La prima conferenza stampa in streaming di Rinascita Basket Rimini è stata per un doppio annuncio: confermati per i prossimi tre anni Massimo Bernardi e tutto lo staff tecnico e medico della prima squadra, triennale anche per l’ala Niccolò Moffa, giocatore simbolo dell’ascesa dal settore giovanile biancorosso alla prima squadra.
Paolo Carasso, amministratore delegato RBR: “Il nostro obiettivo è da sempre valorizzare le eccellenze del nostro territorio: oggi abbiamo messo insieme due eccellenze. La motivazione vera è che Rinascita Basket Rimini si è legata per le prossime tre stagioni sportive a Massimo Bernardi, eccellenza assoluta come tecnico del riminese, e insieme a lui con il simbolo dei giocatori nati e cresciuti nel riminese, un ragazzo che ha una prospettiva interessante. È stato difficile portare a termine questo accordo proprio perché in quel momento questo giocatore aveva tantissime opportunità. Lui è stato bravissimo nell’accettare un accordo triennale: mi riferisco a Niccolò Moffa”.
Davide Turci, direttore sportivo RBR: “Due conferme non scontate. Era giusto rinascere con due personaggi che conosciamo tutti, come Massimo Bernardi, il nostro condottiero. E parallelamente abbiamo dato spazio, fiducia e responsabilità a Niccolò, che non devo presentare io e che è amato da tutti i tifosi riminesi. Alla base c’è stata la voglia di proseguire il discorso, ma era un giocatore molto ambito. Niccolò ha dato prova di voler continuare a crescere con noi. L’altra cosa fondamentale è stata la scelta di Massimo Bernardi, che avrà un ruolo importante anche nel settore giovanile”.
Paolo Carasso: “L’opportunità di legarci a Massimo ce l’hanno data anche gli Angels, che vogliono continuare ad essere punto di riferimento per il settore giovanile. Gli Angels hanno scelto anche loro di legarsi per i prossimi tre anni a Massimo Bernardi”.
Massimo Bernardi: “Ringrazio Paolo per la stima, le belle parole e la fiducia, ringrazio Davide per la stima e la fiducia, ringrazio la società, il CdA e tutti i soci perché questo è per me un momento importante. Sono orgoglioso di fare parte di questo progetto, sono orgoglioso di avere questi dirigenti al mio fianco, sono orgoglioso della città di Rimini, sono orgoglioso che in un momento così difficile la mia società è una delle poche, credo in Italia, a programmare il futuro e ad andare avanti con il proprio progetto, quello dell’identità e dell’appartenenza, di avere una visione del futuro che parte dai giovani. Questo è uno sprone per me per mettere ancora più passione e più competenza in quello che farò sia con il settore giovanile che con la prima squadra”.
Niccolò Moffa: “Sono molto contento perché so che la società ha fiducia in me. So che Massimo ha fiducia in me. Per tutto il percorso che abbiamo fatto in questi due anni, per il sogno che abbiamo tutti, partecipare per altri tre anni a questo progetto è veramente un’emozione forte”.
Paolo Carasso: “Ho voluto essere qui a nome della società perché credo sia il momento per il lancio di un concetto chiaro: Niccolò deve essere per noi un simbolo. Io vorrei che tutti i giovani che si avvicinano al basket andassero a vedere cosa ha fatto Niccolò. Non aveva una grande esperienza di prima squadra, ma si è messo in discussione, ha seguito un tipo di percorso per arrivare ad essere un elemento importante. Dovete prendere Niccolò come esempio perché tutti devono averlo come riferimento per il sogno di arrivare in prima squadra”.
Davide Turci: “L’importante come sempre è che ogni bambino abbia un sogno, per averlo deve avere una squadra in cui identificarsi. Niccolò ha avuto la fortuna di essere lanciato da Massimo Bernardi, che è un allenatore che i giovani li fa crescere e diventare uomini”.
