Indietro
menu
riflessione degli psicologi

Donne sempre più multi-tasking: competenza o necessità?

In foto: Carmelina Fierro
Carmelina Fierro
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 8 mar 2022 14:14 ~ ultimo agg. 14:15
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Una donna iperpotenziata, iperimpegnata, iperconnessa, il cui valore è legato all’abilità di destreggiarsi fra quanti più incarichi possibili. E’ il modello di donna che va sempre più affermandosi nella società e su cui l‘Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, invita a riflettere.

Le donne oggi devono costantemente dimostrare di essere in gamba, di poter fare tutto e al meglio in un mondo in cui il metro di misura è la fretta e la quantità di compiti che si riescono a svolgere – spiega Carmelina Fierro, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Psicologi regionale -. E’ evidente che queste richieste le portano a vivere la quotidianità con una forte pressione, nociva e fonte di stress e crisi“.

Non avere tempo è diventato uno status symbol soprattutto per le donne. “Le prove che le donne devono superare per dimostrare di saper conciliare lavoro e vita privata ed essere sempre all’altezza di ogni situazione sono infinite – continua la consigliera OPER –  e tali prove sono il frutto di uno stereotipo che vede la donna dovere essere la referente di carichi di cura sempre più pressanti e ancora di connotazione femminile”.

Essere multi-tasking è quindi una competenza o una necessità?Davvero le donne non meritano una stanza tutta per sé dove poter studiare, lavorare ed esprimersi senza necessariamente essere riprese con figli, pensili della cucina o cartelle delle persone anziane da accudire? – si chiede Fierro – E’ necessario educare gli uomini al mondo emotivo, alla genitorialità e alla condivisione degli impegni di cura e valorizzare percorsi di empowerment che escano da schemi e stereotipi figli di una cultura patriarcale, più che della naturale differenza fra le persone“.