Donazioni sangue nel 2020 in calo ma autosufficienza garantita. Le novità per l'Avis
Sabato 6 novembre si terrà, presso la Sala Manzoni della Curia Vescoviledi Rimini (Via IV Novembre, 37 di fianco al Duomo), la tradizionale Festa del Donatore dell’Avis comunale di Rimini, quest’anno organizzata nel rispetto delle norme vigenti in materia di Covid.
L’appuntamento, anticipato alle 15:00 dalla celebrazione eucaristica presso la “Chiesa dei Paolotti”, rappresenterà l’occasione per premiare i Donatori che hanno raggiunto le benemerenze associative, per parlare dell’Avis con i propri rappresentanti e le Autorità cittadine. Prevista la proiezione di una breve anteprima del docufilm collegato alla “Staffetta della solidarietà”, pellegrinaggio promosso e ideato da Avis Rimini nella scorsa primavera nell’ambito degli eventi del Fil Rouge 2021.
Dal punto di vista dei numeri e delle donazioni, l’anno pandemico appena trascorso ha determinato degli effetti importanti, fortunatamente però non così negativi come per altri settori della sanità più colpiti, questo soprattutto grazie all’impegno dei Donatori ed allo spirito di servizio dei Volontari e del personale medico, infermieristico ed amministrativo.
In ambito comunale di Rimini, le donazioni nel 2020 sono state in totale 5.753 – con un decremento di 583 unità- mentre i Donatori attivi sono rimasti sostanzialmente stabili a 4.431 con un piccolo ma significativo incremento di 8. L’autosufficienza di sangue in Romagna è stata sempre garantita, questo è il traguardo più importante per chi deve assicurare cure giornaliere a centinaia di pazienti che necessitano di terapie trasfusionali di varia natura, talvolta salvavita. Il prossimo obiettivo è quello di incrementare le donazioni di plasma la cui raccolta, purtroppo, risente di difficoltà di diverso ordine.
A livello territoriale, anche grazie all’avvio dell’UDR, la speranza è proprio quella di contribuire al raggiungimento di questo target, essenziale soprattutto per la produzione di farmaci plasmaderivati di cui l’Italia è carente e che, per questo, deve importare dall’estero.
L’ultimo anno ha portato due sviluppi importanti per l’Avis di Rimini. Il primo, l’avvio, dallo scorso mese di ottobre, dell’UDR – Unità di Raccolta Associativa – anche all’Ospedale di Rimini, questo vuol dire che la raccolta del sangue e l’organizzazione dei servizi al Donatore ricadono ora nella gestione diretta dell’Avis, il tutto ovviamente sempre sotto la supervisione del Servizio trasfusionale dell’Azienda sanitaria della Romagna – sede di Rimini, diretto dalla dott.ssa Annalisa Gabriele, Servizio con il quale si è creato da subito un proficuo rapporto di fiducia e di collaborazione reciproco.
Il secondo, l’organizzazione di un’intensa attività di ricerca di nuovi volontari, funzionale all’avvio dell’UDR, che ha dato ottimi risultati in termini di adesioni, basti pensare all’attivazione del servizio di accoglienza al ristoro e alla sorveglianza post donazione che ora vengono gestiti direttamente dai volontari in ambienti più confortevoli, allo scopo riattrezzati e messi a nuovo da Avis nelle ultime settimane.
L’Associazione ricorda però che oggi è essenzialmente il momento di festeggiare i Donatori di Rimini, coloro che lo sono stati e coloro che lo diverranno: festeggiare e testimoniare il valore del dono del sangue deve, infatti, essere funzionale a questo scopo primario, convincere gli scettici e spronare gli indecisi a iniziare questo percorso virtuoso.
L’Avis di Rimini si trova presso l’Ospedale cittadino, è aperta tutti i giorni (dal lunedì al sabato, dalle 7,30 alle 12,30) per donazioni, info e nuove adesioni e può essere contattata per telefono (0541-389090), per mail (rimini.comunale@avis.it) o tramite facebook (Avis Comunale di Rimini).
Programma della Festa del Donatore 2021 del 6 novembre + elenco dei Donatori premiati dal sito: http://www.aviscomunalerimini.it/