Massimo Bernardi: “Io sono molto contento di allenare ancora Nico perché è un ragazzo che stimo, che ha un’ottima mentalità e lui sa che continuando così si leverà grandi soddisfazioni. Deve essere motivato per essere punto d’esempio per i più giovani”.
Niccolò Moffa: “Cercherò di fare di questo il mio valore”.
Massimo Bernardi: “Sì, ma tranquillo”.
Paolo Carasso: “Una cosa che dal punto di vista personale mi ha spinto a fare di Niccolò il nostro simbolo è anche il suo modo di porsi. È da esempio non solo come giocatore, ma anche per il suo comportamento. Non ho mai visto in Niccolò un gesto di stizza. Ha sempre accettato tutto, con grande fiducia nei propri mezzi, rispettando le regole della società e dello staff tecnico. Noi vogliamo persone che si comportino bene e in questo devo dire che Davide (Turci, ndr) ha fatto un grande lavoro perché ci sono prima persone poi grandi giocatori”.
Quale l’obiettivo per la stagione 2020/2021?
Davide Turci: “Abbiamo interrotto la stagione in un momento importante. La gente del Flaminio, i nostri sponsor, i nostri soci vogliono una squadra per sognare. Vogliamo fare un campionato importante di serie B. Il nostro sogno è di riportare Rimini in serie A, dove merita di stare”.
Si può parlare solo di serie B o potrebbero proporvi la serie A2 già questa estate?
Paolo Carasso: “Non ci siamo mai nascosti: la nostra è una società ambiziosa, però anche molto molto giudiziosa, che non ha fatto e non farà mai il passo più lungo della propria gamba. Questo lo posso garantire fino a quando Paolo Carasso sarà nella posizione di fare determinate scelte. Non nascondiamo che un’eventuale opportunità di porte aperte alla A2 la nostra società la prenderebbe in considerazione. La scelta di Massimo e Niccolò è valida per entrambe le categorie. Questo vuol dire che siamo attenti e pronti ad avere una chance. Oggi la Federazione non ha emesso ufficialmente le condizioni, quindi non conosciamo gli eventuali costi, né un ranking. Quello che posso sottolineare, perché ne abbiamo già parlato con i vertici societari, è che se ci sarà la possibilità della A2 la prenderemo in considerazione. Se dovessimo puntare all’acquisto del titolo sportivo invece garantisco che Rinascita non ci starà”.
Questo campionato a metà potrebbe essere stata una prova generale?
Massimo Bernardi: “Noi avevamo preso una fiducia nei nostri mezzi, una capacità di gioco di ottimo livello coincisa con le undici vittorie consecutive. Non posso dire che avremmo vinto il campionato ma ce la saremmo giocata fino alla fine. Questa è stata un’esperienza con il magone finale, ma sono certo che in vista della prossima stagione partiamo da una buona base, da una base competitiva per il campionato”.
Paolo Carasso: “Noi quando l’anno scorso abbiamo iniziato il campionato abbiamo detto: investiamo nella squadra che ci ha portato in serie B. Abbiamo puntato sulle persone/giocatori per vedere se erano in grado di fare un campionato di questo livello. Durante la stagione abbiamo valutato i singoli giocatori ed il gioco espresso e fatto delle scelte. L’accordo con Niccolò non è di oggi, ma è di oltre due mesi fa. Non lo abbiamo annunciato prima perché avremmo voluto fare una conferenza stampa dal vivo. Abbiamo sotto contratto quattro giocatori: Francesco Bedetti, che è riminese, Tommaso Rinaldi, riminese, Niccolò Moffa, riminese, ed Eugenio Rivali, che è a Rimini ormai da tanti anni, quindi è un riminese acquisito, tutto questo per essere coerenti con quello che diciamo. Ho avuto la possibilità di incontrare uno sponsor, quando gli ho raccontato del progetto di avere otto riminesi e due americani in A2 mi ha guardato come se fossi matto. Questo è il grande sogno. Anche il fatto che abbiamo una dirigenza e un CdA che sono una forte espressione del territorio riminese e che si stanno legando sempre più. Quando c’è stata la partita con Cesena si era creata quella unione di intenti tra la società, la squadra e tutto il territorio riminese, una miscela esplosiva”.
