Trasporto scolastico. Colonna (Rinascita Civica): iniziato scaricabarile responsabilità
A poco più di un mese dall’inizio della scuola è già iniziato tra Enti lo scaricabarile di responsabilità sul trasporto scolastico, vero nodo critico già della scorsa annata. A scriverlo è Gabriele Colonna di Rinascita Civica. “Ad un anno di distanza – scrive –, siamo ancora incagliati sul problema del trasporto locale per poter assicurare il normale svolgimento delle attività scolastiche, un servizio che già antecedentemente alle problematiche legate alla pandemia versava in uno stato particolarmente disastrato.”
La nota di Gabriele Colonna (Rinascita Civica)
Manca poco più di un mese dalla prevista riapertura delle attività scolastiche ma è già iniziato il walzer dello ‘scaricabarile’ delle responsabilità: l’Amministrazione Comunale, per mezzo della assessora alla mobilità nonché fresca vicesindaca Roberta Frisoni, fa sapere che servono “regole chiare, a livello nazionale, per poter organizzare a livello locale, per settembre, il ritorno in classe, e la relativa organizzazione del trasporto scolastico, per gli studenti di ogni ordine e grado”: scusate, siamo praticamente ad a Agosto 2021, la pandemia è scoppiata nel nostro paese a Febbraio 2020, abbiamo già passato la pessima esperienza della ripartenza delle attività scolastiche a Settembre scorso, e siamo nuovamente a questo punto, a reclamare regole? Per sensibilità personale, il tema del trasporto scolastico è un tema a me particolarmente caro essendo genitore di una figlia in età scolastica e difatti già il 21 Luglio 2020 scrivevo una lettera aperta al gestore locale, nella quale coinvolgevo anche l’amministrazione comunale, dove già allora chiedevo di “conoscere il piano strategico di Start Romagna per il servizio scolastico in considerazione della applicazione della normativa per il contrasto alla diffusione del Covid-19 tenuto conto che già gli anni precedenti i mezzi destinati per queste corse specifiche, perlomeno per quanto di mia conoscenza nel comune di Rimini e limitrofi, erano in numero insufficiente per la mole di studenti fruitori del servizio e che quindi in più di un’occasione, per non dire quotidianamente, gli autobus viaggiavano a piena capienza o forse anche di più” e ben ho scolpito nella mente proprio le parole della assessora Frisoni quando, non più tardi un mese dopo, dichiarò “su trasporto scolastico e scuolabus ci eravamo mossi in anticipo, e riusciremo a dare risposte agli studenti e alle famiglie. Il vero nodo è il trasporto extra urbano, i pullman con percorrenze più lunghe, la fetta più consistente della nostra domanda di trasporto pubblico” (da ‘Il Resto del Carlino – Ed. Rimini del 27/08/2020) ma poi tutti ci ricordiamo bene cosa successe con la riapertura delle scuole. Ebbene siamo ancora fermi qua, prendiamo nuovamente atto che, a un anno di distanza, siamo ancora incagliati sul problema del trasporto locale per poter assicurare il normale svolgimento delle attività scolastiche, un servizio che già antecedentemente alle problematiche legate alla pandemia versava in uno stato particolarmente disastrato con particolari problematiche legate alla situazione del personale quali ad esempio la mancata fruizione delle ferie del comparto movimento e nel comparto officine o le assunzioni previste ma mai concretizzate nei suddetti reparti e che la situazione emergenziale in parte è riuscita a nascondere oltre alle problematiche di sicurezza legate allo svolgimento del servizio da parte sempre del personale che proprio in questi giorni stanno venendo tristemente a galla così come testimonia la cronaca delle ultime settimane, ma soprattutto siamo ancora costretti a veder ripartire il triste scaricabarile tra gli enti, che comunque si ripercuoterà sia sui nostri ragazzi che sulle nostre famiglie, e che se tirati in ballo e interpellati sulla specifica tematica si limitano a rispondere con un laconico ‘aspettiamo le decisioni di altri’ ma Settembre è domani…