Parcheggi, sicurezza, eventi. Le richieste dei soci di Zeinta di Borg al futuro sindaco
Nei giorni scorsi Zeinta di Borg ha organizzato, su richiesta dei suoi associati, sei appuntamenti con i candidati sindaco al Comune di Rimini nelle diverse aree della città: Torre Pedrera, Viserba, Viserbella, San Vito, Santa Giustina, Spadarolo, Marina Centro, Borgo Marina, Borgo San Giuliano, Borgo San Giovanni, Borgo Sant’Andrea, Miramare.
Ecco i temi sottoposti ai candidati:
-Da nord a sud, dal centro al mare è comune la richiesta di parcheggi per i clienti, in alcune zone come via Marecchiese può bastare anche una sosta ‘stop&go’ per gli acquisti, per il centro anche di due ore ma nella zona mare e nei borghi si chiede maggior tempo per una sosta più lunga.
– Nel centro storico e nella zona nord si notano molte vetrine spente e viene chiesto di valutare l’ipotesi di incentivare gli affitti ai giovani che vogliono aprire un’attività per fare in modo che tutte le zone siano vive e vivaci.
– Dall’incontro di Borgo Marina è nata l’idea di creare collaborazione con l’Università di Rimini per abbellire le vetrine e riqualificare la zona.
– Nelle periferie, nella zona della stazione e nella zona mare è precipitato il problema della sicurezza già evidenziato da tempo, è richiesto fortemente un maggior controllo e presidio delle forze dell’ordine soprattutto negli orari serali e notturni e di illuminazione in alcune zone.
– A Torre Pedrera sono emerse problematiche causate dalla ztl che in inverno andrebbe limitata dalle 20 alle 8.00. Per quanto riguarda il periodo estivo limitare la Ztl al solo lungomare escludendo quindi le vie di accesso allo stesso. A Torre Pedrera è anche emersa l’esigenza di un’area attrezzata per la sosta per i bus: per i visitatori degli eventi fieristici.
– La pista ciclopedonale di via Marecchiese è poco utilizzata e pericolosa perché molti passanti vengono investiti, così come è risultata poco sicura la ciclabile di via Saffi. Tutto il borgo Sant’Andrea ha perso di visibilità con la nuova viabilità.
– Le periferie chiedono maggiore visibilità attraverso iniziative ed eventi pubblici e privati.
Le risposte dei candidati:
– Da nord a sud, dal centro al mare è comune la richiesta di un maggior numero di parcheggi su cui poter usufruire per i clienti, in alcune zone come via Marecchiese può bastare anche una sosta ‘stop&go’ per gli acquisti, per il centro anche di due ore ma nella zona mare e nei borghi si chiede maggior tempo per una sosta più lunga.
Lisi: Incrementare le strutture per la sosta rappresenta uno dei miei più importanti ed urgenti obiettivi nell’ambito della strategia più ampia della mobilità sostenibile. Penso che sia necessario lavorare per un sistema di parcheggi che includano parcheggi multipiano in elevazione, parcheggi di interscambio, parcheggi pertinenziali (anche interrati), parcheggi di relazione e stanziali. Da qui poi la necessità di modulare tempi e tariffe tenendo conto delle diverse specificità ed esigenze delle zone interessate. Oltre questo credo opportuno pensare anche a sistemi di pagamento cashless e ad una politica volta ad assicurare il più possibile ai residenti la possibilità di sosta in parcheggi di proprietà o su area pubblica.
Angelini: concordiamo sulla necessità di un numero di parcheggi superiore, eventualmente anche prime ore gratuite piuttosto che solo biglietto giornaliero, per agevolare l’uso responsabile dei parcheggi, sosta breve stop&go, ma anche navette e parcheggi abbinati, con costi moderati per evitare traffico in centro ma dando la possibilità a tutti di poterne fruire agevolmente e a costi accessibili, soprattutto per chi lavora e residenti. Naturalmente anche ricerca di nuove zone da adibire a parcheggio più bus e navette.
