Ancora si sa poco della trama ma c’è già grande curiosità per l’opera prima di don Ugo Moncada, di recente nominato parroco di San Vito, ma da tempo parte della comunità sacerdotale di Santarcangelo. Si tratta di un romanzo fantasy dal titolo “Acerboli e la Città Sommersa” ed è ambientato in una Santarcangelo senza tempo.
Ma come è nato il libro? “Due anni fa, nel maggio del 2018, un furto diede inizio alla scrittura di quello che pensavo sarebbe stato un breve racconto, invece fu il giorno della nascita di “Acerboli”. Scrivere un romanzo è davvero un’esperienza fra le più insolite che mi siano capitate! Quasi 500 pagine di sudore e meraviglia”
“Questa esperienza – spiega don Ugo – nasce da un fatto realmente accaduto: il furto della medaglia di converso domenicano dal saio di Simone Balacchi. L’intenzione di scrivere un raccontino giocando con le motivazioni di questo furto ha dato vita al romanzo “Acerboli e la Città Sommersa”. Perché rubare una medaglia senza valore? Quale segreto si nasconde dietro questo gesto apparentemente privo di senso?
Scrivendo le prime pagine ho capito un’altra cosa: la storia doveva riguardare anche i giovani con i quali stavo condividendo tante esperienze. In parrocchia abbiamo un gruppo di animatori che abbiamo chiamato “dragon trainers”, inspirandoci al film d’animazione. Allora ho pensato: scriviamo la nascita dei “dragon trainers”! il mito fondativo, la leggenda delle origini… una cosa così. Questa idea mi ha guidato a lungo anche se poi il romanzo è andato oltre anche questa intenzione.
È un romanzo di formazione: racconta la crescita di un gruppo di ragazzi alle prese con la ricerca del senso della loro vita, presi nell’eterna battaglia fra bene e male tipica del genere fantasy e la ricerca della Città Sommersa, luogo leggendario e dimenticato, dove nasce la “magia”, quella magia delle cose che il mondo, a volte, sembra aver perduto per strada”.
Il libro sarà pubblicato da Bookabook, una casa editrice giovane che pubblica libri “insieme ai lettori”, partendo dal crowdfunding.
“L’idea di creare una comunità di lettori intorno al libro, prima che arrivi alle stampe, mi ha affascinato! Del resto, “Acerboli” nasce in una comunità: è il frutto di storie, amicizie, fatiche e sfide di questi sette anni passati a Santarcangelo. Mi piace pensare che adesso questo libro prenda il largo e diventi anche delle persone che lo faranno diventare realtà con il loro sostegno“.
Tra qualche settimana saranno svelati alcuni dettagli del progetto editoriale in un’anteprima a San Vito. Il ricavato delle vendite andrà alla parrocchia per finanziare i lavori di restauro della chiesa Collegiata che necessita di importanti interventi.