“Oggi qui c’è un’altra Rimini, una Rimini importante, che vuole essere solidale, che è contro il razzismo, che è contro la guerra tra poveri, e che vuole proporre la cooperazione e il bene comune contro la politica dell’odio e del razzismo. Io credo che questa sia la risposta migliore che possiamo dare come cooperativa e come città agli atti che sono avvenuti“. Con queste parole Cristian Tamagnini, presidente della Cooperativa Sociale Cento Fiori, ha commentato l’evento partita svoltosi al campo sportivo dei Delfini al parco XXV Aprile di Rimini, che ha visto la partecipazione di circa 150 persone. Un gesto simbolicamente importante dopo il lancio di bombe carta verso l’immobile che accoglie richiedenti asilo a Spadarolo.
Una partita che, al di là del risultato – qualche gol c’è stato – ha visto accorrere amici e sostenitori sia della Cooperativa Sociale Cento Fiori, sia dei migranti bersagliati dalla bomba carta e dal altri ordigni nel Centro di Accoglienza Straordinario di Spadarolo. “Abbiamo voluto promuovere un momento di solidarietà aperto alla città – ha aggiunto Tamagnini – in risposta ad atti prodotti, al di là dei balordi che li hanno fatti, dalla cultura dell’odio e del razzismo, una cultura che individua nella crisi il capro espiatorio e la guerra tra poveri. E abbiamo visto numerose persone arrivare, sia attraverso messaggi, come la vicesindaco Gloria Lisi, sia di persona, a nome di partiti, associazioni o come singoli cittadini. A tutte le oltre 150 persone intervenute e a chi ci ha raggiunto in altro modo diciamo grazie per il vostro sostegno”.