Valentini: La mobilità deve essere efficace, sicura, economica. Solo così può essere veramente garantita come diritto e non vista come un lusso. Una mobilità ben organizzata, infatti, permette a tutti di muoversi ovunque indipendentemente dal luogo di residenza specifico. La mobilità incide per il 39% nelle emissioni di CO2 e di Pm10. Un’amministrazione attenta all’ambiente deve promuovere il trasporto collettivo pubblico e privato (car sharing) e i percorsi ciclo- pedonali.
Erbetta: i parcheggi sono un problema serio della città. Le mie soluzioni: a) centro storico: gratuità delle prime due ore per far acquisti nei negozi del centro. Accelerazione di parcheggi area Fox e Area Scarpetti. b) zona mare centro e sud Rimini: realizzazione immediata del parcheggio sotto piazzale Fellini e sotto le principali piazze del lungomare. Realizzazioni di parcheggi multipiano a silos da adibire a parcheggi eventualmente adibire anche parte della colonia Murri a tale scopo. c) zona Rimini nord: affitto di tutti i terreni sopra la via Sacramora per Viserba e sopra la Ferrovia per Viserbella e Torre Pedrera da adibire a parcheggi annuali.
Ceccarelli: Sui parcheggi abbiamo già elaborato un piano che individua aree disponibili in tutte le zone della città. Anche su questo punto va messo in luce che la precedente amministrazione ha dato il via ad opere di grande impatto senza pensare alla mobilità e ai parcheggi, con il risultato di avere una situazione caotica nel traffico cittadino e la quasi impossibilità di sostare. Questo vale per il centro, per la zona mare e per alcune strade verso l’entroterra. Il risultato è che molte attività in queste zone sono in difficoltà.
Sadegholvaad: Dentro le mura urbane entro il 2022 verranno avviati i lavori e, spero, terminati per 350 nuovi posti auto nell’area Scarpetti. Allo stesso tempo cominceranno gli interventi nell’ex area Fox che porteranno alla creazione di almeno altri 270 nuovi posti auto. Credo opportuno, poi, individuare qualche soluzione innovativa nel quadrante di via Dario Campana dove potenzialmente si possono ideare soluzioni inedite sul fronte sosta. Sulla parte mare, l’anno prossimo verranno avviati i lavori per i due grandi parcheggi interrati in piazzale Fellini e Marvelli, così come individueremo nuova sosta in relazione alla riqualificazione alberghiera in fascia turistica che porteremo avanti. Ma è chiaro che tutto questo debba avere un senso logico, integrato con il sistema complessivo della mobilità, prendendo anche in considerazione un sistema informativo tecnologicamente avanzato e ubicato in maniera visibile in diversi punti della città sulla disponibilità di parcheggi. Le iniziative integrate tra pubblico e privati per l’utilizzo dei parcheggi, con particolari scontistiche e agevolazioni, si possono e si devono studiare assieme, ai tavoli di discussione che già abbiamo su numerose tematiche.
– Nel centro storico e nella zona nord si notano molte vetrine spente e viene chiesto di valutare l’ipotesi di incentivare gli affitti ai giovani che vogliono aprire un’attività per fare in modo che tutte le zone siano vive e vivaci.
Lisi: Il primo mio primo impegno sarà quello di avviare una rimodulazione di un nuovo Piano Commerciale che tenga conto della effettiva consistenza del tessuto commerciale della città. Tra le azioni più urgenti ritengo necessario intervenire innanzitutto a sostenere il commercio di prossimità e gli esercizi storici, non solo in centro. Così come sarà altrettanto necessario mantenere ancora validi tutti i provvedimenti urgenti erogati durante il periodo Covid. Sarà altrettanto necessario predisporre nuovi provvedimenti per combattere il fenomeno della desertificazione delle attività commerciali con aiuti economici e tassazioni di favore. Ma c’è un aspetto che ritengo altrettanto importante. In questi mesi c’è stato un forte incremento dell’abusivismo nell’utilizzo degli spazi pubblici, Il comune ha chiuso un occhio, per l’emergenza Covid, ma ci sono stati eccessi che vanno riportati ad una equa sostenibilità.
Angelini: La tutela del commercio locale e dell’artigianato locale sono prioritari per lo sviluppo di Rimini, stiamo lavorando anche all’introduzione di una moneta locale, e a un programma economico di sostegno al consumo a chilometro zero, da scegliere con attenzione e lucidità. Alle vostre proposte e idee aggiungiamo che 3V si impegna a dare pieno sostegno a tutte le attività che non hanno ricevuto sussidi, a concedere spazi gratuiti o al limite a prezzi calmierati sia in questa fase di crisi che nella fase successiva e ogni iniziativa che porti energia e benessere sul territorio.
