“Fortemente indignati chiediamo alla Provincia di Rimini di revocare la concessione della Sala del Bonarrivo concessa a Forza Nuova per tenerci un Comizio giovedì 16 . È intollerabile che delle forze dichiaratamente fasciste (e quindi fuori legge) occupino un luogo istituzionale per propagandare le proprie inaccettabili teorie. Sono stati superati tutti i limiti della legalità e della decenza. A tal proposito sollecitiamo le Amministrazioni Comunali del nostro territorio, storicamente contraddistinto da un ampio radicamento dei valori democratici e antifascisti, a impegnarsi affinché l’utilizzo delle sale e degli spazi pubblici, oltre che la concessione del patrocinio, siano subordinati alla sottoscrizione di una dichiarazione di impegno da parte del richiedente al rispetto dei contenuti della Costituzione”.
L’intervento è firmato dalle “associazioni e partiti democratici di Rimini”: Anpi Provinciale Rimini, Arci Provinciale Rimini, Arcigay Provincia Rimini, Cgil provincia Rimini, Cordinamento Democrazia Costituzionale provincia Rimini, Federconsumatori Rimini, la Sinistra Provincia Rimini, Libertà e Giustizia Rimini, Manifesto contro l’Odio e l’Ignoranza, Pacha Mama commercio equo Solidale, PCI Rimini, Rimini Umana, Vite in Transito.
La risposta dell’ente provinciale: si tratta di un atto dovuto, espletato dagli uffici nel pieno rispetto delle leggi e regolamenti vigenti, trattandosi di una formazione politica regolarmente ammessa alle prossime elezioni e di una manifestazione autorizzata dalle autorità competenti.
“Capisco chi si indigna – afferma il presidente della Provincia Riziero Santi – io stesso lo sono, e faccio i conti con la difficoltà di spiegare la differenza fra un obbligo istituzionale e una opinione personale. Personalmente mi riconosco nei valori dell’antifascismo e sono contro la violenza in ogni sua manifestazione. Nel mio agire di uomo e di amministratore mi rifaccio al dettato delle leggi dello Stato e della Costituzione Italiana nata dalla lotta di Resistenza. Rimini è la città dei Tre Martiri e Medaglia d’oro al valore civile ed ha strumenti e capacità per arginare ogni fenomeno antidemocratico. Detto questo mi impegno anche a rivedere, per quanto possibile e di mia competenza, le regole di concessione delle sedi di proprietà dell’ente che presiedo”.
Le dichiarazioni del presidente della provincia Santi non convincono assolutamente Casa Madiba Network che ribadisce: “La sala del Buonarrivo concessa a Forza nuova con la scusa della campagna elettorale è una legalità illegittima che va combattuta da tutte le realtà politiche e sociali antirazziste, antisessiste, antifasciste del territorio senza se e senza ma”.
Concedere la sala pubblica “significa dare potere e riconoscimento a queste organizzazioni, concedere un ulteriore passo nell’accettazione delle organizzazioni di estrema destra sulla scena politico-culturale italiana ed anche della nostra città. E non c’è campagna elettorale che tenga quando si parla di fascismo, non solo come dato storico ma soprattutto attuale rispetto alla fase politica che stiamo vivendo”
“Questa non è una questione di legalità o campagna elettorale ma di fascismo e democrazia. Per questo vogliamo che il presidente della Provincia Riziero Santi revochi come previsto dall’art. 8 del Dispositivo d’uso delle sale provinciali questa autorizzazione e qualora non lo facesse, si prenda la responsabilità politica e morale di questa scelta”.
Interviene il leader riminese di Forza Nuova Mirco Ottaviani: “Stupisce come per i difensori delle libertà di tutto e di tutti la libertà finisca quando si parla di Forza Nuova e di un diritto sacrosanto quale quello di tenere un comizio elettorale a dieci giorni dalle elezioni europee alle quali siamo regolarmente ammessi”. “Un’eccezione ancor meno giustificata dal momento che la sala in questione è stata regolarmente richiesta e pagata anticipatamente dalla nostra segreteria”