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L’innovazione tecnologica in Italia e il futuro delle imprese

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Quella in cui ci troviamo a vivere è un’epoca di passaggio dalla new economy, caratterizzata dall’impetuoso sviluppo legato alla diffusione delle tecnologie informatiche e digitali, ad un’economia della conoscenza, in cui le risorse intangibili, il know-how e le competenze distintive sono i fattori che determinano il vero vantaggio competitivo.
In questa prospettiva l’innovazione diventa un elemento essenziale ed importantissimo per ogni azienda che abbia una prospettiva di crescita.

Innovare, Infatti, vuol dire essere in grado di gestire le sfide del futuro e poter espandere il proprio business in un mercato sempre più frenetico e agguerrito. Investire dunque oggi, per non dover rincorrere domani.

Secondo l’ultima indagine triennale di Istat, in Italia la propensione all’innovazione delle piccole e medie imprese è in aumento: quasi il 49% di quelle con 10 o più addetti svolge attività finalizzate all’introduzione di nuovi prodotti, processi, modalità organizzative o di marketing.
Contestualmente aumentano anche gli innovatori di successo, ossia le imprese che hanno portato a termine le loro attività innovative con l’introduzione di almeno un’innovazione di prodotto o di processo sul mercato o al proprio interno, che rappresentano il 35,7% delle imprese.

il Tecnopolo di Rimini

Sempre da questa indagine risulta che il settore più innovativo è quello manifatturiero in cui innova il 57,8% delle imprese, prevalentemente nei settori dell’elettronica, della chimica e farmaceutica ma anche della produzione di apparecchiature elettriche, macchinari e mezzi di trasporto e in quelli più tradizionali come alimentari e bevande, nella gomma e materie plastiche, nella carta e stampa e nella metallurgia.
Nel settore dei servizi molto innovative risultano ovviamente l’informatica e, naturalmente, ricerca e sviluppo.

Da questi dati emerge chiaramente come l’innovazione sia un processo alla portata di tutte le imprese, salvo superare un cambiamento culturale e cognitivo che richiede una nuova prospettiva. La rottura di qualche schema e l’uscita da quella zona di comfort che ci spinge a dire “abbiamo sempre fatto così”, per paura che, andando a cambiare ciò che si è sempre fatto in un determinato modo, si possa spezzare l’equilibrio dello status quo.

Invece oggi, ma sempre di più in futuro, ci sarà bisogno di uno sviluppo in termini di apprendimento, di conoscenza e di comunicazione. Impresa estesa, conversazione, co-creazione, proposizione di valore, sono concetti chiave per innovare ruoli, aumentare l’autonomia gestionale e relazionale, collaborare per creare sinergie tra ruoli sia in luoghi fisici e sia utilizzando le potenzialità dei social network. I Tecnopoli e la rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna, possono essere per le aziende che desiderano innovare degli ottimi punti di partenza.
Il Tecnopolo di Rimini, in particolare, con i suoi laboratori e la rete di contatti con le strutture della Regione, è a disposizione delle aziende che vogliono espandere il loro livello innovativo.

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