Cambio regolamento del consiglio comunale. Le priorità della maggioranza
Dopo un turbolento passaggio in consiglio comunale per la costituzione di una commissione speciale ad hoc, prende avvio concretamente il percorso per la modifica del regolamento del consiglio comunale di Rimini (quello attuale ha ormai 20 anni). I capigruppo di maggioranza mettono in fila le loro priorità: valorizzare sempre di più l’attività consigliare e arrivare a definire le nuove regole tramite un confronto “democratico, aperto e sincero con la Minoranza“. I quattro capigruppo, Andrea Bellucci della Lista Jamil-Rimini Rinata, Luca Pasini di Rimini Futura, Matteo Petrucci del PD e Marco Tonti di Rimini Coraggiosa, elencano poi i punti che porteranno al tavolo della discussione:
“1. Apertura alla comunità. Organizzazione delle sedute consigliari su tutto il territorio comunale, in concomitanza con la discussione di punti all’ordine del giorno relativi a specifiche parti della città o comunque laddove e tutte le volte si ritenga indispensabile procedere a un confronto e a un coinvolgimento con la cittadinanza utile a una partecipazione attiva e non più unidirezionale (il cittadino che si muove verso il Consiglio). Con tale spirito, la nostra proposta si estende anche all’offrire l’opportunità di usufruire degli spazi consigliari, nei periodi di minore attività durante l’anno, alle componenti culturali, di volontariato, sociali, giovanili di Rimini;
2. Discussione allargata e informata. Nello specifico riteniamo opportuno rendere le interrogazioni un vero momento di approfondimento, e non uno strumento spesso improvvisato per cui l’oggetto delle stesse può essere modificato a soli dieci minuti prima della presentazione e trattazione. Se l’obiettivo è quello di avere risposta informata e esaustiva dalla componente di Giunta circa problemi o criticità o soluzioni per la città, allora è legittimo richiedere, così come avviene nella stragrande maggioranza dei consigli comunali delle città italiane, l’indicazione dell’oggetto, presentandola con un anticipo prefissato. Una analoga revisione, proponiamo, deve avvenire anche per mozioni ed Ordini del Giorno, spesso relativi ad argomenti ormai superati al momento della loro discussione. La democrazia si esercita e si valorizza appieno, soprattutto esaltando l’efficienza e la reale connessione del dibattito rispetto ai temi e ai tempi della società;
3. Serietà dell’agire e lotta ai potenziali comportamenti sbagliati. Alcuni fondamentali e decorosi limiti vanno stabiliti per quanto concerne il gettone di presenza. Infatti è ora di porre fine alla potenziale comparsata dell’ultimo momento e solo per qualche minuto, utile solo ad incassare il compenso. Riteniamo che il riconoscimento del gettone ai soli Consiglieri che abbiano partecipato in modo certificato dal Segretario comunale a gran parte dei lavori sia una forma di rispetto dei contribuenti assolutamente da prescrivere e inserire nel nuovo Regolamento (con l’obbligo per i membri dell’Assemblea di dichiarare al Segretario l’eventuale e definitivo abbandono dell’Aula). Si tratta un valore basilare che deve muovere l’animo e l’azione di ogni amministratore: la serietà;
4. Un Consiglio comunale che non deve mai fermarsi e che non esclude nessuno. In piena pandemia, per ovvie ragioni sanitarie, è stata introdotta la possibilità per i Consiglieri di partecipare alle sedute (sia di Commissione che di Consiglio) anche da remoto, attraverso apposite piattaforme on line certificate. Una normativa saggia, poi confermata dal TUEL e dal Viminale, che permette ai Consiglieri contagiati, od entrati a contatto con dei positivi o in condizioni di salute incerte, di poter comunque svolgere il proprio ruolo nel rispetto della salute dei consiglieri e del personale. Non esistono, e non esisteranno mai per ovvie ragioni di ordine pratico, criteri oggettivi per i quali un Consiglio Comunale possa essere convocato solo in presenza. Alla luce di tutto ciò la modalità di partecipazione da remoto, strumento innovativo e da salvaguardare, deve comunque essere regolamentata a dovere allo scopo di garantire un serio e dignitoso svolgimento dei lavori consiliari;
5. Il lavoro delle Commissioni da valorizzare e aggiornare. Riteniamo opportuno proporre una funzionale riorganizzazione delle Commissioni Consiliari Permanenti e delle deleghe ad esse assegnate, con l’obiettivo di valorizzarle a distanza di oltre un ventennio dalle ultime modifiche al Regolamento. Sono stati vent’anni ricchi di rivoluzioni tecnologiche, culturali, sociali, sanitarie e politiche che richiedono una seria attualizzazione dell’organizzazione dei lavori per non rischiare di trovarsi con strumenti inadeguati al mondo che stiamo vivendo e che vivremo in futuro“.
“Queste sono solo alcune delle proposte che avanzeremo e discuteremo con i gruppi di Minoranza – scrivono i quattro – perché finalmente, dopo più di vent’anni, ci troviamo in sede di modifica del Regolamento: un testo sicuramente e ovviamente datato, a tratti macchinoso, poco fluido e ormai non più rispondente a una società e a un ruolo della politica e dell’amministrazione profondamente modificati, che si appresta ad essere perfezionato con l’obiettivo di mostrarsi più funzionale, efficiente ed in grado di meglio adattarsi alle esigenze di una comunità in forte cambiamento come quella riminese. Non bisogna dimenticare che dall’ultima radicale modifica al Regolamento in questione vi sono state almeno due crisi economiche, emergenze sociali, guerre, pandemia: eventi che hanno ribaltato la quotidianità di ogni cittadino del mondo e dunque di ogni riminese e di conseguenza anche le tempistiche di un’azione amministrativa che ora deve necessariamente essere più ficcante e complementare ai tempi odierni. Non a caso la modifica del Regolamento è tra gli obiettivi del Documento Unico di Programmazione.”
Petrucci, Bellucci, Tonti e Pasini ricordano la delibera votata in consiglio (la minoranza era uscita per protesta) per l’istituzione di un’apposita Commissione Speciale. “Un organo – evidenziano – che ci permetterà di intraprendere un iter condiviso ed efficiente, auspicando un confronto sano, corretto e lungimirante, per redigere il testo del Regolamento partendo dalla bozza predisposta dagli uffici competenti. Noi in questo senso ci siamo e ci saremo”. I cinque consiglieri di maggioranza che parteciperanno ai lavori saranno Matteo Petrucci e Giuliano Zamagni (Partito Democratico), Andrea Bellucci e Marco Zamagni (Lista Jamil-Rimini Rinata) e Marco Tonti (Rimini Coraggiosa).