Valentini: Per creare un tessuto economico sano è necessario investire in tutti i settori dell’economia con regole di tutela del lavoro, dei contratti, dell’eliminazione del lavoro nero e della cancellazione dell’evasione fiscale. È altresì fondamentale non creare un’economia concentrata in un solo settore perché rischia di diventare estremamente condizionante. In particolare vanno difese le piccole imprese, le ditte individuali ed i lavoratori a P.IVA dal potere eccessivo delle lobby industriali e dei servizi.
Erbetta: Per le nuove attività nei negozi in tutta Rimini realizzate da Donne e Giovani detassazione totale per 5 anni dei tributi locali. Protocollo d’intesa con i piccoli proprietari per determinare canoni calmierati con relativa riduzione dell’Imu per gli aderenti.
Ceccarelli: Sulle periferie abbiamo capito che manca un rapporto con grandi zone delle città. Per questo nel programma abbiamo inserito il ritorno dei Quartieri, cancellati dalle norme, su base volontaria. La possibilità di incontro, di discussione è fondamentale per capire quali sono i problemi cittadini, così come è fondamentale che l’amministrazione abbia un rapporto stretto con tutte le zone della città. In centro storico, nella zona nord e a Borgo Marina la situazione non è certo migliore. Nonostante la propaganda ci abbia riempito la testa in questi 10 anni dei meravigliosi lavori in centro, le attività scappano. Se in centro fatico ad arrivare e non posso parcheggiare è naturale che venga meno la propensione agli acquisti. Se non curo la sicurezza, la gente preferisce altri luoghi più sicuri. La stessa cosa vale per la zona nord che, come il centro, è stata penalizzata da continui lavori in corso. Per mesi non si è potuto accedere a diverse zone della città, con gravi danni per le attività già penalizzate dalla pandemia.
Sadegholvaad: Come è noto da 3 anni a questa parte il Comune di Rimini ha una articolata no tax area, con contributo affitti e agevolazioni per le attività insignite del titolo di bottega storica. Stiamo lavorando a una speciale rielaborazione per la no tax area per tutto il territorio per i giovani, le start up e anche attività a monte della Statale 16, con esenzione del pagamento dei tributi nella fase di start up a tutte le attività commerciali. Credo in generale che le attività commerciali in centro, e quelle di vicinato anche nelle aree periferiche, debbano e possano essere concorrenziali rispetto all’avanzare dell’e-commerce, contando principalmente sulla inarrivabile qualità dello scenario urbano e della qualità del servizio. Non solo: vetrine illuminate e aree vive rendono in ricaduta anche le diverse zone (anche quelle decentrate) oltre che più belle anche più sicure”.
– Dall’incontro di Borgo Marina è nata l’idea di creare collaborazione con l’Università di Rimini per abbellire le vetrine e riqualificare la zona.
Lisi: Una bellissima idea che non mancherò di sostenere.
Angelini: Programmazione e collaborazione con tutti, non solo con l’Università, la suddivisione di Rimini in quartieri con rappresentanti volontari è nel programma di 3V Rimini, noi vogliamo un dialogo aperto coi cittadini.
Erbetta: Penso Borgo Marina e via Giovanni XXIII come la via delle arti, dove realizzare laboratori artigianali ( pittura, scultura, artigianato ecc.) per dare luce a un borgo diventato un ghetto mediorentale. Ben venga l’università con nuove idee.
Ceccarelli: Su Borgo Marina ogni intervento è positivo. I commercianti che resistono sono dei veri e propri eroi. La soluzione in questo caso è ripristinare la legalità e impedire che si formino quartieri abitati solo da stranieri, favorendo l’integrazione su tutto il territorio.
Sadegholvaad: La presenza dell’Università di Bologna è ormai radicata a Rimini, così come nel resto della Romagna, ben oltre al valore didattico e la qualità formativa dei corsi. Tramite diverse attività come l’orientamento, le borse di studio, gli stage e i tirocini, stiamo valorizzando il potenziale di occupazione qualificata sul nostro territorio. Coinvolgere i giovani in queste attività partecipative per la comunità sono un modo che permette agli studenti di integrarsi e vivere appieno la città. Ed iniziative di questo tipo non fanno altro che saldare un rapporto esistente ma da implementare.
– Nelle periferie, nella zona della stazione e nella zona mare è precipitato il problema della sicurezza già evidenziato da tempo, è richiesto fortemente un maggior controllo e presidio delle forze dell’ordine soprattutto negli orari serali e notturni e di illuminazione in alcune zone.
Lisi: La città, i cittadini, gli operatori economici hanno bisogno di sentirsi sicuri. Senza sicurezza tutti ci sentiamo più fragili ed indifesi. C’è una unica strada da percorre con determinazione e senza indugi. Quella della prevenzione, del controllo e della repressione. Anche se è una competenza delle Forze dell’ordine il comune può fare molto. Innanzitutto,con una profonda lotta al disagio e al degrado urbano. Occorre intervenire istallando una rete molto stretta di videosorveglianza, coprire ampie zone della città con un piano di illuminazione più liberare dal degrado i luoghi di aggregazione della marginalità, soprattutto in periferia, aprire spazi sociali di integrazione sociale. Ma anche far rispettare le regole e le nostre leggi attraverso un più stretto coordinamento con tutte le forze dell’ordine.
Angelini: Sulla sicurezza: urge una totale redistribuzione delle forze dell’ordine in campo, e negli ultimi due anni è stato chiaro che è solo questione di volontà gestire bene le risorse, ma bisogna usarle per cose serie! Così per l’illuminazione, illuminare bene alcune zone è una priorità.
Valentini: Istituire il “sindaco della notte”, una figura, delegata dal primo cittadino proveniente dal mondo della notte con la funzione di creare un piano regolatore della vita notturna e legata alla “movida” per creare servizi di supporto, redimere conflitti e gestire la convivenza di chi vuole vivere la notte e di chi la notte vuole dormire. Una figura che assieme all’amministrazione avrà il compito di occuparsi di una serie di aspetti della vita notturna: dalla pulizia e decoro urbano, al sistema di trasporto pubblico, dal tema dell’offerta culturale, alle questioni di ordine pubblico e sicurezza. Si avvarrà anche dell’apporto dei servizi sociosanitari presenti sul territorio mettendo in contatto gestori di locali con l’obiettivo di affrontare e risolvere problematiche inerenti al consumo di sostanze in ambienti notturni.
Erbetta: nei primi 100 giorni ripulirò Rimini dal degrado: potenziamento e nuova assunzioni nella polizia municipale e nelle unità cinofile, pattugliamento del territorio quotidiano con il Poliziotto di quartiere e con ordinanze ad Hoc, utilizzo dei militari per le postazioni fisse, una centrale operativa H24 per la videosorveglianza che va implementata, Sicurezza Partecipata.
Ceccarelli: Sulla sicurezza va recuperato il rapporto con le istituzioni, le forze dell’ordine, i comuni limitrofi perché senza un lavoro di squadra non si ottengono risultati. Il ruolo del sindaco è proprio quello di rendere possibile e partecipare con il massimo impegno a questo gioco di squadra. Creare dei presidi della polizia municipale in tutte le zone della città è altrettanto importante. Anche la tecnologia può essere di grande aiuto, mettendo in rete le telecamere pubbliche e private e creando un centro che possa utilizzare queste immagini, non per controllare il privato delle persone che va tutelato, ma per prevenire e intervenire sul crimine.
Sadegholvaad:: La sicurezza non è solo questione di presidi e agenti: è prima di tutto realizzare città in cui il degrado urbano non prevalga. Vuol dire riqualificare luoghi a rischio. A Rimini sud, ad esempio, abbiamo avviato un importante processo di cambiamento e stiamo accelerando affinché, parallelamente a quanto sta avvenendo nel quadrante nord della città, si possa dare completamento alla riqualificazione della zona con il Parco del Mare sud e la riqualificazione dei viali delle Regine. Noi, ad esempio, come Comune di Rimini abbiamo in programma di assumere 30 nuovi vigili urbani che andranno sicuramente ad incrementare il controllo sul territorio, e di raddoppiare gli ‘occhi’ della videosorveglianza (ora sono circa 150). Dunque, abbiamo rigenerato la città, programmiamo più personale ma è chiaro che sul fronte proprio della sicurezza oggi la pala passi anche allo Stato.
