Garden, una storia iniziata nel 1978. Oggi sono 12.500 gli associati
Oggi il binomio Garden Sporting Center & Steven Sporting Club conta circa 12.500 associati totali, dei quali 2.500 bambini di diverse età, che hanno la possibilità di praticare ben dieci sport diversi (Calcio, Nuoto, Basket, Karate, Danza, Hip Hop, Pallavolo, Beach Tennis, Beach Volley, Tennis) all’insegna della multidisciplinarietà. Il Garden è palestra etica e sicura riconosciuta dall’Asl, dallo scorso luglio è l’unica Scuola Calcio Juventus della Romagna ed è partner di Rinascita Basket Rimini.
“Attualmente il nostro gruppo Garden-Steven permette la pratica dello sport dal preparto all’età avanzata, anche molto avanzata. Basti pensare al nostro grande campione di nuoto Mario De Giampietro, classe 1923 – attacca
Ermanno Pasini, presidente della Polisportiva Garden -. Puntiamo molto sulla multidisciplinarietà e siamo orgogliosi di essere stati scelti dalla Juventus per la sua Scuola Calcio proprio perché la società bianconera ha riconosciuto il valore della doppia-tripla attività. Abbiamo circa 100 collaboratori, di cui 75 istruttori, quasi tutti laureati, molti specializzati nella magistrale di Rimini Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate”.
Ma quando è nato il Garden Sporting Center?
“Il Garden è nato nel 1978 da un grande progetto dell’amministrazione di allora – racconta Pasini – con l’obiettivo di creare un ambiente particolare in una posizione strategica facilmente raggiungibile in bicicletta; tutt’oggi il centro sportivo è comodamente collegato alla zona mare attraverso il parco. Il Garden era nato per avere una piscina olimpionica: quella che c’è anche oggi in realtà sarebbe dovuta essere quella di servizio per l’olimpionica. Poi ci furono alcune gestioni fallimentari e quando siamo arrivati noi, nel luglio 2007, il Garden era vicino al fallimento: la società aveva più debiti che fatturato. Inizialmente rilevai la società da solo, in un secondo momento ho coinvolto anche lo Steven e il suo proprietario Nico Guastamacchia: ci siamo trovati subito in accordo, perché bisognerebbe sempre evitare i contrasti e capire che è meglio associarsi che farsi la guerra”.
Qual è il bilancio di questi primi dodici anni di gestione?
“In questi dodici anni abbiamo triplicato il fatturato e, visto che siamo una Polisportiva senza scopo di lucro, reinvestito nella struttura. Sono circa 3 i milioni di euro che abbiamo investito in tecnologia, macchine e rifacimento degli impianti, controllati da domotica di ultima generazione. Abbiamo costruito quattro campi da calcetto (tutti coperti), un campo da calciotto, il palabasket (per pallacanestro e pallavolo, ndr), sei campi da beach tennis e tre piscine esterne, realizzando così un villaggio per il centro estivo sportivo che accoglie 900 bambini, che possono così praticare sport tutto l’anno. Siamo fra i pochi ad avere lampade UV per l’abbattimento della flora microbica che ci permettono di utilizzare meno cloro in piscina, stiamo ultimando la completa sostituzione di tutta la vecchia illuminazione con lampade a basso consumo (per oltre 50.000 euro di investimento, ndr), in questi giorni sono partiti i lavori di rifacimento del tetto con materiali derivati da economia circolare”.
Avete in programma nuovi interventi?
“Prima ci siamo occupati del corpo, di quello che non si vede. Adesso andremo a fare il vestito: realizzeremo una nuova piscina da 25 metri con tribuna da 200 posti, gli spogliatoi saranno completamente rinnovati sia nelle dimensioni che nella qualità. Entro fine anno inizieremo i lavori, la piscina dovrebbe essere pronta per la prossima estate. Aggiungeremo inoltre un’altra palestra e un nuovo luogo di ristorazione oltre agli spogliatoi nuovi nei campi da calcetto, andando a completare il centro sportivo nel giro dei prossimi due-tre anni, facendo conto esclusivamente sulle nostre risorse, ovvero le risorse delle centinaia di riminesi che ci danno fiducia e ci frequentano quotidianamente. Abbiamo fatto e continueremo a fare tutto questo grazie alla partecipazione di tutti i collaboratori del Garden e all’abnegazione e all’amore che hanno verso la nostra struttura”.
La collaborazione con il Poliambulatorio Valturio quale valore aggiunto dà al Garden?
“Con il Poliambulatorio Valturio abbiamo stretto in questi anni un’alleanza per la salute permettendo visite a basso costo per diverse specializzazioni mediche. Il mio sogno è che un giorno si possa fare un ecocardiogramma a
tutti i bambini per aumentare la loro sicurezza”.
Sabato 5 ottobre si è svolto al Garden il seminario “Nuovi scenari nella gestione dell’allenamento e della performance nello sportivo”, a cura del dottor Carlo Massullo. Sono in programma altri incontri nelle prossime settimane?
“Adesso abbiamo in calendario tre appuntamenti sull’integrazione dell’alimentazione negli sportivi. Per i nostri istruttori e allenatori c’è una formazione continua; inoltre a breve partirà uno studio sulla prevenzione dell’Alzheimer e del Parkinson attraverso l’attività fisica, in collaborazione con alcuni importanti neurologi e Guna”.
I nostri articoli sul Garden Sporting Center.