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La storia delle donne e la guerra

I civili e la guerra. Estate 1944

Cinzia Venturoli e il ruolo delle donne nella Seconda Guerra Mondiale. La docente dell’Università di Bologna, nell’intervento “Donne, famiglia, guerra”, proposto in occasione del convegno “Civili in Guerra: Storia e didattica della Linea Gotica Orientale”,  riflette sul ruolo attivo e determinante avuto dalle donne. Il tema è quanto mai attuale, pensando al panorama degli scenari bellici mondiali. Le ricerche in merito sono  in corso perchè solo da circa dieci anni si sta lavorando su questo tema.

La storia delle donne nasce negli anni Settanta ed è una storia di ribellione; nel 1976 si comincia a parlare di storia di genere. Le donne, nelle fonti, non comparivano e solo con la raccolta delle testimonianze orali si è cominciato a lavorare su donne e guerra.  Oggi l’auspicio è si possa finalmente parlare della storia di uomini e donne.

La Guerra e la Resistenza possono essere lette affrontando il cambiamento emerso rispetto ai diritti di genere. Le donne escono di casa, non hanno più lo spazio in cui sono state abituate a pensare ed agire, restano sole. Gli uomini sono al fronte e loro rimangono senza la figura maschile di riferimento per molto tempo, cercando di proteggere bambini e anziani; sono spesso vittime di violenze inaudite. Diventano lavoratrici, ricercano il cibo, organizzano i nuclei familiari e diventano punto di riferimento per gli stessi. Le donne si trovano a lavorare fuori dal focolaio domestico e sono responsabili del sostentamento di tutti coloro che vivono con loro.

Lo sfollamento, poi, è un passaggio obbligato per molte di loro: non sapevano dove andare e come organizzarsi. Alcune hanno tentato di ribellarsi a questa ennesima violenza, come nel caso di Ferrara, nel 1943.

Nella Resistenza le donne hanno avuto un ruolo determinante ed è un passaggio fondamentale per arrivare poi al suffragio universale. La loro è una scelta consapevole, silenziosa, spesso non riconosciuta dai loro compagni maschili.

Lo stupro di guerra rimane un topos: sono ancora troppe poche le ricerche in merito.  La difficoltà di raccontali è enorme e se ne parlavano era tra di loro; si usano eufemismi anche durante i processi. Erano cose note nelle comunità ma gli atti materiali non sono citati esplicitamente perchè le donne si sentono contaminate, sporche, marchiate, colpevoli. Questo tratto accomuna tutte le violenze di ogni epoca e le testimonianze raccolte ricordano quelle subite nei Balcani.

 

Nella sezione del sito memorielineagotica.it, dedicata alle attività didattiche, questa settimana viene pubblicato uno dei contributi della giornata di studi organizzata nel 2019. Il seminario di formazione per gli insegnanti rappresenta un momento fondamentale per approfondire aspetti e tematiche legate alla Linea Gotica in Valconca.

Prosegue infatti la pubblicazione di contributi audiovisivi settimanali de “Memorie dalla Linea Gotica Orientale”. Il progetto offre opportunità di conoscenza e  trasmette alle giovani generazioni un patrimonio informativo ricco e diversificato: testimonianze dirette dei ragazzi del 1944 in Valconca, libri, fotografie, audio, contributi di storici ed esperti.

 

Guarda il contributo di Cinzia Venturoli al Seminario per insegnanti:

 

Guarda il promo del progetto:

Visita il sito www.memorielineagotica.it e iscriviti al canale YouTube per rimanere aggiornato sulle storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca

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