Didattica prevalentemente in presenza a partire da settembre nelle Università dell’Emilia Romagna. Mascherina e green pass, spiega la Regione, garantiranno a studenti e docenti di potersi ritrovare nelle aule, mantenendo comunque strumenti on line per chi non potrà frequentare. È quanto concordato in un incontro tra Regione e Rettori degli Atenei emiliano-romagnoli delle Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e delle sedi piacentine del Politecnico di Milano e dell’Università Cattolica.
Laddove la numerosità degli studenti e la disponibilità di spazi lo consentiranno, saranno inoltre adottate soluzioni organizzative per prevedere, come misura aggiuntiva rispetto all’utilizzo della mascherina e al possesso del green pass, il distanziamento di un metro. Massimo impegno, inoltre, a effettuare accurati controlli sull’effettivo possesso della certificazione verde da parte di studenti.
Tutte le Università continueranno comunque a dare la possibilità di fruire della didattica anche a distanza, secondo modalità differenti, adattate ai diversi contesti. Questo consentirà di seguire on line le lezioni anche agli studenti stranieri che non sono ancora arrivati in Italia e a tutti gli altri studenti impossibilitati a frequentare di persona.
Nel corso dell’incontro la Regione e le Università hanno condiviso l’impegno comune a costruire una condizione di piena accoglienza dei rifugiati afghani, che vogliono studiare o lavorare nelle Università dell’Emilia Romagna. Saranno individuati strumenti e servizi specifici di accoglienza, attraverso un progetto coordinato da tutti i partner attuato attraverso ERGO (Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori).