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L'annuncio di RBR

Rinascita Basket Rimini acquista la storica matricola 00122 del Basket Rimini

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
gio 28 mag 2020 11:20 ~ ultimo agg. 29 mag 16:51
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Da oggi, giovedì 28 maggio, ci sarà una sola società a rappresentare i colori biancorossi di Rimini. Rinascita Basket Rimini ha infatti acquistato la storica matricola 00122 del Basket Rimini Crabs, una delle cinque nel panorama cestistico italiano che non è mai cambiata dall’anno di fondazione: il 1947.

L’annuncio è stato dato questa mattina durante una conferenza stampa al palasport Flaminio. Presenti la squadra, lo staff, i giornalisti, gli amici di RBR, numerosi tifosi, tutti rigorosamente a distanza e dotati di mascherina, e l’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini.

La conferenza stampa è stata trasmessa in diretta su Icaro TV (canale 91) e in streaming su icaro.tv e sulle pagine Facebook Icaro Sport e Rinascita Basket Rimini.

È prevista una replica su Icaro TV questa sera alle 22:00 circa.

Al tavolo dei relatori Paolo Maggioli, presidente Rinascita Basket Rimini, Luciano Capicchioni, amministratore delegato Basket Rimini Crabs, Paolo Carasso, amministratore delegato RBR, e Giove Boldrini, membro del Consiglio di Amministrazione di RBR. Moderatore Simone Campanati.

In apertura di conferenza stampa è stato proiettato un video che ha ripercorso la storia del basket riminese.

Paolo Maggioli: “Il video è emozionante. Siamo qua perché questa matricola tornasse alla squadra che sta giocando per Rimini, cosa che non si è potuta fare all’inizio. Oggi siamo qua per festeggiare il fatto che ne abbiamo definito l’acquisto: ora la possiamo utilizzare e credo che per Rimini sia una cosa molto importante, che dà continuità al nostro progetto, che non è di tre mesi, sei mesi o un anno, ma un progetto lungo, che raggruppa una parte di città importante con piccole, medie e grandi quote con protagonisti tutti allo stesso modo. Credo che la cosa più importante sia che ogni anno che passa, anche questi ultimi tre mesi particolari, lo utilizziamo per continuare a far crescere il progetto e per aggregare chi vuole entrare e crede che Rimini si meriti un basket importante. L’importante è che alla base di tutto ci sia una società solida e coesa: noi stiamo andando avanti in questo percorso. Ieri sono entrati due nuovi componenti, che rappresentano aziende importanti: Luca Vici e Andrea Mainetti, amministratore di PhotoSì Riccione, che entrano a far parte di questo gruppo. Grazie a tutti i soci!”

Luciano Capicchioni: “Non si deve parlare di rinascita, ma di continuità. Aspettavo un gruppo di imprenditori che potesse prendere il mio posto e finalmente con Maggioli questo gruppo è stato creato. Il motivo per cui noi nel 2017, con l’ingresso di RBR, abbiamo ritirato la squadra dal campionato e abbiamo deciso di non unirci al progetto Rinascita è stato perché una partnership di questo tipo ci era stata già proposta nel 2007 e ci aveva portato al fallimento nel 2012. Quindi mi volevo assicurare prima che si trattasse di un progetto serio e credo che Maggioli stia dando tutte le garanzie. Verifica compiuta, adesso è ora di andare avanti con la storia del Basket Rimini 1947 che, ricordatevi bene, è una delle poche società in Italia che non sono mai fallite e che ha ancora il suo codice iniziale. Questo è stato il mio compito, un compito difficile, a volte non apprezzato e non capito. Ringrazio Maggioli e tutto il direttivo nuovo del Basket Rimini, mi viene di chiamarlo già così. A me il termine Rinascita non è mai piaciuto. Auguri al Basket Rimini per i prossimi anni!”

Giove Boldrini: “Nel video mi avete fatto rivedere il campo della ACLI, dove giocò Riminucci, che poi divenne una stella del basket italiano. Dall’inizio c’era l’obiettivo di acquisire il codice 122 perché era uno dei cinque rimasti in vita e ha rappresentato tutto ciò che il Basket Rimini ha fatto. Dal punto di vista sostanziale la trattativa è stata semplice perché Capicchioni ha dimostrato sin da subito la volontà di condividere questo obiettivo. È stato complicato vedere le condizioni, le modalità. Noi abbiamo con Luciano un accordo che ha una durata decennale. Fondamentale è stato il livello di fiducia che Capicchioni ha dato alla nuova società”.

