Uccise la moglie a martellate nel sonno, ora rischia l’ergastolo
Redazione
Giovanni Laguardia sarà processato davanti alla Corte d’Assise di Rimini a partire dal 15 novembre prossimo. Il 70enne idraulico in pensione, che si trova in carcere dall’ottobre 2020 per avere ucciso la moglie, Vera Mudra, 61enne ucraina, a martellate, deve rispondere di omicidio premeditato, aggravato dalla convivenza e dalla minorata difesa e dal fatto di avere agito di notte, nella loro abitazione di via Pola, a Rimini, mentre la vittima dormiva. Il gup del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha disposto il rinvio a giudizio, così come richiesto dal pubblico ministero Luigi Sgambati.
L’imputato, difeso dall’avvocato Andrea Mandolesi, rischia l’ergastolo. A spingerlo ad uccidere la moglie non sarebbero state le presunte pretese economiche di lei al culmine di una lite, come raccontò Laguardia agli agenti subito dopo il fatto. Il 77enne l’aveva tradita, Vera lo aveva scoperto e deciso di andarsene di casa. Sarebbe questo il vero movente per cui Laguardia l’ha assassinata nel sonno.