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Erbetta. Basta pezze, per il Liceo Scienze Umane serve nuova sede

la struttura di via del Pino

Mario Erbetta, candidato sindaco di Rimini per Rinascita Civica, torna sulla questione del trasferimento nella struttura di via del Pino di classi del Liceo delle Scienze Umane e del liceo Einstein. Sede ritenuta da diversi genitori inadeguata per questioni di sicurezza e degrado. La risposta del dirigente del Valgimigli conferma che al momento non ci sono alternative e parla della disponibilità a un sopralluogo. Ma la vicenda, per Erbetta, continua a essere sintomo di inadeguatezza nelle politiche scolastiche provinciali: serve una nuova struttura, ribadisce sollecitando il presidente Santi.


L’intervento di Mario Erbetta:

Durante una mia ultima interrogazione in cui chiedevo la documentazione dell’agibilità dell’istituto di via del Pino in via urgente ho evidenziato come il trasferimento delle 12 classi del Liceo delle Scienze umane oltre ad alcune classi del liceo Einstein sia problematico vista la vetustà della struttura e il cattivo stato di manutenzione della stessa.
Quest’istituto non è utilizzato ai fini scolastici da più di 4 anni, e come si evidenzia dalle fotografie e dai video da me pubblicati, cadono i calcinacci dell’intonaco esterno e l’istituto necessita di lavori straordinari per renderlo agibile, prova ne è lo stanziamento di 60.000 euro netti circa per i lavori da effettuare deliberati dalla provincia.
I genitori degli alunni interessati tramite un legale, visto lo stato di degrado e d’insicurezza dell’istituto, hanno chiesto di smistare le classi in istituti più idonei.
A questa richiesta firmata da tanti genitori ha risposto il dirigente scolastico del liceo Valgimigli evidenziando che attualmente la Provincia non ha alternative di collocazione per queste classi, che gli alunni utilizzeranno la Palestra della scuola Primaria Rosari e si rendeva disponibili ad un sopralluogo congiunto con i genitori appena sarebbero finiti i lavori.
Io comprendo la buona volontà del dirigente scolastico e le motivazioni addotte per evitare un sorteggio delle classi da indirizzare verso questo istituto (scongiurato per evitare problemi con classi con ragazzi disabili) ma quello che non comprendo è come la Provincia e il suo Presidente abbia totalmente abbandonato l’edilizia scolastica di sua competenza. Di fatto ormai non esiste un piano strutturale e di programmazione ma solo pezze estemporanee per coprire le emergenze annuali. Sembra di rivivere il fallimentare piano di trasporti dell’anno scorso che ha portato poi a chiudere le scuole in presenza. Tutto questo non è più ammissibile a Rimini.
La scuola e in particolare la scuola in presenza è fondamentale per la crescita sociale ed economica della nostra città. Dobbiamo investire di più nell’istruzione dei nostro ragazzi e dobbiamo fare in modo che i migliori riescano a realizzare le loro potenzialità sul nostro territorio.
Pertanto ho previsto nel mio programma elettorale 100 borse di studio annuali per gli studenti più meritevoli, un computer con stampante e internet gratuiti per le famiglie con ISEE inferiore a 15.000,00 euro e un piano di ristrutturazione di tutti gli istituti scolastici di concerto con la provincia.
Presidente Santi, basta rattoppi e pezze, approfittiamo dei soldi europei e costruiamo un nuovo edificio per il Liceo delle Scienze Umane e in attesa troviamo una sistemazione decente per queste dodici classi di studenti, perchè a Rimini non possono esistere studenti di Serie A o di Serie B

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