– A Torre Pedrera sono emerse problematiche causate dalla ztl che in inverno andrebbe limitata dalle 20 alle 8.00. Per quanto riguarda il periodo estivo limitare la Ztl al solo lungomare escludendo quindi le vie di accesso allo stesso. A Torre Pedrera è anche emersa l’esigenza di un’area attrezzata per la sosta per i bus: per i visitatori degli eventi fieristici.
Lisi: Non c’è dubbio che occorrerà intervenire per ridefinire un nuovo piano della viabilità della sosta e del traffico. Così com’è non funziona. Ci sono molti aspetti che vanno rivisti e migliorati. Io sono dell’idea che non si può fare delle norme o dei provvedimenti generalizzati che non tengono conto delle peculiarità e delle esigenze di ogni zona della città. Occorrerà per questo lavorare ponendosi di fronte ad un quadro disorganico che ha bisogno di risposte specifiche
Erbetta: la Viabilità a Torre Pedrera a causa delle ZTL è molto critica. In inverno non attiverei la ztl e in estate la limiterei al solo lungomare e solo dalle 20.00 alle 8.00. Bene area attrezzata per bus e nuove zone parcheggio gratuite.
Ceccarelli: Sulle zone a traffico limitato. Sicuramente – quando sono bene organizzate, con facilità di parcheggio nelle aree vicine o se sono ben servite da mezzi pubblici – è più gradevole passeggiare in una zona pedonalizzata. Di sicuro la nostra volontà è di intervenire subito su questi problemi per ridare vitalità ad un tessuto commerciale e di servizi di vicinato.
Sadegholvaad:: A Rimini Nord abbiamo il nuovo lungomare. Dobbiamo organizzarlo per esaltarne la novità e la straordinaria qualità. Nei mesi scorsi abbiamo fatto numerosi incontri con gli operatori, individuando per l’estate e l’autunno una soluzione sperimentale. Che va adesso verificata e quindi nuovamente discussa assieme. Sul tema della sosta nella fascia turistica nord, abbiamo già assunto alcune soluzioni quest’estate. Penso ad esempio alla disponibilità del parcheggio di Rimini Fiera e il collegamento con navetta. La cosa certa è che per valorizzare al meglio il nuovo lungomare occorre disegnare un piano organico della sosta. Lo faremo.
La pista ciclopedonale di via Marecchiese è poco utilizzata e pericolosa perché molti passanti vengono investiti, così come è risultata poco sicura la ciclabile di via Saffi. Tutto il borgo Sant’Andrea ha perso di visibilità con la nuova viabilità.
Lisi: Le ciclabili sono un vanto della nostra città. Ma non basta averle realizzate, vanno curate, tenute sotto controllo, messe in maggior sicurezza. Tutto il sistema interno ed esterno delle ciclabili ha bisogno di avere una programmazione di manutenzione e di riammodernamento. La bici ci permetterebbe di lasciare ferme le auto, ma occorre che andare in giro in bici, sia sicuro oltre che comodo.
Angelini: per le ciclabili, fondamentale metterle in sicurezza, è necessario capire dove anche in base alle segnalazioni dei cittadini.
Valentini: Fondamentale per incrementare la mobilità ciclo -pedonale è realizzare un sistema di accessibilità e di itinerari dedicati e protetti che si sviluppi in una rete interconnessa e che non silimiti ai singoli tratti e che abbia caratteristiche di riconoscibilità di qualità e di sicurezza. Lo sviluppo del trasporto lento deve essere agevolato da ciclabili, bike sharing, ecc. ma deve anche essere sostenuto da una rete di servizi che aiutano e spingono le persone a decidere di utilizzare il mezzo a due ruote, quali: Ciclofficine;· Bike Facility Point;· Rastrelliere e posteggio biciclette;· Depositi Custoditi;· Regolamentazione utilizzo monopattini elettrici,
Erbetta: la Viabilità nel borgo Sant’Andrea deve essere ripensata. La ciclabile per come è fatta è un problema più che una soluzione. Si potrebbe ragionare a una ciclabile a monocorsia e a senso unico da monte a mare e così facendo allargare la carreggiata e prevedere dei parcheggi di sosta breve. Stiamo studiando a soluzioni alternative alla ciclabile in essere sulla via Marecchiese.