Situazione budget e sponsor?
Paolo Carasso: “Relativamente alla passata stagione sono stati rispettati gli impegni presi. Qualcuno, a causa della pandemia, ci ha chiesto tempo, ma tutto sommato non abbiamo risentito di questa difficoltà. Con i vertici societari abbiamo ritenuto di poterci porre un obiettivo più importante. Un budget più alto, soprattutto relativo ai giocatori, perché come società investiamo già tanto in comunicazione, marketing e tanto altro. Il fatto di trovare presto una quadra con i giocatori ci ha permesso di partire con obiettivi chiari. Li ho sentiti molto vicini alla società e li ringrazio tutti perché sono stati tutti molto sensibili. Realtà che ci hanno lasciato non ne abbiamo avute, anche chi ci ha chiesto più tempo ha ribadito che vuole restare con noi. Chi mi conosce sa che non sono stato con le mani in mano e presto ci sarà qualche novità”.
Resterà Alex Simoncelli?
Davide Turci: “Simoncelli è sotto contratto con Chieti, che ha acquistato il titolo di Montegranaro, quindi farà sicuramente la serie A2. Bisogna vedere Chieti come titolo che fine farà. Simoncelli ha lasciato un ricordo positivo, è una persona super. Non dipende solo da noi, dobbiamo valutare le condizioni contrattuali”.
Punterete ancora sul gruppo di quest’anno o, a parte chi è sotto contratto, ci sarà una rivoluzione nel roster?
Davide Turci: “Prima di andare a modificare il gruppo faremo le valutazioni del caso. Ricordiamoci che i ragazzi ci hanno dato tanto. In questo momento andiamo con quelli che sono già sotto contratto. Aspettiamo anche i regolamenti ufficiali, si pensa che i classe ’98 possano essere ancora under. Abbiamo diverse idee, diverse soluzioni”.
Paolo Carasso: “Ci penseremo cento volte prima di privarci di un ragazzo che ha dato tanto per noi”.
Tre domande: quale sarà il budget per la prossima stagione, lunedì riapriranno le palestre e c’è un’ipotesi di ritorno in campo?
Paolo Carasso: “Per quanto riguarda il budget c’è la volontà di aumentare il budget per il discorso giocatori. Non vogliamo sperperare, ma l’idea è di fare una squadra ancora più competitiva rispetto a quella dello scorso campionato. Ci sono giocatori che mi martellano per poter tornare in campo. Partiremo con un camp di alta specializzazione a fine giugno e lo faremo per tutti i ragazzi del settore giovanile di Rimini e Santarcangelo. È un corso dedicato alla memoria di Claudio Papini, il maestro di tutti noi, e noi faremo di tutto per portarlo a termine. Per quanto riguarda il discorso di ripartire le cose stanno in questo modo: la previsione è di partire in forma normale, la problematica vera riguarda il giocare a porte aperte. Se tutto va come deve andare noi potremmo cominciare come al solito. Noi vogliamo giocare con il pubblico. Se si dovesse ripartire a dicembre si sta pensando ad una supercoppa senza pubblico, ma utilizzando una piattaforma streaming potente per dare visibilità massima all’evento. Ma stiamo parlando di prospettive, tutto dipende da cosa ci diranno i prossimi decreti”.
Massimo Bernardi: “In questi anni ho sempre lavorato con il settore giovanile. Da quando, quattro anni fa, ho firmato con Paolo Carasso e con gli Angels è stato come tornare un po’ alle origini, passando da Gianmaria a Paolo Carasso. Mi sento tranquillo perché mi sento protetto da un progetto e da dirigenti che mi danno fiducia. E riesco a dare il meglio di me stesso in questo percorso. Mi piace molto allenare i giovani, ti fa bene all’anima. Adesso sono un po’ più pronto di 25-30 anni fa, nel senso che mi godo ogni giorno ogni allenamento che faccio con loro. Nelle loro paure e nei loro sogni mi rivedo nel ruolo di istruttore. Basandoci su valori forti che devono contraddistinguere la scelta di un ragazzo per fare in modo che i nostri ragazzi abbiano tutte le armi per arrivare in serie A o per essere bravi dirigenti, avvocati, preparatori fisici, fisioterapisti o bravi fruitori di sport. Mi sento molto coinvolto: sono passato da Gianmaria a Paolo, però le sensazioni sono quelle”.