Paolo Carasso: “In questo momento provo emozioni contrastanti. Ho avuto 93 incontri con persone per l’acquisto di quote: di queste 88 hanno detto sì, solo cinque non sono riuscito a convincere. Tutti però mi hanno chiesto di dare continuità al Basket Rimini e io avevo fatto loro questa promessa. Ci sentivamo veramente spinti a voler riprendere in mano la storia. Arrivati alla definizione dell’accordo quella promessa che avevo fatto a quelle 93 persone è stata centrata. Quando andai via, nel 2004, dal Basket Rimini feci la promessa a me stesso e a mio babbo, anche se lui non lo sapeva, di ritornare. C’è poi un’altra sensazione: adesso le responsabilità cadono sulle nostre spalle, anzi se vogliamo essere precisi su quelle del nostro presidente, Paolo Maggioli. Siamo una società davvero ambiziosa: vogliamo riempire il Flaminio, aggregare sempre più persone, crescere insieme: Paolo (Maggioli, ndr) è una figura determinante per centrare questi obiettivi. A me piacerebbe che quando si parli di Rimini non si parli solo del Ponte di Tiberio, dell’Arco d’Augusto o della spiaggia, ma anche di basket. In tutta Europa, in tutto il mondo, la parola Rimini deve essere anche affiancata al basket. La 00122 non è di Paolo Carasso, non è di Paolo Maggioli, ma di Rimini”.

Luciano Capicchioni: “Dopo 18 anni, ritorno a fare il mio lavoro a tempo pieno, che è quello di procuratore. Inizio ad avere una certa età. Visto che molti dei ragazzi che continuano a giocare a Rimini li abbiamo formati noi in questi 18 anni è chiaro che continuerò a seguire il Basket Rimini, lo farò però come esterno e non partecipando ai finanziamenti, anche se noi una dote la lasciamo alla società, una dote che dà la possibilità di fare due-tre squadre del settore giovanile che derivano dai premi NAS che abbiamo fatto noi. Consegniamo questa dote per far sì che il Basket Rimini continui a crescere”.

Paolo Carasso: “Queste due società entreranno a far parte del progetto RBR insieme alle 12 precedenti. La gestione tecnica fa capo a noi e quindi noi cercheremo di gestirle dandole le migliori opportunità possibili. Per l’utilizzo della 00122 nell’ambito della prima squadra dobbiamo rispettare le regole federali. Il nostro obiettivo è fare la squadra con la 00122. Cercheremo di fare le strategie giuste per raggiungere questo obiettivo. Con gli allenatori del Basket Rimini ho già cominciato a fare alcuni colloqui: tutti quelli che riteniamo ci possano dare una mano, e sono allenatori molto validi, cercheremo di inserirli nel nostro contesto. Rinascita ricordo che non ha un proprio settore giovanile, non fa settore giovanile direttamente, ma il nostro settore giovanile è fatto dalle nostre società”.

Su una eventuale promozione in A2 a tavolino di RBR Maggioli dice: “Sul fatto che la società sia pronta non ci sono dubbi. Come ha detto Paolo (Carasso, ndr) nei giorni scorsi siamo pronti a cogliere qualsiasi opportunità. Per come abbiamo fatto in questi anni il pensare di rinunciare a una cavalcata trionfale in serie B è una cosa che quasi ci dispiacerebbe, però siamo aperti a qualsiasi opportunità”.

Luciano Capicchioni: “Anche col senno del poi non si poteva fare un accordo prima perché RBR quando è nata era una società con 100 euro di capitale sociale, con un presidente, molto amico mio, ex ultras del Rimini Basket, ma non avevo le garanzie che mi può dare oggi Maggioli”.

Paolo Carasso sulla ripartenza del basket: “Date certe non ce ne sono, adesso prevedono il ritorno con il pubblico il 15 dicembre. Per dare la possibilità ugualmente di giocare e farsi vedere la Lega ha proposto la possibilità di giocare una Supercoppa, che tenga conto della distanza. Ha già fatto un accordo con una piattaforma di streaming molto potente per fare in modo che nel periodo di ottobre-novembre si possa fare questa coppa e il pubblico possa vedere le partite su questa piattaforma”.

Gian Luca Brasini: “Gli ultimi mesi sono stati di vera prigionia per gli sportivi. In questo palasport è rinato un filo. Qui ci sono tutti gentiluomini e non era possibile che non si trovasse un accordo. Noi tutti volevamo che questo ricongiungimento avvenisse, che non ci fossero più due anime. RBR è un’eccellenza, non sempre abbiamo ottenuto una cosa simile negli sport, anche nel basket stesso. L’impianto in estate sarà sottoposto a lavori e quindi alla ripresa sarà più efficiente”.