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“Sei positivi al Covid al supermercato a Novafeltria”, ma è una fake news

i carabinieri di Novafeltria

Da Marsala a Novafeltria, passando per Sassari, Bari, Cassino, Desio e chissà ancora dove. Sono alcune delle tappe di una fake news che circola sul web da almeno un anno e in alcune occasioni persino ripresa come notizia fondata da alcuni attendibili siti d’informazione. Peccato che questa notizia, che riguarda dei positivi al Covid sorpresi a fare la spesa nel supermercato di paese, di attendibile non abbia neppure una virgola.

Il contenuto della fake news più o meno è sempre lo stesso. Un medico di base che va a fare la spesa al supermercato e tra le corsie trova un suo paziente che ha assistito negli ultimi giorni perché positivo al Covid. A quel punto il dottore si rivolge al direttore dell’esercizio commerciale che prontamente, tramite comunicazione agli altoparlanti, chiede al paziente positivo di recarsi all’uscita. Ebbene, poco dopo si presentano in sei (in altre versioni il numero varia da quattro a cinque), con i carabinieri nel frattempo giunti sul posto per controllare i green pass di tutti i clienti.

Una storia incredibile (e falsa) che in un tam-tam circolato prima via web e poi riportato a voce per “sentito dire” si è sparsa anche in altre citta d’Italia fino ad approdare l’ultimo giorno dell’anno a Novafeltria. Lì, in un supermercato del paese, stessa scena: la scoperta di un primo paziente positivo, l’arrivo dei militari dell’Arma e l’identificazione tra i clienti di altre cinque persone con il virus. Tutto ovviamente inventato.

Altre segnalazioni simili sono arrivate in questi giorni anche dalla zona sud della provincia, ma nessuna di queste ha trovato il riscontro delle forze dell’ordine. Il 29 dicembre, due giorni prima che approdasse in Alta Valmarecchia, era stata l’Ansa Sicilia a catalogare la notizia come fake news, dopo che tra i cittadini di Marsala era circolato, soprattutto via WhatsApp, un audio che raccontava di sei pazienti positivi al supermercato. I carabinieri del posto avevano smentito la fantasiosa ricostruzione e sottolineato che “nessun intervento del genere era stato mai effettuato”. Eppure ancora qualcuno ci crede.

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