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Maria Teresa, Montescudo: la guerra è l’odio personificato

I civili e la guerra. Estate 1944

Maria Teresa Comanducci, classe 1938, aveva solo 6 anni quando arrivò l’estate del 1944 che sconvolse per sempre le vite degli abitanti di Montescudo e di tutta la Valconca.

Era piccola, davvero piccola, ma certe cose non si dimenticano mai e nonostante la tenera età si vivono con gli occhi degli adulti. La guerra è guerra, come direbbe qualcuno, e cancella anche l’infanzia.

Maria Teresa ricorda lo stupore, la sorpresa nel vedere scappare la signora romana che ospitavano in casa al solo sentir passare un areo. Ancora non capivano che cosa stesse accadendo ma lei, sfollata da Roma, invece conosceva fin troppo bene che cosa annunciassero quei rumori sinistri.

Ci volle poco per realizzare ciò che stava accadendo. In breve lasciarono le loro case e si nascosero nei rifugi. Ne avevano scavati molti in via Gualdo, a Montescudo. C’erano tante famiglie del posto e le più abbienti avevano anche seppellito negli stessi ripari di fortuna le cose preziose.

Il fronte si avvicinava, i bombardamenti si intensificavano, qualcuno rimase ferito, altri morirono.

La fame era tanta: Maria Teresa ricorda ancora il sapore di un pezzo di formaggio con la muffa che allora era così buono! Si mangiava quel poco che si trovava nei campi, ogni tanto le donne cercavano di raggiungere le case per preparare qualche piadina ed è proprio così che la madre sorprese i soldati a far razzia in casa loro. Si salvò un prosciutto che condivisero con le persone che erano nel rifugio con loro.

La solidarietà nel bisogno, la fratellanza nel dolore.

E poi ricorda ancora molto bene la paura delle giovani donne per i soldati: le cercavano, gli davano la caccia. Sembra ancora oggi vedere sua madre mentre nasconde le ragazze dietro l’armadio per salvarle dalla furia dei militari.

La guerra è la cosa più brutta che ci possa essere: è la distruzione di tutto e tutti, è l’odio personificato.

 

Guarda l’intervista di Maria Teresa Comanducci:

 

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla costruzione e allo sfondamento della Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

“Memorie dalla Linea Gotica Orientale” è un progetto promosso dai comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo, San Clemente e Mondaino con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (Legge per la Valorizzazione della Memoria del Novecento). Si è scelto di raccogliere le voci e le storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca per sensibilizzare e informare le nuove generazioni rispetto a quanto successe in questo territorio.

Questo progetto vuole promuovere la trasmissione e valorizzazione della memoria collettiva della comunità e dei luoghi coinvolti negli eventi bellici dell’estate/autunno 1944. Nel sito sono pubblicate le 40 interviste realizzate a testimoni diretti dei fatti svoltisi in quel periodo.

Visita il sito www.memorielineagotica.it e iscriviti al canale YouTube per rimanere aggiornato sulle storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca.

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