L’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini, ha illustrato le prime misure messe in campo dalla regione per fronteggiare la crisi economica nei settori del commercio e del turismo.
A partire dalla sospensione dei pagamenti e dei contributi per favorire investimenti e liquidità alle imprese turistiche e commerciali; ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori stagionali ed erogazione di fondi in tempi celeri per permettere ad alberghi, bar e ristoranti di igienizzare e mettere in sicurezza i locali. Ma anche protocolli regionali chiari per garantire il distanziamento sociale in fase di riapertura e la proposta a livello nazionale di “buoni vacanza” per sostenere le famiglie e sollecitare la messa in moto del settore turistico interno. Sarà alzato a 3 milioni lo stanziamento destinato alla sanificazione delle imprese ricettive.
La sintesi degli interventi (a cura della Regione):
“Il turismo è il comparto economico che ha subito il danno maggiore a livello di perdita di fatturato e di occupazione e sarà anche quello che avrà più difficoltà a rilanciarsi quando scatterà la fase di riapertura”, ha rimarcato l’assessore rispondendo alle sollecitazioni della presidente Rontini, che aveva evidenziato come “questo comparto economico, parte importante del Pil regionale, fosse in difficoltà anche prima dell’emergenza sanitaria”. A livello regionale – ha chiarito Corsini – gli interventi della Giunta hanno riguardato innanzitutto la sospensione delle rate dei mutui e la concessione di contributi per l’abbattimento dei costi di accesso al credito. “Stanno già aderendo in molti- ha spiegato l’assessore- ed è fondamentale favorire la liquidità delle imprese in questa fase drammatica.” L’obiettivo è anche quello di velocizzare i tempi dei bandi per il commercio e il turismo, mentre sarà alzato a 3 milioni lo stanziamento destinato alle imprese ricettive (alberghi e campeggi, ma anche bar, ristoranti e terme) affinché possano igienizzare e mettere in sicurezza i propri locali. Inoltre sono stati istituiti, ha evidenziato Corsini, tre tavoli regionali (dedicati rispettivamente a strutture balneari, ricettive e bar-ristoranti-negozi) che lavoreranno a un quadro omogeneo di regole e protocolli per attuare distanziamento e misure di sicurezza. Riguardo al Bonus vacanze, l’assessore ha sottolineato come si tratti di una proposta della Regione, recepita a livello nazionale: “Una misura importante per stimolare la domanda interna e favorire le vacanze nel nostro paese, a cui si dovranno abbinare ammortizzatori sociali per i lavoratori stagionali e crediti d’imposta per il recupero dei fatturati da estendere anche ai primi mesi di riapertura.”
Per Michele Barcaiuolo (Fdi) turismo e commercio saranno i settori più “martoriati” dalla crisi: “Sarà una ripresa ‘zoppa’, con più costi e meno ricavi, perché caleranno inevitabilmente i clienti e cresceranno le spese per garantire la messa in sicurezza.” Il consigliere di destra ha proposto di coinvolgere le multiutility, come Hera e Iren, per ridurre i costi per le imprese (a partire dalla Tari) e di prevedere rateizzazioni più lunghe per mutui e spese (“Pochi mesi non bastano”). “Sono a rischio molti posti di lavoro, serve un grande sforzo”, ha concluso Barcaiuolo. “Importante investire già oggi sulle infrastrutture, anche il turismo ne gioverà.”
Fabio Rainieri (Lega) ha richiamato l’attenzione della Giunta sulle iniziative connesse all’evento “Parma capitale europea della cultura” che dovrebbe slittare all’anno prossimo, anche se, in tal senso, non sono state assunte decisioni a livello legislativo. Infine, ha sollecitato interventi a sostegno del termalismo, specie nelle zone interne della regione, e a sostegno delle attività turistiche nelle zone appenniniche e comunque meno gettonate dell’Emilia-Romagna.
Per Stefano Bargi (Lega) gli esercizi commerciali saranno i più colpiti dalla crisi anche perché saranno le attività costrette a ripartire più tardi. Ha richiamato l’attenzione della Giunta sui magazzini deperibili delle attività di somministrazione di cibi e bevande, a sostegno delle quali chiede aiuti economici specifici, e sui costi fissi di queste attività, che rischiano di spingere a fare debiti solo per sostenere le spese correnti. Infine, ha invocato l’introduzione di crediti d’imposta, specie per quanto concerne l’Irap, tributo regionale.
Massimo Iotti (Pd) ha esposto alcune sollecitazioni riguardanti tempi e modalità della fase della ripartenza. Riguardo al settore della somministrazione di alimenti e bevande, ha evidenziato la richiesta proveniente da queste imprese riguardo a cosa sarà necessario fare per ripartire, specie in tema di sanificazione. In tema di turismo, infine, ha richiamato la necessità di mettere in sicurezza tutte le attività all’aperto, a partire da quelle balneari.
Silvia Zamboni (Europa verde) ha sollecitato scelte all’impronta della sostenibilità ambientale in tutti i settori, a partire dai trasporti e dalla mobilità. In particolare, ha chiesto investimenti per il trasporto ferroviario, al fine di coniugare ripartenza e sostenibilità. Ha domandato, inoltre, misure a sostegno dei mercati dei contadini, alle prese con le pesanti restrizioni dovute al lock down. In tema di turismo, infine, ha auspicato una revisione dell’offerta, a partire da quella relativa alla costa.
