Dopo il flash mob di giovedì pomeriggio davanti al cantiere per presentare la lettera indirizzata a Iliad, una delegazione di residenti di Viserba Monte questa mattina si è recata in piazza Cavour e via Rosaspina (sede dell’assessorato all’Ambiente) per manifestare contro l’installazione dell’antennone da 30 metri di Via Baroni.
La delegazione, in nome delle oltre 1300 persone firmatarie della petizione consegnata lunedì scorso all’assessore Montini, ha ripetuto lo slogan “vogliamo il rispetto del regolamento” (il regolamento comunale sulla telefonia mobile) e ha chiesto un atto di buon senso e di buona amministrazione da parte del comune, in nome dei principi, indirizzi e norme del regolamento comunale sulla telefonia mobile, affinché sia trovata una soluzione più coerente con le sue disposizioni.
Dopo ripetute richieste di poter parlare con rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, sono scesi il segretario comunale e il capo di gabinetto che hanno informato i presenti che il Comune, sulla base delle istanze presentate dai cittadini e dall’avvocato Maurizio Morri, ritiene un “atto dovuto” provvedere al riesame del procedimento. I lavori sono al momento sospesi.
I residenti di Viserba Monte “auspicano che il comune ed iliad possano individuare una soluzione alternativa, coerente con i dettami del regolamento, che potrebbe scrivere il lieto fine di una vicenda che angoscia tante, troppe famiglie, per le quali in caso di “fumata nera”, non rimarrebbe altra possibilità che il ricorso al Tar”.
Ribadiscono ancora una volta che “non sono contrari alla tecnologia che spesso facilita e migliora le nostre vite; chiedono solo che allo sviluppo tecnologico si accompagni la dovuta attenzione ai temi della salute ed ambiente, oltre alla salvaguardia dei sacrifici economici sostenuti dai residenti che a Viserba Monte hanno trovato la risposta alla loro esigenza abitativa”.
I lavori, partiti un mese fa con l’allestimento del cantiere e la posa del basamento, si sono fermati il 13 maggio quando la gru con le componenti dell’antenna sono tornate indietro su decisione dell’azienda dopo la protesta dei cittadini in strada. L’installazione ha avuto le autorizzazioni di Ausl, Arpae e del Comune, i cittadini ne contestano però la vicinanza e l’impatto sul centro abitato e su luoghi sensibili. La loro protesta è affiancata anche dai consiglieri Marcello, Renzi e Erbetta. L’Amministrazione ha intanto anche avviato un dialogo con Iliad, titolare dell’autorizzazione, per valutare possibili alternative.