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Aglianese-Rimini 1-3, le pagelle di “Baio”

(Foto Baio)

MARIETTA 6. Capitola su rigore dopo una vita da inviolato. Ma è un dettaglio trascurabile. Sempre attento e questo alla lunga infonde sicurezza anche a qualche compagno di difesa meno in giornata. Parata seria all’ 89′ su un siluro a mezz’altezza di Meucci.

LO DUCA 6. Ruggine ed emozione al ritorno da titolare. Si becca qualche “ruggito” da Gaburro. Ma via via si scioglie ed entra in modalità controllo anche se dalla sua parte i neroverdi sono sempre un paio. Per il resto spingere non è esattamente il suo mestiere.

8′ st DERATTI 6,5. È in palla ed entra col piede giusto. Dietro i padroni di casa non impensieriscono più di tanto e allora si può sganciare, duettare con Tonelli e buttare in area diversi tagli interessanti.

HAVERI 5. Giornata down e non è la prima. Nessuna delle sue scorribande, sbaglia parecchie cose e persino l’uscita dal campo troppo lenta che gli costa il giallo al momento della sostituzione. Sinceramente sembra aver perso sicurezza. Involuto!

39′ st PIETRANGELI S.V. Una sorpresa non vederlo in campo subito dopo l’exploit di sabato scorso.

PANELLI 6. Voto che è la sintesi di un primo tempo Horror e di un secondo dove invece viene fuori alla grande il muro che conosciamo. Ma quanti brividi nei 20 minuti dopo il vantaggio quando cercando di impostare dal basso perde 2-3 palloni potenzialmente deleteri.

CARBONI 6. Anche lui sembra pagare un po’ il rientro e le incertezze del reparto nel primo tempo. Esempio lampante il rigore provocato al 44′ sull’avversario spalle alla porta. Seconda frazione invece torna a livello Hi-Fi come nei tempi migliori.

PARI 6,5. Parte a destra nei tre di centrocampo ma venendo spesso messo in difficoltà da Romeo, il Mister inverte lui e Tonelli. Ottima idea. Da lì in poi è il solito puntello generoso ed efficace.

TANASA 7. Capitano testa, cuore, piedi ed ugola di questa squadra. Sembra un direttore d’orchestra con licenza di urlare a tutti il comando giusto. L’unico che non perde mai la Trebisonda e nemmeno un contrasto.

TONELLI 6,5. Segna un gol di importanza capitale. Rasoiata di destro nel momento topico della gara. Per il resto la consueta applicazione unita all’efficacia che fa di Simone il giocatore totale che conosciamo. Non a caso il primo acquisto di Maniero.

FERRARA 6,5. Nel momento in cui tanti stavano incominciando a pensare che è meglio quando subentra, lui mette il sigillo del 2-0 a compimento di un azione ariosa e spettacolare da un lato all’altro del campo. Per il resto l’impegno che ci mette su ogni palla è sempre encomiabile.

8′ st PISCITELLA 6. Il solito cambio ma al contrario. Stavolta entra lui per “Ciro” e la retroguardia dell’Aglianese, temendolo, lo raddoppia costantemente. Non incide come altre volte ma con la sua sola presenza la supremazia sulla fascia sinistra è assicurata.

GABBIANELLI 6. Il vero e proprio barometro di questo Rimini. Difficile vedere la luce se lui si rannuvola.
Lo hanno capito bene anche gli avversari che puntualmente ne mettono un paio a ringhiare su di lui. Stavolta perde qualche pallone di troppo ma è quasi sempre lui a trovare le imbeccate che diventano gol o pericoli.

35′ st ARLOTTI S.V. Dentro per riassaporare il clima della lotta. Bello vederlo scalpitare. Per il momento va bene così.

GERMINALE 7. Totem biancorosso. I compagni gli danzano intorno e alla fine è festa grande e… nemmeno piove!
Al primo cross che riceve in area in posizione leggermente defilata sulla sinistra infila Ricco e mette la gara sui giusti binari. Non sarà Speedy Gonzales ma non perde mai né la sfera né la testa. E le sue giocate non sono mai banali.

25′ st MENCAGLI 6. Nei 25 minuti in campo probabilmente corre più che Germinale nei suoi 70. Ma questo si sapeva già. Certo che i suoi movimenti aprono varchi ed in uno di questi si infila Tonelli per la rete che mette in ghiaccio la gara.

GABURRO 7. Visione taumaturgica. Fa le sue scelte a volte anche opinabili ma sa mettersi in discussione e soprattutto durante la gara la gestione e le mosse risultano sempre azzeccate. Dà l’impressione di andare dritto per la sua strada che dà l’idea di sapere benissimo quale sia (e soprattutto dove porti!)

Davide “Baio” Baietta

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