Igor Taruffi (ERCoraggiosa) ha portato l’attenzione sulle grandi difficoltà che vivono i negozi, soprattutto quelli dei piccoli centri montani: “Erano in crisi già prima dell’emergenza, tanto che avevamo previsto sgravi sull’Irap nelle zone montane. Ora bisogna mettersi al tavolo, anche con le multiutility regionali, per contenere i costi a carico di queste attività, dalle bollette agli affitti ai mutui”. Il consigliere ha sollecitato l’impegno della Regione anche a sostegno degli impianti termali e sciistici e ha chiesto date certe per la riapertura di centri estetici e parrucchieri.
“Tre milioni per la messa in sicurezza dei locali? Servono tempistiche celeri per mettere effettivamente in campo queste risorse”, ha rimarcato Massimiliano Pompignoli (Lega), che ha chiesto anche più chiarezza su quali saranno le attività commerciali che potranno ripartire e con quali precise modalità. “La fase due è alle porte, ma ancora regna l’incertezza”.
Per Palma Costi (Pd) il tema fondamentale è “il come riaprire, con quali regole e quali tempi”. La priorità, secondo la consigliera dem, è far ripartire in completa sicurezza le filiere produttive: “Per questo non si può sgarrare sui controlli e si deve evitare in ogni modo la comparsa di nuovi focolai e tutelare la salute di tutti i lavoratori. Così come serve attenzione per il settore della ristorazione e del commercio, in particolar modo nelle zone montane”.
Gabriele Delmonte (Lega) ha chiesto chiarimenti sui contributi per la sanificazione dei locali di hotel e ristoranti: “Sono previsti rimborsi anche per chi ha già realizzato gli interventi?” ha domandato. Poi ha sollecitato la Giunta a non dimenticare il turismo “non balneare”, dagli impianti di risalita ai sentieri montani, e le sale da ballo. Riguardo alla ristorazione, invece, ha sottolineato l’importanza di sostenere chi si è dovuto attrezzare per le consegne a domicilio.”
Per Michele Facci (Fdi) la Regione deve mettere in campo misure eccezionali per sostenere il commercio e il turismo: “Sono necessari sgravi fiscali, il potenziamento delle infrastrutture e il completamento dell’agenda digitale. Nel settore turistico non bisogna dimenticare le città d’arte e le attrazioni nelle realtà appenniniche”. Riguardo al settore della ristorazione ha chiesto di differenziare le misure restrittive per le realtà montane: “Nei piccoli centri non si creano grandi assembramenti e i locali sono un importante presidio sociale.”
Fabio Bergamini (Lega) si è soffermato sul tema della sicurezza nella ricettività turistica balneare, auspicando regole non troppo restrittive che potrebbero penalizzare soprattutto le strutture ricettive di minori dimensioni. Riguardo alla Tari, ha sollecitato un intervento statale per mitigarne l’impatto, così come ha auspicato una larga concertazione sulla rimodulazione delle tasse di soggiorno, affinché non ci siano disomogeneità nell’applicazione fra i vari territori. Inoltre, ha espresso apprezzamento per la decisione dell’esecutivo regionale di portare da 2 a 3 milioni il contributo alle imprese del settore commerciale e turistico per la sanificazione di strutture e locali.Infine, ha concluso con l’invito a proseguire nella direzione della promozione del turismo legato alla sostenibilità ambientale.
Marco Lisei (Fdi) ha rivolto un appello alla Regione affinché, una volta iniziata la ripresa delle attività economiche e produttive, si proceda alla massima semplificazione burocratica e senza aggravi fiscali a carico delle imprese, dando certezze riguardo a regole, protocolli e aiuti finanziari messi a disposizione.
Gianni Bessi (Pd) ha espresso particolare apprezzamento per la decisione della giunta di istituire i tavoli per sostenere la ripresa nel settore turistico.
Nadia Rossi (Pd) ha sollecitato un coordinamento nazionale per definire tempi e modalità relativi alla riapertura delle attività turistiche e misure finanziarie per garantire liquidità alle imprese del settore. Inoltre, ha invitato le istituzioni pubbliche e gli enti locali a non abbassare la guardia sui rischi di infiltrazioni mafiose, amplificati dalla pesante crisi economica, in un settore, come quello turistico, che si compone anche della filiera dell’intrattenimento notturno, fra le più appetibili dalle organizzazioni criminali. Riguardo al settore della moda, infine, la consigliera ha chiesto alla Giunta la riapertura del bando per la digitalizzazione commerciale, al fine di favorire le vendite online.
Massimo Bulbi (Pd) si è concentrato sul tema Tari: “Giusto sgravare le attività commerciali chiuse per il lockdown, ma diminuiranno gli introiti per i Comuni. Ci si deve, quindi, attivare con Atersir per il contenimento delle tariffe per i servizi locali”.
In conclusione l’assessore Corsini ha ribadito che verranno sostenute tutte le imprese del turismo “senza confini geografici, sia nelle zone di mare che di montagna”, anche per quanto riguarda il bonus vacanze. In tema di liquidità a fondo perduto, Corsini ha dovuto essere realista: “Sarà impossibile rispondere alle aspettative di tutti. Anche per questo bisogna pensare ad allungare la rateizzazione delle spese e servono tempi più lunghi anche per la cassa integrazione e per il credito di imposta. Pochi mesi non bastano”. Sulla programmazione delle riaperture, l’assessore ha ricordato che la decisione è in capo al governo: “I Comuni evitino annunci prematuri, si deve essere prudenti”. Sono arrivate conferme, poi, su Parma capitale della cultura 2020, con tutti gli eventi posticipati all’anno prossimo, e sulla riapertura dei mercati agricoli, a patto che siano allestite recinzioni che garantiscano la sicurezza. “Le sale da ballo, invece, sono attività a rischio molto alto- ha concluso Corsini- e, purtroppo, saranno le ultime a riaprire e avranno bisogno di misure di sostegno importanti.”