Mastronicola: "Domani Casolla e Vuthaj portano da mangiare al campo"
Le dichiarazioni al termine di Aglianese-Rimini 1-1 (vedi notizia).
Alessandro Mastronicola, allenatore Rimini Calcio. Partiamo del gol dell’Aglianese, convalidato dall’arbitro nonostante la bandierina del suo collaboratore alzata. “In realtà la spiegazione dell’arbitro è stata molto semplice: da regolamento lui ha valutato il tocco di un nostro difensore (Pupeschi, ndr) come una rimessa in gioco di Kouko, che era in fuorigioco e sarebbe stato rimesso in gioco da questo tocco. È un’applicazione, anche pignola se vogliamo, del regolamento, quindi fai fatica a ribattere. È stato anche molto chiaro nello spiegarmi la situazione. In realtà non avevo protestato, avevo chiesto il motivo per cui non avesse annullato il gol. A fine gara mi ha spiegato che dopo un contrasto areo c’è stato un tocco di un nostro giocatore verso la porta (in realtà l’unico a toccare il pallone sul corner di Bianchi è stato Pupeschi, per cui Kouko era in posizione regolare, ndr). Il problema è che non è stato un tocco frontale, un tocco che poteva non essere volontario. Ma queste sono le dinamiche del calcio, con arbitri che magari non hanno mai giocato a calcio e come dicono nelle trasmissioni che seguono la serie A a volte questo può essere penalizzante, questa volta lo è stato per noi”.
Sulla palla “contesa” da Vuthaj e Casolla per la battuta del calcio di rigore, che poi Vuthaj si è fatto respingere da Carcani. “Io ho sempre due o tre uomini designati a battere un calcio di rigore. I nomi li do durante la riunione tecnica, non c’è una scala gerarchica perché uno potrebbe non sentirsela. La scena che si è vista non è stata una cosa piacevole. I ragazzi si sono chiariti, ci siamo chiariti tutti in realtà perché tutti siamo rammaricati per questo episodio. Rimaniamo con il beneficio del dubbio, nel senso che non abbiamo fatto gol su rigore, ma se l’avessimo fatto c’erano ancora 15 minuti da giocare e non sappiamo cosa sarebbe successo. Non condanno Vuthaj, non condanno Casolla. Sono episodi che purtroppo sono sempre capitati e noi li affrontiamo come vanno affrontati: con serenità, che è quello che serve. Cosa gli ho detto? Sono due persone mature. Gli ho detto che domani portano da mangiare al campo”.
Sulla prova dei biancorossi. “Sono molto contento. È chiaro che questa vittoria sfuggita di poco mi rende meno contento, ma fondamentalmente sono contento. Una squadra che ha mostrato carattere, reazione a un gol preso stupidamente, in realtà un gol non gol, orgoglioso di questi ragazzi”.
Il dopogara dell’allenatore dell’Aglianese, Francesco Colombini.
Il difensore del Rimini Niccolò Pupeschi spiega cos’è accaduto in occasione del gol di Kouko. “È stato un rimpallo che mi ha sbattuto sulla spalla. Ho visto che il guardalinee ha alzato la bandierina. Io non so se l’arbitro l’abbia dato come retropassaggio. Peccato perché non è stata neanche un’occasione, è stata una situazione un po’ fortuita da parte loro. Peccato veramente perché per me oggi abbiamo fatto una bella. Bravi, contro una squadra molto forte in tutti i reparti, oggi sono veramente contento e orgoglioso dei ragazzi. Peccato perché la situazione per portarla a casa, nonostante fossimo andati sotto, l’abbiamo anche avuta. Io credo che noi dobbiamo restare umili, lavorare, tanto siamo questi, alla fine abbiamo delle ottime alternative, non siamo più come eravamo a inizio stagione. Stiamo diventando anche un gruppo più coeso rispetto all’inizio. Ci siamo poi tolti di dosso anche questo peso delle aspettative di inizio anno. Con umiltà lavoriamo, dando il massimo. Vediamo partita dopo partita dove possiamo arrivare. Il minimo è fare il massimo”.
Daniele Simoncelli, centrocampista del Rimini. “Sono contento perché la squadra in questo periodo sta prendendo un po’ di compattezza, un po’ di sicurezza nei propri mezzi, che era quello che ci è mancato. Forse questa continuità che stiamo avendo ci sta dando una mano. C’è un po’ di rammarico perché secondo me avremmo meritato di vincere la partita e non ci siamo riusciti. Però se giochiamo così sarà dura per tutti. C’è rammarico, ne parlavamo nello spogliatoio, perché se fossimo stati questi prima adesso ci saremmo giocati qualcosa di diverso. Questo è un nostro demerito e non ci possiamo fare niente. Possiamo solo finire alla grande, facendo un gran girone di ritorno”.
Il dopogara del difensore dell’Aglianese Andrea Coda.
Francesco Scotti, portiere del Rimini. “Stiamo dando continuità a quello che abbiamo fatto vedere nelle ultime due partite. Stiamo bene, si è ricreato quell’entusiasmo all’interno del gruppo che un po’ è mancato e il campo lo sta facendo vedere. Dispiace, ma anche i più forti sbagliano (il riferimento è al rigore fallito da Vuthaj, ndr)“.
Sul gol dell’Aglianese: “Lì l’arbitro ha dato gol lui, anche se il guardalinee aveva alzato la bandierina. Lui ha valutato il tocco di Pupeschi non involontario e ha detto che la palla è stata rimessa in gioco da uno dei nostri, quindi l’attaccante dell’Aglianese secondo lui non era in fuorigioco. È stata una sua decisione”.
Siete arrabbiati per questo pareggio? “La rabbia c’è, tanto è inutile nasconderlo, dopo una partita del genere: le occasioni che abbiamo avuto, perché comunque siamo arrivati davanti alla porta veramente tante volte… e si sta vedendo proprio il gruppo, la voglia di ottenere il risultato, cosa che precedentemente era mancata e adesso sta venendo fuori. Però questo è il calcio, se non la butti dentro una volta in più degli avversari non vinci”.
Sul siparietto tra Vuthaj e Casolla per la battuta del rigore. “Sono cose che capitano, l’importante è che non ci sia stato scontro tra di loro”.