La Nazionale Italiana Femminile di Ginnastica Artistica per il quarto anno a Riccione
Per la ripresa degli allenamenti dopo le Olimpiadi di Tokio la Nazionale Italiana Femminile di Ginnastica Artistica ha scelto Riccione.
Una destinazione che piace molto anche alle atlete, come racconta il direttore tecnico Enrico Casella: “le ragazze prediligono questa destinazione, ancor più dopo quest’anno abbondante di pandemia hanno bisogno di divertirsi un po’ e credo che Riccione non deluderà le loro e le nostre aspettative”.
Non è una novità la presenza delle azzurre della ginnastica nella Perla Verde, anzi sta diventando una buona abitudine, visto che è per il quarto anno consecutivo che la città romagnola è stata scelta per un collegiale della Nazionale Italiana Junior e Senior. L’appuntamento è dal 16 al 23 agosto.
“Ci siamo sempre trovati bene, è il nostro quarto anno a Riccione – continua il DT azzurro -, questa volta di rientro dai Giochi Olimpici di Tokio, dopo che le ragazze avranno trascorso qualche giorno di riposo con le famiglie, i fidanzati o con chi vogliono loro. Per riprendere l’attività abbiamo deciso di tornare a Riccione per coniugare il lavoro in palestra con un po’ di vacanza. L’intera mattinata sarà trascorsa in palestra, il pomeriggio al mare. Si cerca di divertirsi, anche se ancora non sappiamo come sarà concesso divertirsi. Del resto di andare all’estero non abbiamo voglia perché adesso è complicato: a Tokio dovremo sottoporci ad un tampone al giorno e al rientro non avremo certo voglia di farne altri. Poi noi a Riccione ci troviamo benissimo sia per l’accoglienza della società (l’ASD Ginnastica Riccione, ndr) che per quella dell’amministrazione comunale, che è sempre stata ottimale”.
Con quali ambizioni l’Italia farà tra poco le valigie per Tokio? “Abbiamo vissuto un anno e mezzo abbastanza complicato perché dopo il bronzo ai Campionati del mondo di Stoccarda ci sono stati due anni di fermo. Tra covid e infortuni purtroppo non siamo al top. Diciamo che siamo un po’ più in difficoltà rispetto a due anni fa. Alcune squadre hanno avuto modo di rinforzarsi, altre, come la nostra, no. La Russia, per esempio, ha inserito tre 2005 che non avrebbero potuto gareggiare se le Olimpiadi si fossero disputate nel 2020. Ma la fortuna e la sfortuna le misureremo alla fine. L’importante è riuscire a farli questi Giochi Olimpici, poi vedremo”.
Il rinvio dei Giochi al 2021 non ha certo favorito la Nazionale azzurra. “Noi avremmo tanto voluto fare le Olimpiadi subito dopo aver vinto il bronzo ai campionati mondiali perché più tempo passa più le condizioni possono cambiare, e non avendo avuto altre entrate non abbiamo potuto usufruire di nuova linfa”.
La squadra sarà grosso modo la stessa del 2019. “Non ci sono grosse novità – è sempre Casella a parlare -. Il 26 giugno a Doha avremo altre risposte e capiremo qualcosa in più. Dobbiamo anche valutare le condizioni di Vanessa Ferrari, che potrebbe essere anche inserita in squadra oltre che partecipare come individualista. Essendo state scombussolate tutte le fasi di qualificazione ci sono ancora posti da assegnare, e anche questa è un’anomalia visto che i Giochi Olimpici sono ormai imminenti”.
Con queste premesse mettersi al collo una medaglia a Tokio sarebbe un’impresa epica? “Vincere una medaglia olimpica è sempre un’impresa epica perché tutto il mondo lavora per quello, tutti ne vogliono vincere una, ma le medaglie in palio sono poche. Non è che uno deve sperarci, deve essere consapevole di quali sono le sue caratteristiche, poi ci sono i fattori: se tutti i fattori favorevoli sono concomitanti ti possono regalare un’impresa epica. A maggior ragione per noi in questa situazione la concomitanza di fattori sembra un po’ più difficile. Probabilmente la possibilità più realistica di medaglia potrebbe ancora essere Vanessa Ferrari al corpo libero”.
Comunque andrà, Riccione e la Ginnastica Riccione sono pronti ad accogliervi. “Quella di Riccione è una società in crescita: ha ottenuto anche la promozione in A2 e ha un nuovo staff tecnico. I risultati vanno misurati negli anni, non bisogna avere fretta perché c’è un modo di impostare le cose che nel tempo darà risultati. Adesso è ancora molto presto: c’è da sviluppare il vivaio, e in quest’ottica Riccione ha stretto un gemellaggio importante con la società di Brescia, questo ha dato spinta. Adesso è il momento di costruire, ma la strada intrapresa è quella giusta. Basta avere pazienza”.
Grande soddisfazione per il ritorno della Nazionale a Riccione è espressa da Francesco Poesio, presidente della Ginnastica Riccione. “Siamo sempre onorati e orgogliosi di poter “ospitare” la Nazionale italiana. Il primo collegiale è stato nel 2018, quindi è il quarto anno consecutivo che la Nazionale “ci sceglie”. Questo ci fa molto piacere per due motivi: se le azzurre tornano qui vuol dire che l’accoglienza e l’ospitalità sono quelle giuste e che la struttura è adeguata per loro, sia come palestra che come città; poi è un motivo di grande motivazione sia per le nostre atlete che per il nostro staff tecnico. Per le nostre agoniste il fatto di stare una settimana con le ginnaste azzurre è un punto di crescita”.
Si lavora anche per organizzare qualcosa di speciale. “Vediamo cosa sarà permesso fare a livello di protocolli, ma cercheremo di inventarci qualcosa per dare le giuste emozioni e il giusto divertimento a queste ragazze, che torneranno da Tokio dopo le Olimpiadi. Per noi è una grande emozione che riprendano la preparazione proprio a Riccione”.