Le dichiarazioni al termine di Prato-Rimini 0-1 (vedi notizia).
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.: “Il Prato ha fatto la partita giusta per metterci in difficoltà: ha fatto una partita bassa, ha riempito molto la metà campo, ha raddoppiato sempre gli esterni. Ciononostante secondo me nel primo tempo delle situazioni sporche per far gol le abbiamo avute. E non si poteva pensare di vedere un’azione pulita perché non c’erano gli spazi per poter vedere questo: bisognava far gol o su calcio d’angolo o su qualche traversone da sinistra che abbiamo fatto che poteva essere sfruttato meglio. Però, secondo me, quando si vedono queste partite il primo tempo, la prima ora, i primi 70 minuti, sono preparatori per il finale di partita perché il Prato comunque ha speso, nonostante i cambi che ha fatto, che erano all’altezza, per tenere comunque quella solidità che solo in certi momenti gli è venuta meno. Ma si è sempre poi rialzato, non siamo mai riusciti a metterlo lì completamente. Io devo fare i complimenti al Prato, che ha fatto una partita gagliarda e onesta. Cioè se finisce 0-0 vieni qua e fai i complimenti al Prato, nel senso che ha fatto secondo me la partita che devi fare per bagnarti le polveri il più possibile. Però oggi abbiamo fatto una vittoria di gruppo importante perché ci sono tanti giocatori freschi con la mentalità giusta. Sapevamo che era difficile: era una settimana che stavamo preparando la partita ed era la “partita della pazienza”. E secondo me l’abbiamo portata in campo, abbiamo fatto un gol a campo aperto a Prato al 90°. Questo secondo me forse farà arrabbiare il mister. Però per noi è una cosa significativa perché io avevo detto ai ragazzi: ci saranno pochi break, poche situazioni in cui rubiamo palla e abbiamo campo davanti, però noi dobbiamo sfruttarle perché sarà una partita così. Venivamo da Lentigione e ne abbiamo avuti venti, qua ce ne sarebbero stati due se eravamo fortunati. Siamo stati anche bravi su questa azione perché abbiamo fatto un gol di ottima fattura sia per la palla data aperta sia per il taglio sia per la freddezza davanti alla porta. Poi le partite sono fatte di particolari e devo fare i complimenti anche ai miei ragazzi, oltre che al Prato, perché hanno fatto quello che avevamo provato a fare”.
Ha segnato Ferrara, un giocatore subentrato al 36′ della ripresa. “I cambi fanno la differenza se ce li hai, nel senso che io ho giocatori bravi in panchina: tutti quelli che sono entrati sono entrati bene. Ma era un momento anche di calo fisico delle squadre, nostra e loro, quindi chi entrava poteva dare, e penso abbia dato: al di là del gol di Ferrara, ho visto entrare Pecci con una grandissima intraprendenza, siamo entrati con Pari alla fine perché Greselin aveva i crampi ed è entrato subito in partita, Mencagli è entrato nell’ultimo quarto d’ora-venti minuti e si è messo a fare legna, com’è giusto fare giocando davanti in una partita così. Io spero che i ragazzi la prendano proprio come una vittoria di gruppo perché questo è stata”.
È più contento di questa vittoria o di quella di Lodi? “Sono sempre vittorie pesanti. Oggi c’era un avversario nettamente superiore al Fanfulla che abbiamo trovato in quella partita là. Là era più il campo che era sporco e che portava magari a rallentare la giocata o a non avere occasioni pulite. Oggi è stato merito del Prato perché il campo era anche buono, si poteva anche sfruttare l’ampiezza per quel poco che ti concedevano: nel primo tempo a sinistra Piscitella, Haveri e Greselin, soprattutto quando si apriva, hanno fatto delle ottime cose. Io più che Fanfulla mi riprendo qualcosina da Ghivizzano perché alla fine a Ghivizzano al 90° sta 1-1, se oggi finisce 0-0 e a Ghivizzano finisce 1-1 abbiamo un punto in meno”.
Giancarlo Favarin, allenatore dell’A.C. Prato: “Premesso che abbiamo trovato una grande squadra: faccio i complimenti a mister Gaburro perché sinceramente è una squadra da campionato: queste partite le vincono le squadre che vinceranno il campionato. Non ho visto le altre, ma questa penso sia una squadra che ha tutto per arrivare in cima e vincere questo girone. Squadra di qualità, squadra compatta, e solo una squadra come questa poteva trovare un’occasione al 92°, e noi abbiamo commesso un errore dove abbiamo creato la nostra partita, per assurdo abbiamo preso un gol in uscita, in contropiede, quando noi avevamo pensato soprattutto a non concedere spazi nella profondità. Purtroppo c’è stata un’uscita in ritardo, è capitata la palla nei piedi di Gabbianelli, che può fare queste giocate, e abbiamo perso. Dispiace perché era una partita a cui tenevamo molto e sinceramente qualcosa in campo per portare via un punto l’avevamo fatta. Dobbiamo rimboccarci le maniche, mercoledì abbiamo di nuovo una prova importante e difficile, dobbiamo rialzare la testa. Faccio comunque i complimenti ai giocatori perché hanno interpretato alla grande la partita. Devo dire che ci sono state due belle sorprese: giocatori che non avevo avuto la possibilità di valutare in questo poco tempo, hanno fatto tutti un’ottima gara”.
