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Dopo la pandemia

"Ritorno al futuro", al Panathlon il progetto di ri-orientamento allo sport

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mer 16 feb 2022 01:00 ~ ultimo agg. 10:56
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“Ritorno al futuro” è il nome del progetto di ri-orientamento ed avvicinamento all’attività sportivo-espressiva e ricreativa dopo la pandemia che gli ideatori, la psicologa e psicoterapeuta Carla Amadori ed il presidente del C.S.I. di Rimini, Vinicio Zeppilli, hanno presentato durante la serata conviviale del Club Panathlon Rimini del 15 febbraio all’Hotel Villa Adriatica, alla presenza dell’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Moreno Maresi, del delegato provinciale del CONI, Rodolfo Zavatta, e del delegato della FIGC della Provincia di Rimini, Sergio Franco.

Partner coinvolti:
– Comune di Rimini – Assessorato allo sport
– Scuole Medie Inferiori e Superiori della Provincia
– Università
– Enti e Associazioni che desiderano collaborare con la loro partecipazione: Pedivella
– CONI delegazione di Rimini
– AUSL
– Associazione Itaca
– Lions Club Rimini Host
– Panthalon
– Centro Italiano Sportivo – Comitato di Rimini.

– La Facoltà di statistica partecipa come partner del progetto con il ruolo di leggere i questionari ed elaborare i risultati. La Facoltà di Scienze Motorie e Scienze dell’Alimentazione hanno il compito di proporre e organizzare momenti con i giovani, di attività a carattere sportivo / culturale / sugli stili di vita sani, queste attività desiderano promuovere negli studenti universitari la possibilità di fare esperienze di tirocinio, indispensabile per l’ inserimento nel mondo del lavoro.

Premesse
Lo sport ha costituito e costituisce una esperienza formativa completa per lo sviluppo psicofisico e sociale dell’essere umano. La valenza educativa è confermata da molti contributi scientifici presenti in letteratura. La pratica dell’attività sportiva ha benefici su diverse dimensioni dell’esperienza umana ed i suoi effetti sono
migliorativi sul piano della qualità della vita individuale e sociale, nonché sul benessere globale. Lo sport come confermato da molte ricerche scientifiche, promuove il ben-essere, migliora il rendimento scolastico, favorisce una sana e funzionale strategia di coping, stimola la resistenza alla fatica, incoraggia la motivazione e l’impegno, mantiene il corpo in salute (Resaland et al, 2016). Parallelamente, sul piano educativo favorisce lo sviluppo ed il rispetto delle regole, di comportamenti pro-sociali, stimola nei gruppi la collaborazione, la cooperazione, la reciprocità, il confronto con l’altro, il problem solving, l’adattamento creativo a nuove situazioni. Sul piano della salute favorisce l’adesione a stili di vita sani.
Le diverse attività, che comprendono la musica, la danza, il teatro, praticate in maniera strutturata, oppure con altre formule “da strada” più libere da vincoli precostituiti, che assumono valenze socializzanti, espressive, ma soprattutto educative e formative. La pandemia che stiamo attraversando, ha inevitabilmente segnato il vissuto di ciascuno, modificando le abitudini e stabilendo nuovi adattamenti. I giovani, in particolar modo, hanno subito questo cambio i ritmo in modo sostanziale nell’organizzazione del quotidiano. La drastica quanto improvvisa interruzione dei contatti sociali in presenza, caratterizzata dalla frequenza scolastica a distanza e dalla interruzione improvvisa della pratica dell’attività creativo-sportiva, ha amplificato la modalità virtuale delle relazioni e del confronto con l’altro. Tale cambiamento, inevitabilmente, ha inciso sulla salute e sull’equilibrio dell’intero sistema bio-psico-sociale della persona, producendo chiusure, fragilità, stress. È opinione comune che lo sport, le attività espressive e creative siano da “considerare una palestra di vita”. Tale considerazione racchiude in sé l’insieme di abilità tecnico-espressive-creative specifiche, ma anche sociali e relazionali.
Si evince dunque, da questa situazione pandemica, da parte di enti, associazioni, istituzioni, l’impegno di rispondere ai bisogni, desideri e sogni dei giovani, per aiutarli e invitarli a riappropriarsi del loro tempo libero, dei loro spazi, dei loro ritmi quotidiani, per ritrovare il piacere nel movimento, nella propria espressione artistica e musicale, per stare di nuovo con gli altri, per sperimentare la presenza del gruppo, dell’appartenenza, della vicinanza, per riprovare emozioni sopite al fine di ri-tornare ad esserci in presenza per svolgere attività sportive e creative. In questa direzione i partner coinvolti nel progetto hanno la responsabilità la prevenzione al bullismo, a comportamenti devianti, aiutando i giovani di ri-tornare a svolgere attività e riprendere la vita sociale.

Metodologia
L’approccio educativo-formativo, metodologico, ermeneutico-culturale differenziato per fasce d’età, prevede il coinvolgimento di più società sportive o polisportive, di diverse associazioni ricreative che inviteranno i giovani a sperimentare le molteplici attività in modo totalmente libero e gratuito. L’intento è di svolgere momenti di
dialogo, di prova, per saggiare le molteplici attività, di costante interscambio tra esperti e ragazzi per suggerire ed individuare la proposta adeguata, ma soprattutto per trasferire dei «saperi» e delle «competenze» tra le diverse discipline sportive e artistiche, guidandoli in un percorso di pratica multidisciplinare che potrebbe
sfociare nell’alto livello ma sicuramente garantirà la costruzione di un bagaglio motorio-culturale vario e completo. Le strategie utilizzate prevedono l’utilizzo della metodologia della ricerca e dei principi di neuropedagogia (responsabilità, autonomia, alleanza, incontro, condivisione, collaborazione, competizione).

1a tappa. La proposta pertanto ha come partenza la somministrazione ai giovani di un questionario di indagine on line, per individuare gli stili di vita, i bisogni, aspettative i desideri e sogni, ma in particolare per identificare le loro molteplici attività che potrebbero svolgere in questo complesso periodo. Per semplificare i tempi si è scelta la modalità on line, il questionario pertanto sarà compilato con la guida dei docenti di Educazione Motoria delle scuole che parteciperanno al progetto, previa richiesta di autorizzazione inoltrata al Dirigente Scolastico. Il questionario cercherà di individuare i disagi dei giovani, i loro bisogni – interessi – attese della comunità locale, le loro preferenze verso le molteplici attività.

2a tappa. Una volta somministrati i questionari, saranno raccolti i dati e organizzate le molteplici attività delle diverse discipline, sulla base dei bisogni emersi e delle rispettive adesioni alle varie proposte di attività delle associazioni coinvolte. Seguiranno incontri di gruppo presso oratori, palestre, luoghi e spazi aperti per dar modo ai giovani di sperimentare le diverse attività, manifestare le loro scelte, esprimere le loro risorse. In prima istanza verranno coinvolti gli studenti della scuola secondaria, successivamente gli studenti universitari del polo di Rimini.

Fase 1
Coinvolgimento delle istituzioni ed associazioni
Predisposizione del questionario
Richieste autorizzazioni ai Dirigenti per la somministrazione questionario, liberatoria ai genitori per partecipare alle varie attività proposte.
Richiesta docente referente area sport

Fase 2
Somministrazione questionario
Elaborazione questionari, rilevazione risultati.

Fase 3
Organizzazione delle varie attività sulla base dei dati emersi.
Individuazione spazi per incontri.

Fase 4
Incontri di gruppo suddivisi per interesse ed attività informative-educative e formative .

Obiettivi del progetto:
– Prevenire stili di comportamento nocivi (bande, gruppi, bullismo ecc.).
– Incoraggiare tutti i giovani a partecipare a momenti di incontro con esperti per scoprire le proprie risorse, fragilità, punti di forza, al fine di poter scegliere attività ricreativo-sportive socializzanti.
– Sostenere i giovani con tecniche e strategie di aiuto, ad individuare motivazioni, aspettative, bisogni specifici, desideri, sogni relativi al settore ricreativo – musicale – teatrale – sportivo.
– Promuovere gruppi di incontro per sperimentare diverse attività sportive, musicali, espressive, con differenti percorsi, indirizzati anche alla ricerca del proprio talento che nel futuro potrebbe sfociare nell’alto livello.
– Favorire nei giovani l’acquisizione di competenze artistiche, motorie, sportive e ad affinare i gesti tecnici specifici attraverso la sperimentazione di diverse discipline sportive.
– Orientare e motivare i giovani in modo corretto contrastando il fenomeno dell’abbandono (DROP OUT) grazie anche al trasferimento del talento da una disciplina ad un’altra.

Strumenti: apprendimento motorio-sportivo delle diverse discipline attraverso attività di gioco, performance artistiche, per motivare i giovani e per la loro valenza aggregativa.

Tempi: il progetto desidera essere protagonista nella formazione sportiva, creativa espressiva, il suo cammino negli anni, resta aperto al futuro. Nel suo andare, intende ampliarsi con proposte sempre più vaste, per rispondere ad un pubblico esteso di giovani.

Elenco di possibili attività
Discipline sportive da proporre, per le quali è già arrivata l’adesione degli istruttori:
Attività tradizionali con società interne al CSI: Calcio – Pallavolo – Tennis Tavolo – Bigliardino
Attività nuove: Tchoukball – Scacchi – Giochi Elettronici.
Discipline artistiche da proporre, per le quali c’è stata l’adesione degli insegnanti: Scuola di Ukulele, Percussioni coreografie, Forme artistiche,
e insegnati da ricercare: Teatro, danza, Attività all’aria aperta, Escursionismo, trekking, Tecniche di rilassamento e Ballo.