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Lavoro sfruttato. ADL Cobas: niente primati turistici senza dignità

Lavoro sfruttato. ADL Cobas: niente primati turistici senza dignità

la conferenza stampa

L’ultima vertenza aperta riguarda due lavoratrici di un tre stelle di Rimini minacciate di licenziamento per essere entrate in malattia. In una situazione, racconta di una di loro, di orari ben più ampi di quanto appariva a contratto, con cibo scadente, riposi non rispettati e mansioni che si aggiungono a mansioni. Il sindacato ADL Cobas oggi ha fatto il punto delle campagne contro il lavoro gravemente sfruttato e sulle campagne di prevenzione e formazione avviate nel riminese e nella provincia di Forlì-Cesena. Destinate in particolare alle fasce più soggette allo sfruttamento: le donne e i migranti.

Sono ancora tanti, riferisce il sindacato che ha ascoltato decine di storie anche nell’estate 2019, i casi di migranti impiegati come tuttofare negli alberghi che vengono sfruttati, spesso facendo leva sul “o così o niente” quando non hanno i documenti per essere messi in regola. “Oggi l’Africa subsahariana è l’ultimo annello della catena dello sfruttamento”, spiega la delegata di ADL Manila Ricci.

Ma non c’è solo il turismo come settore critico. Moriba, dalla Costa d’Avorio, è entrato in un cantiere come aiuto muratore con la promessa di essere assunto dopo una settimana di prova. Ma dopo due mesi senza contratti e senza stipendio, ha denunciato il titolare. Questa mattina era prevista una conciliazione monocratica con l’Ispettorato del Lavoro ma la controparte non si è presentata.

 

Prendendo spunto dalla notizia di attualità del primato della Provincia di Rimini nelle classifiche di tempo libero e attrattività, ADL Cobas ricorda che non può esistere un modello turistico vincente senza rispetto della dignità del lavoro. E invita sindaco e Amministrazione Comunale di Rimini a riprendere le linee adottate in Consiglio Comunale nel 2013 a contrasto del lavoro irregolare nel settore turistico. Adottando, ad esempio, una “whitelist” degli alberghi virtuosi.

Il territorio riminese ha tante risorse e competenze da valorizzare nel settore turistico: ADL Cobas auspica un confronto con tutti gli altri soggetti perché questo possa avvenire nel modo giusto. “Il problema del costo del lavoro c’è – spiega Manila Ricci – ma non può ricadere solo sui lavoratori”.

E se nell’estate 2019 non sono mancate vicende preoccupanti – la cuoca presa a colpi di pentola dal titolare, il tentato suicidio di un dipendente licenziato dall’albergo che era anche la sua casa – c’è stato anche un evento incoraggiante e significativo. “Dalle radici alle stelle”, la marcia per i diritti umani contro lo sfruttamento del 6 agosto in ricordo di Bafodè, Ebere e Romanus, ragazzi transistati in percorsi di accoglienza a Rimini e morti in un incidente nel foggiano dover lavoravano nei campi: un evento che ha visto la partecipazione convinta di tante realtà riminesi e di centinaia di persone.

La marcia del 6 agosto:

Il sito di ADL Cobas
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