Un centro CEC all'ex Convento. Il comune di Montefiore esprime perplessità
L’ex Convento delle Suore nel borgo di Montefiore, che per anni ha accolto gli anziani del luogo, potrebbe diventare un centro CEC (Comunità Educante con i Carcerati). Lo fa sapere l’amministrazione montefiorese che, a seguito di alcune perplessità sollevate dai residenti sulla nuova destinazione (anche in un incontro pubblico svoltosi al teatro Malatesta), ha preso contatti con l’Associazione Papa Giovanni XXIII per chiedere un passo indietro. “Un CEC in pieno centro storico – si legge in una nota – mal si concilia con le esigenze e le peculiarità del nostro borgo. Ci auguriamo quindi che l’associazione Papa Giovanni possa trovare un luogo più idoneo alla loro meritevole attività al di fuori del borgo di Montefiore“.
La nota dell’amministrazione comunale di Montefiore Conca
L’Amministrazione comunale di Montefiore Conca intende esprimere alcune considerazioni in merito alla possibile futura destinazione dell’ex Convento delle Suore situato all’interno dello storico borgo, che per anni ha accolto gli anziani del luogo, svolgendo un servizio socio assistenziale a favore della collettività. Da alcune settimane l’associazione Papa Giovanni XXIII sta conducendo una trattativa privata per ottenere la locazione dell’immobile. Sulla base di alcune verifiche che abbiamo effettuato e di quello che abbiamo potuto apprendere, il progetto attualmente al vaglio dell’associazione, prevede di destinare i locali dell’ex Convento all’apertura di un Centro CEC (Comunità Educante con i Carcerati): un percorso educativo e formativo riservato ai detenuti che mira al loro possibile inserimento anche in contesti lavorativi. Si tratta senza dubbio di un’iniziativa lodevole e che merita il nostro plauso.
Tuttavia, fin da subito alcuni residenti del borgo hanno sollevato alcune perplessità rispetto a questa ipotesi. Perplessità che sono state confermate anche nel corso di un incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione per informare i cittadini della notizia appresa da qualche giorno, e svoltosi al teatro malatesta il 26 novembre, in cui alcuni cittadini si sono espressi contrariamente alla realizzazione del progetto e che nei giorni a venire ha portato a manifestazioni di dissenso e alla presunta nascita del Comitato cittadino “Montefiore Libera”.
Non dimentichiamo che la struttura è sempre stata utilizzata per finalità sociali a favore degli anziani del paese e dei comuni limitrofi.
Come Amministrazione comunale non possiamo che prendere atto dell’opinione dei nostri cittadini e dei dubbi che sono stati evidenziati nel corso dell’incontro pubblico e nei giorni seguenti. Il Sindaco e la sua Giunta, pur avendo sempre mantenuto un rapporto di proficua collaborazione con l’associazione Papa Giovanni XXIII che è una realtà riconosciuta in tutta Italia per il suo valore in campo sociale, ritiene che la collocazione di un CEC in pieno centro storico, a due passi dalla Rocca Malatestiana, mal si concilia con le esigenze e le peculiarità del nostro borgo, il quale ormai da molti anni si propone al pubblico anche come destinazione turistico a carattere storico, culturale, enogastronomico, etc., perplessità espresse in teatro anche dal Sindaco e rinnovate ieri pomeriggio nel corso di un’intensa telefonata al responsabile del progetto.
Ci auguriamo quindi che l’associazione Papa Giovanni XXIII possa trovare un luogo più idoneo alla loro meritevole attività al di fuori del borgo di Montefiore.