Sul ritorno del grande pubblico al Lungobisenzio. “Dispiace perché oltretutto i tifosi con grande passione hanno spinto la squadra, hanno fatto delle coreografie importanti, un numero che per la serie D è un lusso. Dispiace non averli accontentati con un risultato positivo. Però a loro dico che quest’anno è un anno di sofferenze, dobbiamo cercare tutti insieme di venire fuori da questa situazione. Il tempo ce l’abbiamo e se interpretiamo le partite come quella di oggi con tutte le altre squadre non penso che tutte le domeniche troviamo il Rimini”.
Fabrizio Carboni, difensore del Rimini F.C.: “Sicuramente abbiamo fatto una buona partita contro un’ottima squadra, che sicuramente dirà la sua in campionato”.
È l’anno del Rimini? “L’anno nostro non lo so: è un periodo delicato e questi due mesi saranno molto importanti secondo me, dobbiamo fare più punti possibili, fare punti qui in trasferta, a Prato, non era facile e la squadra ha fatto molto molto bene”.
Ha ripreso confidenza con il campo, dopo l’infortunio. “Ero stato fuori un mese, è normale non stare al 110%. Oggi mi sono sentito abbastanza bene e credo che con il passare del tempo andrà sempre meglio. Ma l’importante era portare a casa i tre punti e la squadra ha risposto molto bene”.
Non era facile abbattere il muro formato dalla difesa del Prato. “Sapevamo che il Prato ci avrebbe fatto fare la partita e che sarebbe stato difficile trovare spazio nella loro metà campo, e difficilmente sbagliava. La squadra è stata brava e preparata nell’unica occasione forse che ci ha lasciato il Prato nello sfruttarla al meglio. Siamo contenti, ma dobbiamo pensare già alla partita che viene tra pochi giorni (mercoledì al “Neri” contro la Bagnolese, ndr)”.
Giammario Piscitella, attaccante del Rimini F.C. (per lui a Prato è stata gara da ex): “Sicuramente non è stata una partita facile, comunque sapevamo che loro ci avrebbero aspettato nella loro metà campo, quindi giocare contro una squadra schierata a cinque non è facile poi trovare gli spazi. Magari poi con il passare della partita le energie sono venute a mancare anche da parte loro, e quindi abbiamo trovato più varchi e alla fine l’abbiamo portata a casa”.
Sul Prato. “Sono innanzitutto contento per la riapertura dello stadio perché penso che per il Prato e per la gente di Prato ritornare allo stadio sia una grande conquista. Poi oggi c’era un pubblico particolarmente ampio, spero venga sempre più gente. Sicuramente il nuovo allenatore ha dato un’impronta a questa squadra, ha cambiato tanti giocatori. Sicuramente possono fare molto bene”.
Sulla gara. “Sono partite difficili, quando vai in trasferta è sempre difficile. Per portare a casa queste partite bisogna essere una grande squadra e noi lo abbiamo dimostrato”.
Sulla prova difensiva del Prato sulla sua fascia di competenza (la sinistra dell’attacco biancorosso). “Diciamo che giocando a cinque, sicuramente hanno preparato la partita con un raddoppio, a volte avevo anche il terzo uomo che veniva a triplicarmi. Mi coprivano lo spazio lungo e mi coprivano il rientro. Quelle poche volte in cui sono capitato uno contro uno magari in qualche ripartenza sulla quale loro non sono riusciti a schierarsi, sono riuscito a fare qualcosina in più. Sapevamo che sarebbe stata difficile perché si sono messi tutti dietro, preparando la partita sui raddoppi. Non è sempre semplice andar via”.
Antonio Ferrara, attaccante del Rimini F.C., autore del gol decisivo al 92′. “Quando un giocatore entra in campo spera sempre di risultare decisivo, soprattutto quando il risultato è in bilico. Quindi sono contento per questo, però l’importante era vincere perché oggi è stata una partita difficile. Sapevamo di andare incontro a una squadra che ci avrebbe aspettato e dove gli spazi per il nostro tipo di gioco sarebbero stati pochi, però nonostante questo siamo stati compatti, abbiamo avuto pazienza e alla fine questo nostro atteggiamento ci ha premiato perché abbiamo trovato la vittoria e secondo me meritata”.
L’ha vita la panchina lunga del Rimini. “L’abbiamo detto più volte che siamo una squadra forte e tutti sappiamo di poter dare una mano, chi dall’inizio chi a partita in corso, quindi va bene così”.
Non è la prima volta che entra ed è decisivo. “Diciamo che quando ho visto tanto campo alle spalle della linea difensiva e che la palla andava sui piedi di Giammi (Gian Marco Gabbianelli, ndr), l’unica mia preoccupazione è stata quella di non andare in fuorigioco perché poi sapevo che un giocatore delle sue qualità non avrebbe fatto fatica a mandarmi in porta. Quindi sono contento, è una vittoria importantissima ed è giusto festeggiarla nel migliore dei modi”.
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