MARIETTA 6. Dopo tre giri di lancette subisce il primo gol stagionale al “Romeo Neri” e potrebbe probabilmente andare a cercare quel corner dalla palombella morbidissima. Lo fa sulla seconda punizione ospite e su un paio di angoli ed è sicuro nella presa bassa sull’unico tiro in porta (dal limite) della ripresa. Conferma!
LO DUCA 6.5. È il più giovane della banda, ma il più lucido e in partita fin da subito. Presidia le sue zolle, si sgancia appena vede un pertugio e ha il goniometro negli appoggi. Cambiale!
CUCCATO 6. Si mette spesso in difficoltà con un primo controllo sgrammaticato e frena qualche ripartenza di troppo, gol dello svantaggio a parte nel cuore dell’area non concede niente. Positivo!
PANELLI 6.5. Attento e deciso in ogni circostanza, è ruvido quando e quanto serve sull’uomo e puntuale nell’anticipo di testa e di piede. Guida la retroguardia con autorità anche senza il gemello Carboni. Condottiero!
HAVERI 6. Spinge poco e senza trovare per una volta il tempo giusto dell’inserimento, si incarta in qualche scelta difensiva e deve lavorare sulla posizione del corpo, spesso tutt’altro che ineccepibile. Luci (poche) e ombre (molte), ma non è giornata da insufficienze.
ANDREIS 7. Per una mezzoretta sta troppo schiacciato davanti alla difesa e la squadra fa fatica a ribaltare l’azione, poi libera i cavalli, si lancia in qualche incursione e chiude con una giocata da altre categorie: palla c’è, palla non c’è, riga di fondo conquistata e difesa e assist d’autore per Tomassini. Maturo!
TANASA 6.5. Avvio complicato infarcito di inusuali errori di misura, prende campo col passare dei minuti e al 40’ si costruisce un’occasionissima con un gran controllo, ma trova uno stinco maligno sulla traiettoria a colpo sicuro. Secondo tempo ai suoi livelli e la squadra cambia completamente volto. Imprescindibile!
TONELLI 8. È il più lucido della mediana, l’unico vero catalizzatore di palloni e non è un caso che il pareggio nasca da una sua giocata in un fazzoletto nel cuore dell’area: stop, palla dal sinistro al destro e cross calamitato sulla testa di Mencagli solo da inzuccare. Come non bastasse, estrae dal cilindro anche il secondo assist di giornata, questa volta con un sinistro a giro educatissimo. E per finire, il tris nasce da un suo tiro dal limite strozzato da un difensore: la premiata ditta del gol. Fosforo allo stato puro!
GABBIANELLI 6. Non entra in partita e per mezzora si limita al compitino, sbagliando più palloni che nelle prime undici giornate. Più pimpante all’uscita dallo spogliatoio dopo l’intervallo, con i tagli a sinistra in tandem con Piscitella che trasformano la squadra. Non a caso è da un loro uno-due che nascono le due azioni che ribaltano tutto e che un suo assist manda in rete l’esterno opposto per il 5-1 finale.
MENCAGLI 9. È il primo a suonare la carica con un numero d’alta scuola: dribbling aggirante al limite e destro all’incrocio che trova un super Gagliardi. L’estremo ospite non può invece nulla quando sale in cielo a inizio ripresa a raccogliere il cioccolatino di Tonelli: lo “scarta” e lo appoggia nel sacco per un pareggio fondamentale. Si fa trovare prontissimo anche sul secondo cross dello stesso Tonelli e autografa il sorpasso con un prepotente gol in tuffo di testa. Poi mette l’ombrellino sul cocktail gettandosi con ferocia su una palla vagante e autografa la prma tripletta in biancorosso da vero rapinatore d’area. Prima, nel mezzo e dopo mille cose buone e intelligenti: appoggi, sponde, palle tenute a far salire la squadra. Esce in standing ovation ed è giusto così. Match winner e 9 in pagella, come il numero di maglia.
PISCITELLA 7.5. Fa venire il mal di testa all’esterno neroverde a suon di finte, contro finte e doppi passi, ma viene cercato troppo poco per tutto il primo tempo. Ogni volta che ha la palla accende la luce e quando i compagni lo capiscono sciorina una ripresa di giocate decisive con la gioia personale sui titoli di coda. Spina nel fianco!
31’ st TOMASSINI 6.5. Entra e si fa trovare pronto all’appuntamento al momento giusto. Attaccante!
33’ st GRESELIN 6. Mette il suo mattoncino al successo di granito.
41’st ISAIA SV.
46’st BERGHI SV.
GABURRO 8. Nella prima frazione la squadra sembra risentire del primo ko e del gol lampo (il primo) subito al “Neri”. Non fa una piega, incita i suoi, dà fiducia ai cavalli vincenti che ha in rosa e la risposta è una ripresa da stropicciarsi gli occhi: “manita” all’Aglianese, sei successi su sei fra le mura amiche con 19 reti all’attivo e una sola al passivo. Un ruolino da schiacciasassi con la ciliegina sulla torta dei risultati degli altri campi che rilanciano la fuga. Avanti tutta!
Nicola Strazzacapa