Il Comitato che ha raccolto 1.300 firme per chiedere un passo indietro sull’installazione di un’antenna per la telefonia mobile in via Baroni a Viserba ha inviato una lettera all’amministratore delegato di Iliad Benedetto Levi. Nella lettera, presentata oggi in un flash mob davanti al luogo dell’installazione, si chiede la ricerca di una soluzione alternativa, meno impattante sul centro abitato, sottolineando che per l’azienda un ripensamento sarebbe un gesto di responsabilità importante anche a livello di immagine.
Lo scorso 13 maggio la gru con le componenti dell’antenna era tornata indietro su decisione dell’azienda dopo che i cittadini erano scesi a manifestare in strada. L’Amministrazione Comunale si è posta come interlocutore con l’azienda per la valutazione di una ipotesi alternativa. La richiesta dei cittadini – sostenuta in Consiglio Comunale anche dai consiglieri Marcello, Renzi ed Erbetta, presenti oggi a Viserba – è anche quella di verificare la conformità delle autorizzazioni rilasciate per l’installazione a Viserba al regolamento comunale sulle telefonia mobile. Marcello ha chiesto ufficialmente in un’interrogazione la sospensione dei lavori nonché la revisione del regolamento comunale sulla telefonia mobile.
LETTERA APERTA DEI CITTADINI DI VISERBA MONTE – RIMINI
Preg.mo Dottor Levi
Le scriviamo in nome delle oltre 1300 persone (firmatarie di una civile petizione agli atti del Comune di Rimini) che vivono con preoccupazione la scelta della compagnia telefonica Iliad di installare una stazione radio base nel cuore del centro abitato di Viserba di Rimini, in via Baroni 21.
Avrà forse già avuto notizia dei momenti di tensione sociale occorsi nella giornata del 13 maggio scorso quando è stato allestito il cantiere che doveva innalzare il pilone, alto circa 30 mt, in un’area a forte densità abitativa, proprio a ridosso di decine di palazzine abitate da centinaia di famiglie e, ancor più preoccupante, nelle immediate vicinanze di ben due scuole dell’infanzia, di un centro anziani/ricreativo e della parrocchia di Viserba Monte.
Si tratterebbe di una ferita profonda al petto di un quartiere residenziale caratterizzato da una cornice urbanistica ben precisa: edifici di altezza non superiore a 3 piani e numerose aree adibite a verde pubblico con giochi per bambini e percorsi ciclo-pedonali per famiglie.
Vogliamo subito chiarire che la nostra richiesta non si fonda su un “No” generico e sterile contro la tecnologia, che peraltro ognuno di noi utilizza quotidianamente. Siamo tutti ben consapevoli che la tecnologia facilita ed in alcuni casi addirittura migliora la nostra vita.
Semplicemente, al netto del dibattito aperto sulla nocività a medio-lungo termine dell’esposizione elettromagnetica, Le chiediamo di considerare l’impatto che tale ubicazione comporterebbe a carico delle persone, famiglie e bambini che vivono nel popoloso quartiere di Viserba Monte: tensione sociale, pregiudizio ambientale/paesaggistico e, non ultimo, svalutazione economica immobiliare, tema quest’ultimo meno astratto, di più immediata comprensione e certamente di grandissima importanza per i tanti cittadini che a Viserba Monte hanno trovato una risposta alla propria esigenza abitativa ed in molti casi ancora ne stanno
sostenendo i sacrifici per le spese sostenute.
Premesso ciò, quel che chiediamo a Lei e ad Iliad è un atto di buon senso e, perché no, di grande umanità al fine di individuare, con l’aiuto delle Istituzioni Comunali, un’ubicazione alternativa che sia al contempo compatibile con i requisiti tecnologici richiesti da tali tipologie di impianti ma, allo stesso tempo, maggiormente coerente con gli indirizzi e le disposizioni del Regolamento Comunale circa la localizzazione delle infrastrutture quali la costruenda antenna della Sua spettabile Compagnia.
Sono certo che tutta la comunità di Viserba Monte non dimenticherà la “mano tesa” che Iliad vorrà offrire ai suoi abitanti per scrivere un “lieto fine” ad una vicenda che crea grande angoscia nel cuore di tante famiglie, sicuri che nel caso questa sarà ricordata certo non come la sconfitta di una comunità dagli echi omerici, ma bensì per il valore rivoluzionario di un grande gesto di comprensione verso i cittadini…una vera e propria “Rivoluzione Iliad”!
La Vostra umanità nel capire e comprendere tale situazione davvero sarebbe per la Sua spettabile Compagnia quella che si potrebbe definire la “pubblicità perfetta”.
Auspicando quella “mano tesa”, le porgiamo i nostri più cordiali e speranzosi saluti.
I PROMOTORI DEL COMITATO
Addolorata Di Campi
Domenico Mangano
Marco Vandi
Tommaso Piccininni
Alessandro Segurini
Monja Pasolini