Con una lettera il signor Filippo segnala una situazione di difficoltà che ha vissuto con la sua famiglia ieri sera, sabato 7 agosto, su uno dei mezzi del metromare. Da qualche giorno è in vacanza in un hotel di Marebello e ieri sera ha deciso di andare con moglie e figli ad Al Meni, nel centro di Rimini. I problemi si sono presentati nel viaggio di ritorno. Attorno alle 22,20 papà mamma e due figli di 10 e 11 anni decidono di tornare in albergo e prendono alla stazione il metromare in direzione sud. “Purtroppo – lamenta il signor Filippo – a pochi minuti dalla partenza, il bus si è affollato talmente tanto che le porte facevano fatica a chiudersi. Sin da subito il problema del sovraffollamento sembrava il problema minore, molti ragazzi erano sprovvisti di mascherine, giravano bottiglie di super alcolici”.
All’interno del mezzo molto caldo ma anche diverse persone, in particolare alcuni ragazzi che impediscono agli altri passeggeri di scendere alla propria fermata: “avevano bloccato l’apertura della porta appositamente, nascono degli schiamazzi per avvisare il conducente di aprire le porte, viene addirittura azionata una manopola di emergenza sopra di questa per far scendere le persone, finalmente le persone riescono a scendere“. Una scena che si ripete anche alla fermata della famiglia di turisti con il padre costretto ad attirare l’attenzione dei giovani che lo deridono: “riusciamo scendere, la bambina in pianti per l’accaduto, la moglie agitata, il bambino stordito di quanto è successo. Quando il bus chiuse le porte i ragazzi di colore dal vetro della porta indicavano degli oggetti nelle loro tasche”.
Il signor Filippo si dice amareggiato per l’accaduto e nella lettera, indirizzata anche al sindaco di Rimini, si chiede perchè sui mezzi non ci siano controlli da parte del personale: “se l’azienda che gestisce il servizio pubblico non ha personale per fare questi controlli, si affidi a ditte esterne di vigilanza“