Dopo il burrascoso fallimento a Febbraio 2020 nuova vita per il brand Happiness. Sei ex dipendenti, con coraggio e determinazione, hanno preso in mano le sorti dell’azienda dando vita al primo workers buyout riminese, impegnandosi, anche economicamente, nel salvataggio della loro azienda. I lavoratori sono diventati imprenditori, si sono associati in una cooperativa di lavoro e il 23 settembre scorso hanno rilevato l’azienda per 580.000 euro. Oggi HAPPINESS è quindi una delle 350 WBO italiane, la prima di Rimini.
A guidarla Elisa Maroncelli, manager HR oggi alla presidenza della WBO; insieme a lei Marcello Balzani (responsabile visual merchandising), Chiara Rossi (responsabile area finanza e coordinamento), Antonio D’Ortona (Responsabile ufficio prodotto e coordinamento Direzione Creativa), Giacomo Saccani (responsabile logistica e magazzino) e Leonardo Laricchia (Vicepresidente e Business Navigator).
La WBO è proprietaria del marchio HAPPINESS, della sede centrale di produzione riminese, del sito e-commerce e dei 5 negozi di Rimini, Riccione, Milano Marittima, Santarcangelo e Forte dei Marmi. Una struttura che non si è mai fermata e che, anche in questi due anni, ha permesso al prodotto di circolare, nonostante il fallimento. I collaboratori della precedente gestione, con corsi e percorsi diversi, sono tutti rientrati in azienda supportando i 6 ex-colleghi al vertice e continuando a vedere la validità del prodotto, formandosi e aprendosi anche a nuovi ruoli e opportunità.
“L’azienda punta sulle persone tanto quanto sul prodotto – ha ribadito Elisa Maroncelli – abbiamo investito nel workers buyout le nostre energie, economiche e personali, perché crediamo nell’azienda e soprattutto nella nostra squadra di lavoro”. “Anche la rete vendita ci ha supportato – le fa eco Marcello Balzani – siamo attivi in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, grazie ai nostri agenti: molti sono restati con noi anche durante questa transizione, altri stanno salendo ora a bordo portando nuove opportunità di business ed entusiasmo”.
“Puntiamo sull’e-commerce e sul digitale ma non vogliamo prescindere dai punti vendita e dal contatto con il cliente in negozio” precisa Chiara Rossi.
“Siamo molto contenti di aver contribuito alla rinascita di Happiness – spiega Pierpaolo Baroni, responsabile Workers Buyout di Confcooperative Romagna -. I lavoratori, oggi soci, sono passati dal licenziamento all’autoassunzione. Va dato loro atto di aver dimostrato tanta volontà e determinazione, non è stato certo facile, eppure ce l’hanno fatta. Con Happiness Confcooperative Romagna ha contribuito alla difesa di 43 imprese destinate a fallire, e invece rinate sotto forma cooperativa, e alla salvaguardia di 750 posti di lavoro sul territorio romagnolo. Un impegno in cui crediamo molto e che portiamo avanti con forza e che ci vede impegnati al fianco dei lavoratori”..