Se dovesse riprendere adesso quale sarebbe la prima cosa sulla quale lavorerebbe con i ragazzi?
Massimo Bernardi: “Dopo tutto questo periodo di inattività i ragazzi dovranno essere seguiti dal preparatore fisico. Questo è un aspetto molto importante. Per la ripresa del calcio sento diversi allenatori che sono preoccupati per gli infortuni. Fermo restando che in questi mesi i ragazzi dovranno essere bravi con l’alimentazione”
Niccolò Moffa: “In questi due-tre mesi ho preso cinque chili. Siamo sulla buona strada. Di allenarmi non ho mai smesso. Non poter giocare a pallacanestro è una mancanza enorme. Ti trovi quei buchi che eri sempre stato abituato ad avere pieni. Mi alleno per occupare i buchi liberati dal basket”.
Paolo Carasso: “Abbiamo un’altra notizia da dare: abbiamo confermato appieno lo staff tecnico, quindi Simone Brugè e Larry Middleton, insieme a tutto il comparto medico, che devo ringraziare per la professionalità: Eraldo Berardi del Medical Center Misano World Circuit, ottimamente supportato da tutto lo staff di Fisiokinetica con Corrado Ballarini e Davide Lodovichetti, Serpieri, che è stato un valore aggiunto, e un altro Bernardi, Marco, che per noi è stata una sorpresa gradevolissima: un ragazzo eccezionale, sta ottenendo dei risultati eccezionali”.
Resterà il Flaminio la tana di Rinascita Basket Rimini?
Davide Turci: “Il Flaminio resterà la nostra casa. Nessun abbonato ci ha chiesto un rimborso, anche se mancavano solo tre partite e questo ci fa molto piacere. Cercheremo di agevolare sempre più i nostri abbonati”.
Massimo Bernardi: “La partita con Cesena è stata il coronamento di un lavoro fatto con tutto lo staff. Sapete quanto vi voglio bene e quanto vi stimi. Alla fine vedere 2.500-3.000 spettatori saltare e cantare è stato unico. Il mio sogno è riempire il Flaminio e fare sentire i tifosi orgogliosi. Abbiate fiducia nella società e speriamo di rivederci presto”.
Niccolò Moffa: “Voglio ringraziare i tifosi per il sostegno che ci danno, voglio ringraziare Davide, Paolo e Massimo per la fiducia che mi date”.
È previsto l’ingresso di qualche altra società in RBR?
Paolo Carasso: “Sì, stiamo parlando, quindi può essere che altre società si possano aggregare al nostro gruppo. Chiedo a tutta la gente di starci vicino, di venire al Flaminio, a chi ci vuole bene di dirlo al proprio amico, al proprio parente perché noi ci “cibiamo” della gente del Flaminio. Quando vado da un’azienda a chiedere di sostenere la società la prima cosa che dico è il seguito del Flaminio. Per noi è un aiuto incredibile sapere di avere un popolo che ci sostiene. Aggregare per noi altre realtà sportive vuol dire aggregare anche nuovi imprenditori, nuove imprese, nuovi sponsor. Questo contributo di presenza, che è assolutamente gratuito, è essenziale per la vita di Rinascita. Il mio obiettivo è di riportare in A2 la nostra squadra, ma lo faremo solo se saremo tutti uniti e riempiremo la scatola del Flaminio”.
La conferenza stampa sarà trasmessa su Icaro TV (canale 91) questa sera alle 22:15.