Alle prime luci dell’alba i carabinieri di Novafeltria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di tre giovani, due 18enni e un 17enne, residenti in Alta Valmarecchia. Sono ritenuti responsabili, in concorso, di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ad emettere il provvedimento restrittivo il Gip del Tribunale per i Minorenni di Bologna.
L’attività investigativa è partita la scorsa estate, quando i tre erano ancora minorenni: i carabinieri hanno scoperto infatti che, tra il dicembre 2019 e l’agosto 2020, i giovani avevano preso di mira un 19enne della provincia di Pesaro Urbino, conosciuto tramite amici un comune, estorcendogli del denaro anche attraverso minacce e violenze. In un’occasione, uno dei due 18enni, dopo aver scippato dalle mani della vittima il cellulare, ha preteso 150 euro per restituirlo. Nel corso di una prima perquisizione domiciliare, eseguita proprio nei confronti del 18enne, non solo è stato rinvenuto il telefonino oggetto dello scippo, ma anche un involucro contenente 18 grammi di marijuana.
Le indagini hanno poi permesso di accertare che i tre, agendo in branco, erano riusciti a costringere il 19enne a sottostare ai loro ricatti. La vittima, temendo ritorsioni (anche fisiche) assecondava ogni loro richiesta, soprattutto di denaro. Spesso erano piccole somme, 10-20 euro, ma significative per uno studente di 19 anni. I militari hanno anche appurato che i tre, che non frequentano più la scuola e non lavorano, spacciavano piccole quantità di marijuana ad alcuni minorenni dell’Alta Valmarecchia. Lo spaccio sarebbe avvenuto nei classici luoghi di aggregazione giovanile, in piazza come fuori da scuola. Una seconda perquisizione a casa del 18enne ha consentito di trovare una piccola quantità di hashish, mentre negative sono state le altre due perquisizioni. Alla fine degli accertamenti e degli atti di rito, i tre sono stati accompagnati presso tre comunità minorili, dove rimarranno a disposizione dell’autorità competente.