Sabato 10 luglio il trasporto pubblico locale si ferma per quattro ore. I sindacati hanno indetto uno sciopero che nel bacino riminese si svolgerà dalle 9 alle 13. Una mobilitazione indetta a seguito dell’esito negativo delle procedure di raffreddamento e conciliazione, attivate dalle organizzazioni sindacali, nell’ambito del confronto con Start Romagna su vari temi. Nel bacino di Rimini le divergenze riguardano:
1) Mancanza di personale nel comparto movimento e nel comparto officine del bacino di Rimini.
2) Mancato accordo del 30/10/2020 (mensa).
3) Mancanza di servizi igienici e sala ristoro presso FS di Rimini.
4) Parcheggio dipendenti deposito in Via C.A. Dalla Chiesa.
5) Residenze esterne.
6) Programmazione Ferie 2021 inadeguata al fabbisogno del personale.
7) Nota aziendale del 26/01/2021 prot. 1718/21 accordo di secondo livello del 19/02/2018 (RLS).
8) Indennità autosnodato e Metromare.
9) Trattamenti economici neoassunti.
Solidarietà ai dipendenti Start arriva dal consigliere, e candidato sindaco, di Rinascita Civica Mario Erbetta. “Nell’ultimo Consiglio Comunale del 24 Giugno – scrive – interrogavo su vari temi riguardanti Start Romagna e i dipendenti. Le risposte scritte dell’Assessore sono state alquanto vaghe e parziali. Giovedì 1 luglio è stato malmenato un autista in Stazione da un balordo. In pratica gli autisti della Start non hanno un posto dove sostare e andare in bagno per i cambi turno nei pressi della stazione. Non solo. Fino a poco tempo fa utilizzavano i bagni gratuiti della Stazione ma ora sono a pagamento. Come anche a pagamento (abbonamento a 10 euro mensili) è il parcheggio di piazzale Clementini (parcheggio gestito dalla Start Romagna). Quindi gli autisti che fanno il cambio turno in stazione devono pagare il parcheggio, non rientrando nel benefit aziendale. Il tutto per l’enorme cifra di mille euro al mese netti per i nuovi assunti. Ecco spiegato come mai la Start Romagna non trova nuovi autisti e se li trova si dimettono subito. Fanno bene i lavoratori a fare sciopero il 10 luglio e io sarò sempre al loro fianco per la rivendicazione dei diritti garantiti dalla costituzione come le ferie, il riposo settimanale, il salario equo, la sicurezza sul lavoro, il diritto ad avere un posto per andare in bagno in stazione. La Start Romagna è una partecipata pubblica e non una società privata e come tale dovrebbe dare il buon esempio nella tutela dei diritti dei lavoratori, ma nonostante sia in prorogatio di contratto, in attesa del bando europeo, sembra si disinteressi della salute psicofisica dei suoi dipendenti.“