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Rosa: la forza straordinaria di una madre in fuga da tutto e tutti

I civili e la guerra

Rosa, San Clemente, estate del 1944.

Il paese era un punto focale per la battaglia, brulicava di soldati. La storia di Rosa è  legata al ricordo di lei e delle sue bambine. Pare ancora di vederle, insieme, strette l’una all’altra. Tre pulcini indifesi di 4, 3 ed 1 anno attaccate alle braccia, al corpo della madre.

Rosa era sola: anche suo marito era fuggitivo. I tedeschi cercavano gli uomini di casa in casa così, per salvarsi, erano costretti a nascondersi in campagna, lontano dalle loro famiglie.

Alle donne spettava il compito di portare loro del cibo, difendere la casa dall’invadenza dei soldati, trovare strategie e soluzioni per salvarsi.

Quando i bombardamenti cominciarono ad intensificarsi e arrivarono proprio vicino al centro del paese, dove lei abitava, decise che era arrivato il momento di andarsene.

Prima cercò riparo nel rifugio che avevano fatto i suoi genitori, nei pressi di Cevolabbate, ma era pieno e molto piccolo. Poi se ne andò verso Agello ma anche lì la situazione era critica: era solo una buca, angusta e affollata. Allora partì alla volta di San Marino. Non aveva nè soldi nè cibo.

Rosa racconta di aver fatto esperienza della guerra proprio lì, a San Marino. Vide un areo mitragliare, passare mezzi armati tedeschi, cannoni sparare. Il Borgo venne bombardato.

Arrivò anche il momento del tanto atteso rientro: passarono per Montescudo ed incontrarono molte carcasse di animali sulla strada. Rosa era ancora sola, lei con le sue bambine. Improvvisamente realizzò di essersi dimenticata dei suoi genitori, di aver pensato prima di tutto alle sue creature.

 

Emanuela Angelini legge la testimonianza di Rosa Allegrini, classe 1913, raccolta nel libro di Maurizio Casadei “Non passava mai! Settembre 1944: il fronte di guerra a San Clemente”, edito dal Comune di San Clemente nel 2001.

Guarda il reading:

 

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla costruzione e allo sfondamento della Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

“Memorie dalla Linea Gotica Orientale” è un progetto promosso dai comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo, San Clemente e Mondaino con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (Legge per la Valorizzazione della Memoria del Novecento). Si è scelto di raccogliere le voci e le storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca per sensibilizzare e informare le nuove generazioni rispetto a quanto successe in questo territorio.

Questo progetto vuole promuovere la trasmissione e valorizzazione della memoria collettiva della comunità e dei luoghi coinvolti negli eventi bellici dell’estate/autunno 1944. Nel sito sono pubblicate le 40 interviste realizzate a testimoni diretti dei fatti svoltisi in quel periodo.

Visita il sito www.memorielineagotica.it e iscriviti al canale YouTube per rimanere aggiornato sulle storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca.

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