In occasione del Giorno della Memoria, il Prefetto Giuseppe Forlenza ha consegnato le medaglie d’onore ai famigliari di alcuni militari riminesi. Suggestiva la cerimonia.
Non una semplice cerimonia ma qualcosa in più. Video con brevi racconti dei testimoni diretti dell’Olocausto, due studenti che leggono l’orrore della deportazione vissuto da Sami Modiano, la straziante lettera di una madre internata ai propri figli, i momenti finali de La Vita è Bella di Roberto Benigni, la voce del soprano Paola Tiraferri, le “scarpette rosse” di Joyce Lussu.
E poi le medaglie d’onore, ritirate da figli e nipoti, ai militari che hanno vissuto sulla propria pelle quello che per noi è “storia”: Elio Biagini, internato nel campo di concentramento di Kaisersteinbruck in Austria nel ’44, Vincenzo Brizi catturato dai tedeschi e portato prima nel campo di Podgorica e poi a Belgrado, Antonio di Monaco internato in tre distinti stalag a Gorlitz in Polonia e poi a Reichenback dove morì nel ’44, Enea Vignali deportato in un campo di prigionia in Austria e Aldo Zavatta, internato nel campo di concentramento di Weimar Buchenwald.