Ceccarelli: Su molte ciclabili ci sarebbe da ridere, ma purtroppo si creano situazioni (incidenti, tensioni, abbandono) che tolgono il sorriso. Anche in questo caso va ripensata completamente la mobilità lenta, che è fondamentale. Le situazioni di pericolo sono svariate, vanno eliminate e pensate soluzioni alternative comode e funzionali.
Sadegholvaad: Rimini, negli ultimi 10 anni, è passata da 72 a 130 chilometri di rete ciclabile. E’ un danno? E’ un peggioramento? La mia opinione non è questa. Una cosa è realizzarle in modo da renderle fruibili e sicure, un altro bollarle come inutili a prescindere. A quanto mi risulta la pista lungo la Marecchiese funziona e bene. Anzi, nel progetto è previsto anche il collegamento con il territorio sopra la Statale dei Padulli. Su Borgo Sant’Andrea stiamo portando avanti una riqualificazione complessiva, pista compresa, in modo da esaltare e valorizzare questa splendida area.
– Le periferie chiedono maggiore visibilità attraverso iniziative ed eventi pubblici e privati.
Lisi: La mia gestione amministrativa sarà incentrata sulla riqualificazione delle periferie, comprese le frazioni, coinvolgendo i cittadini nell’individuazione delle necessità e delle priorità. Nei primi 100 giorni di mandato avvierò un Piano Periferie, che comporterà la riqualificazione di parchi, giardini, strade, marciapiedi, arredo urbano, illuminazione pubblica, telecamere di videosorveglianza ecc. al fine di migliorare la vivibilità e qualità della vita delle nostre comunità. E darò il via al cosidetto programma della “città in 15 minuti”.Una serie di interventi che svilupperanno il concetto di “città dei 15 minuti”, in cui il lavoro, i negozi, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento potranno essere idealmente tutti raggiungibili entro quindici minuti da casa propria, a piedi o in bicicletta.
Angelini: Un comune che voglia funzionare bene deve dare priorità alle emergenze e alle proposte realizzabili da subito, in collaborazione con i cittadini. Valentini: Non c’è città pubblica senza un luogo centrale per le assemblee popolari: Ripristino di una sala centrale c/o la sede comunale adibita in modo gratuito alle assemblee della cittadinanza nonché ad eventi culturali partecipati. Gratuita. Non c’è città pubblica che non includa nel piano partecipativo le periferie. In particolare: Ricostituire i COMITATI DI QUARTIERE Adibire spazi per attività sociali e culturali autogestite dai cittadine del quartiere stesso.
Erbetta: Le periferie saranno al centro della mia politica. Le istituzioni dovranno avvicinarsi alle periferie e pertanto ho previsto distaccamenti della Municipale in tutti i quartieri con anche un ufficio democratico per dare le risposte più urgenti alla cittadinanza (carte d’identità, certificazioni, presentazione pratiche e reclami).
Ceccarelli: “Sicurezza, parcheggi e periferie sono tra le priorità del nostro programma. Nell’incontro con i cittadini e le associazioni abbiamo avuto la conferma che sono problemi molto sentiti. I tre problemi sono correlati: in una zona abbandonata e non curata si crea insicurezza, tensione sociale, mancano gli investimenti, i commercianti se ne vanno. Per questo nel nostro programma abbiamo inserito soluzioni immediate per questi problemi.
Sadegholvaad: Ogni singolo territorio deve essere servito da strutture e attività perché così vive e si sente parte del tutto. Se diventerò sindaco investirò sul decentramento dei servizi comunali e sanitari. Questo, incrociato con la no tax area per sostenere l’apertura di negozi e botteghe di vicinato anche nel forese e insieme alla riqualificazione delle piazze nelle frazioni, va nella giusta direzione. Qui non è questione di visibilità o di eventi ma di un corpo che respira assieme a tutte le sue parti. La pandemia ci insegna che la strada è questa.