze, i soprusi e le uccisioni scellerate di innocenti in tutta l’Alta Valmarecchia.”

La nota porta la firma di Michele Cordone – Capogruppo, Maria Letizia Valli, Francesca Mascella, Vanda Pula, Liviana Urbinati, Astrid Benatti, Alessandro Tosarelli, Paolo Masini, Luca Sartini, Patrick Wild

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