SCOTTI 6. Freddato tre volte in mischia, poteva fare meglio solo al 95’ quando parte con un pizzico di ritardo. Prima fa come al solito gli straordinari più volte per tenere la gara in equilibrio: si supera sulla girata da due passi di Oneto, sul destro a giro ancora di Bruschi e su Stronati. Poi, al 45’, è miracoloso con i piedi sul colpo di testa a botta sicura di un Oneto di nuovo a tu per tu. Sicuro un paio di volte anche nella ripresa. Cambiale!
NANNI 6. Alla prima da titolare, ha una sola piccola pecca lasciandosi scavalcare dal pallone da cui nasce il secondo gol. Per il resto, una prova discreta, attenta e senza sbavature. Positivo!
PUPESCHI 6. Costringe il portiere di casa alla prima vera parata con un’incornata da calcio d’angolo e lo trafigge con la sua seconda proiezione offensiva. In una difesa che incassa tre gol in mischia, ha un po’ di indecisione di troppo su quello decisivo, dando l’impressione di voler far sfilare il pallone. Peccato!
CANALICCHIO 5.5. I pericoli maggiori il Fiorenzuola li costruisce sulla sua fascia, dove non è sempre irreprensibile nel raddoppio. Una giornata non brillantissima che non macchia la sua buona stagione. Luci e ombre!
PECCI 6. Con una discesa lampo che porta al tiro l’altro esterno premia subito la scelta offensiva di Mastronicola, poi disputa la solita gara generosa con meno guizzi di quella con la Pro Livorno ma maggior attenzione in ripiegamento. Affamato!
SIMONCELLI 6. Non è in versione Super Sic, ma ci mette tutto quello che ha e regala buoni strappi anche a Fiorenzuola. Da un mese e mezzo viaggia ai 100 all’ora e una partita ai 90 è naturale. Porta comunque sempre a casa la pagnotta. Stantuffo!
RICCIARDI 6. Non ha gli spazi a disposizione di mercoledì pomeriggio, ma trova comunque il mode di dettare tempi e ritmi con discreta continuità. Cerca invano anche il bis dalla lunga distanza, ma il sinistro gli esce meno potente e preciso. Metronomo!
SAMBOU 6.5. Per un’oretta è la variabile impazzita per la capolista, che assale in pressing rubando più di un pallone o costringendo i padroni di casa all’errore. E’ però una variabile anche per i biancorossi, visto che tanto ruba e tantino spreca. Il fatturato fra il dare e l’avere è comunque più che sufficiente. Trottola!
ARLOTTI 7. Sua la prima conclusione della gara, raccogliendo una palla dell’altro quinto Pecci. È il biglietto da visita di una prima frazione da più pimpante della banda, in cui si scambia più volte con Sambou e va vicinissimo all’1-1 più volte: sfiorando il palo in due occasioni e costringendo Battaiola a una gran risposta dopo una bella azione personale. Sta ritrovando brillantezza, peccato per il guaio fisico che l’ha tolto dalla gara. In crescita!
CASOLLA 5. Questa volta non ci sono discussioni e sul dischetto si presenta lui, ma si fa ipnotizzare da Battaiola e si mangia la più grossa delle chance del pareggio. Cerca il riscatto ignorando Sambou meglio piazzato ma strozza troppo il destro e poi su imbeccata d’autore di Simoncelli spara a botta sicura trovando uno stinco maligno quando stava già preparandosi a esultare. Non si risparmia mai, ma non era giornata. Anzi, davvero una giornataccia.
VUTHAJ 5.5. Non è nel suo momento migliore e fatica ad arrivare alla conclusione. Francobollato, ha poche occasioni per mettersi in mostra e anche l’azione di sponda non gli riesce come di consueto. Spento!
21’ st VITI 6. Un quarto di gara senza infamia e senza lode.
25’ st LUGNAN 6. Entra con la squadra sotto e ci mette tutta l’energia che ha per animare il rush finale.
28’ st NIGRETTI 6. Mette il suo mattoncino alla causa.
35’ st AMBROSINI 6.5. Anche quando ha pochi minuti a disposizione lascia il segno, con il Fiorenzuola pare poi avere un conto aperto e al 90’ lo infila per l’ennesima volta con una perla al volo aiutata da un pizzico di fortuna nella deviazione che premia il coraggio. Bravo!
43’ st DIOP SV.
MASTRONICOLA 6.5. Deve rinunciare a Valeriani dietro, ma non si abbottona e se la gioca a viso apertissimo in casa della prima della classe schierando Nanni per la prima volta titolare e piazzando due attaccanti come Pecci e Arlotti sull’esterno di centrocampo alle spalle del tandem Casolla-Vuthaj. Ne nasce una gara apertissima, con occasioni a grappoli, l’ennesimo rigore sbagliato e un K.O. bugiardo che arriva proprio all’ultimo respiro dopo averla ripresa con coraggio in un rush finale animato da quattro attaccanti contemporaneamente sul terreno di gioco. Questo Rimini non meritava la sconfitta e torna a casa dalle sfide nella tana della capolista così come da Agliana: con molti rimpianti.
Nicola Strazzacapa